In quella che si prospetta essere una guerra di lunga durata, Nintendo ha perso il suo primo vero round.
La Palworld-saga, che aveva costretto Pocketpair a cambiare alcuni piccoli aspetti del suo gioco, entra in una nuova fase giuridica, e per il momento la grande N ne esce con le ossa rotte… proprio in Giappone.
Una delle richieste di brevetto presentate da Nintendo nel corso della battaglia legale contro Pocketpair è stata respinta dall’ufficio brevetti giapponese, che ne ha rilevato la mancanza di “passo inventivo”. Il documento in questione (applicazione numero 2024-031879) appartiene alla famiglia di brevetti centrale nella causa per presunta violazione avviata da Nintendo.
Secondo il parere dell’esaminatore, le meccaniche rivendicate erano riconducibili a opere precedenti del settore, come ARK, Monster Hunter 4, Craftopia o Pokémon GO, il che ha fatto decadere la domanda per carenza di originalità.
La decisione non mette fine alla controversia, ma indebolisce sensibilmente la posizione di Nintendo in tribunale. Pur non essendo una sentenza definitiva, la bocciatura può influenzare il corso della causa: i giudici spesso tengono conto del parere dell’ente brevetti nelle dispute sui diritti. Dato ciò, Pocketpair ottiene un argomento in più nel difendersi dall’accusa di “clonazione” verso Palworld.
In sostanza, Nintendo ha subìto un colpo tecnico da non sottovalutare, anche se non definitivo, nel tentativo di proteggere le proprie meccaniche di gioco. La partita legale è tutt’altro che chiusa, ma la bilancia sembra muoversi leggermente a favore di Pocketpair.
Nel frattempo, lo studio indipendente non ha intenzione di fermare le sue ambizioni, e ha anzi da poco annunciato un nuovo videogioco spin-off di Palworld.
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