Quando nel 2002 Benoit Sokal introdusse i giocatori nel malinconico mondo di Syberia, pochi avrebbero immaginato che la sua opera sarebbe diventata uno dei pilastri del genere delle avventure punta e clicca. Due decenni più tardi, lo studio Microids torna con Syberia Remastered, che rinfresca la leggenda per i giocatori contemporanei e debutta sulle piattaforme dell’attuale generazione. Ecco la nostra recensione.
Bentornata, Kate Walker!

Il gioco inizia nella piccola cittadina alpina di Valadilene, dove l’avvocatessa americana Kate Walker arriva per completare le formalità relative alla vendita della fabbrica familiare di automi. Tuttavia, presto si scopre che la questione non è semplice: la proprietaria dell’impianto è morta, e suo fratello, il geniale costruttore Hans Voralberg, è scomparso molti anni prima.
Così inizia un viaggio che conduce la protagonista attraverso cittadine dimenticate d’Europa, un’università, fabbriche abbandonate e stazioni ferroviarie coperte di neve, fino alla Syberia del titolo, un luogo in cui il mito incontra la realtà.
Ritorno in Syberia e non solo

La trama di Syberia Remastered rimane il cuore di questa produzione. Sokal, artista e sceneggiatore di fumetti, aveva creato un mondo che unisce malinconia europea e un delicato tono fantascientifico. È una storia sulla solitudine, sulla passione che ha resistito ai decenni, ma anche su una donna che gradualmente abbandona la sua vecchia vita, scoprendo un senso in qualcosa di completamente diverso. Ciò è mostrato con forza lungo tutta la storia attraverso le sue conversazioni con coloro che ha lasciato a casa, come il capo, l’amica e la madre: persone che, man mano che la trama si sviluppa, iniziano a costruirsi una vita senza di lei.
La remaster non introduce cambiamenti significativi alla storia, ma grazie al nuovo sistema di conversazioni con gli NPC e alle scene realizzate con il motore di gioco, la narrazione guadagna un ritmo migliore e maggiore espressività emotiva. È stato fatto anche un regalo ai fan dell’originale, poiché alcune cutscene (come ad esempio quelle che mostrano il viaggio di Kate tra diverse aree con l’uso del treno) sono state praticamente trasferite pari pari dall’originale, preservando l’atmosfera familiare ai giocatori di lunga data.
La maggiore novità nella storia rinnovata di Kate Walker è ovviamente il comparto visivo. Syberia è stato completamente aggiornato: le texture sono più nitide, l’illuminazione più naturale, negli ambienti interni si vedono molti più oggetti (anche se solo pochi sono interattivi) e le animazioni dei personaggi sono più fluide, anche se non in maniera esagerata. Tuttavia, anche qui non si può parlare di rivoluzione: il movimento della protagonista appare ancora piuttosto rigido e antiquato, e la protagonista stessa non è in grado di eseguire nemmeno le azioni più semplici (per tutto il gioco utilizziamo una sola volta un salto, per cui Kate si prepara per ben 3–4 secondi…) e non riesce a cambiare rapidamente la direzione della “corsa”.
Nuovi enigmi e meccaniche migliorate

In Syberia Remastered fanno la loro comparsa alcuni enigmi completamente nuovi, progettati nello stile dell’originale. Non sono difficili, ma richiedono attenta osservazione dell’ambiente e pensiero logico. Ad esempio, nel campus universitario, quando dobbiamo guadagnare soldi per una coppia sulla barca, arriviamo a un ponte e, raccogliendo in precedenza elementi musicali sul territorio dell’università, non basta più attivare la macchina come nell’originale: nella versione remastered dobbiamo manualmente selezionare i blocchi in cui inserire le parti dello strumento musicale, basandoci sullo schema appeso al muro, e solo dopo tirare la leva.
Una delle sfide degli sviluppatori di giochi punta e clicca moderni è spesso adattare i controlli al gamepad. Qui Microids, in collaborazione con Virtuallyz Gaming, se l’è cavata in modo eccellente. Muovere Kate con gli analogici forse non è fluidissimo, ma la selezione degli oggetti avviene tramite un sistema intuitivo di “focus”: basta puntare la telecamera (che funge da cursore sullo schermo) verso un punto specifico per notare un elemento interattivo. Bisogna però essere precisi, perché se ci limitiamo a muovere la telecamera in modo superficiale, rischiamo di non vedere gli elementi (a meno che non abbiamo attivato il sistema di suggerimenti).
La gestione della telecamera è simile a quella dell’originale: rimane “fissa” su un punto e finché non passiamo attraverso una porta o non entriamo in una nuova area, non cambia inquadratura. È una caratteristica del genere, ma occorre sottolineare che il posizionamento non è sempre ideale. Molti elementi ai lati non sono visibili, e Kate spesso si imbatte in muri invisibili: a volte è difficile capire se la protagonista non possa camminare su un certo elemento oppure semplicemente gli sviluppatori hanno bloccato quella possibilità, tanto che capita che Kate penetri attraverso le pareti o che avvengano collisioni con oggetti che il gioco a volte non rileva. È un difetto importante, considerando che l’intera avventura dura 6–7 ore.
Come promesso dagli sviluppatori, in Syberia Remastered non sono state modificate le tracce audio originali. Tutte le risorse sonore sono state trasferite dall’originale alla versione rinnovata. Ascolteremo la musica composta da Dmitrij Bodianski, e nella versione italiana sentiremo tra gli altri Stefania Patruno nel ruolo di Kate.
Un ritmo che invita a godersi il mondo

Syberia è sempre stato un gioco dal ritmo tranquillo, e questo elemento non è ovviamente cambiato. Il titolo di Sokal è un’opera in cui il tempo scorre più lentamente, e ogni dialogo, ogni lettera e ogni suono hanno importanza. Non c’è fretta, non ci sono combattimenti: c’è solo la storia e la scoperta del mondo. Nella remaster il ritmo è stato leggermente migliorato grazie alla riduzione di alcuni tempi di transizione tra le aree e a un’interfaccia più veloce. Tuttavia, si tratta ancora di un gioco da gustare lentamente.
Kate Walker, sebbene inizialmente sembri fredda e distaccata, gradualmente vive una trasformazione. Le sue conversazioni con il meccanico capotreno Oscar sono alcuni dei momenti più memorabili del gioco. La remaster approfondisce questa relazione grazie a nuovi dialoghi che prima si trovavano solo negli schizzi della sceneggiatura di Sokal. Un dettaglio piccolo, ma un’enorme chicca per i fan.
Un meccanismo inceppato

Syberia Remastered su PC mostra un comparto opzioni decisamente risicato: possiamo scegliere la risoluzione di gioco (in un menù a tendina di difficilissima navigazione…), la visualizzazione a schermo intero o in finestra, la qualità grafica (è disponibile come su console la scelta tra qualità e prestazioni), la regolazione della luminosità, la sincronizzazione verticale e la possibilità di attivare o meno l’anti-aliasing (non è meglio specificato il tipo, ma dovrebbe essere un TAA). Stop. Non c’è altro. Non sono attualmente supportati i formati di risoluzione alternativi ai 16:9. Francamente ci saremmo aspettati qualcosina di più, ma non è qui che abbiamo riscontrato le problematiche maggiori.
Difatti Syberia Remastered ha mostrato in fase di prova una build quanto mai instabile, afflitta da crash randomici. Per fortuna i salvataggi automatici avvengono molto spesso, e non abbiamo perso il nostro progresso nella partita, ma ci auguriamo che gli sviluppatori pongano presto rimedio a questa situazione.
Un’avventura dedicata ai fan

Se vi piacciono i giochi punta e clicca e non temete soluzioni un po’ antiquate, e siete fan delle opere di inizio anni 2000, allora vivrete un’ottima esperienza con la storia di Kate Walker. Lo spirito dell’originale si sente a ogni passo, ma il gioco non è stato rinnovato con la stessa cura adoperata per il remake di Amerzone. L’avventura nella giungla uscita lo scorso aprile era stata adattata sia ai giocatori vecchi che a quelli “moderni”, mentre Syberia Remastered sembra ancora un gioco “per il vecchio pubblico”. Tutto è lento, e molti giocatori potrebbero non trovarsi a proprio agio. Inoltre, alcuni potrebbero irritarsi per le collisioni, per la telecamera che complica l’esplorazione, e per i crash continui.

Riassunto
Riassunto
Syberia Remastered ci riporta a distanza di ben ventidue anni nei panni di Kate Walker, pronta per partire nella sua gelida avventura alla ricerca del mistero dei Voralberg. La storia è sempre magnifica, e Microids ci ha proposto anche un discreto miglioramento al comparto grafico, ma questa riproposizione non è esente da problemi, soprattutto sul lato tecnico. Compenetrazioni, muri invisibili e una build particolarmente instabile affliggono il titolo compromettendo l'esperienza complessiva.
Pro
Storia sempre eccellente Nuovi enigmi, ben integrati nel gameplay È stato mantenuto il doppiaggio storicoContro
Crash improvvisi Opzioni scarse Telecamera non gestita ottimamente- Giudizio complessivo6
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