Home Videogiochi News Troppi cheater su Warzone? Un malfunzionamento di Ricochet, spiega Activision

Troppi cheater su Warzone? Un malfunzionamento di Ricochet, spiega Activision

Dopo il lancio di MW3 su Xbox Game Pass, i giocatori hanno segnalato un notevole aumento del numero di cheater in modalità multigiocatore e soprattutto Warzone. Ora, gli sviluppatori hanno risposto al boom e alle preoccupazioni che gli hacker siano più difficili da individuare.

Dopo il lancio del gioco sul servizio in abbonamento il 24 luglio, molti giocatori di Call of Duty hanno notato rapidamente un aumento dei giocatori che utilizzavano software proibiti per ottenere un vantaggio. Ciò ha portato molti a chiedersi se il software RICOCHET di Activison, adibito alle operazioni anti-cheat, funzionasse correttamente.

In effetti, è proprio così. Il team di Activision ha rivelato che c’era un problema con il sistema che è stato risolto. In un post X, Activision spiega: “RICOCHET Anti-Cheat ha risolto un problema con un sistema di rilevamento durante il weekend, che ha portato a un picco nelle segnalazioni di imbroglioni”.

L’uscita del Game Pass di MW3 ha anche causato effetti collaterali per cui i cheater sono più difficili da identificare. Questo perché i giocatori PC devono usare l’app Xbox per Windows, il che significa che vengono visualizzati come utenti Xbox nel gioco anziché PC.

Fortunatamente, nello stesso post, Activision ha anche chiarito che, nonostante sia più difficile per chi gioca riconoscere i cheater, il sistema anti-cheat riesce comunque a individuarli:

Per chiarezza, #TeamRICHOCHET è in grado di rilevare la piattaforma specifica per tutti gli utenti, indipendentemente da come potrebbero apparire nel gioco. Se sospetti che un giocatore nella tua lobby stia barando, indipendentemente dalla piattaforma, ti consigliamo di inviare un rapporto nel gioco per ulteriori indagini.

Activision ha concluso il post affermando che “resta impegnata” ad affrontare questo problema, che da sempre è uno dei grandi difetti di Warzone.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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