Tra tutti i roguelite che puntano sulla formula “entra, combatti, muori, ripeti”, Wizard Cats si presenta con una premessa tanto simpatica quanto intrigante: dei gatti maghi impegnati in duelli arcani all’ultimo incantesimo. Sviluppato da BigFrogg Studios, il titolo mescola un’anima da bullet hell con un sistema di personalizzazione profondo, in cui ogni incantesimo è una combinazione unica di rune, shards e arcana. E non si tratta solo di trovare la build più potente: il gioco incoraggia la sperimentazione, premiando la creatività con un’idea geniale: ogni incantesimo inventato viene registrato e condiviso online, permettendo agli altri giocatori di provarlo, con tanto di firma del suo creatore.
Sulla carta, una trovata che unisce community e gameplay in modo quasi poetico. Nella pratica, però, la magia di Wizard Cats non sempre riesce a mantenersi costante. Almeno questo è quello che abbiamo potuto provare nella demo del titolo, disponibile su Steam.
Incantesimi condivisi
All’inizio, il gioco riesce a stregare. L’interfaccia del laboratorio magico, un grande volto di gatto che funge da hub per fondere gli elementi, è immediata da comprendere e carina. Combinare rune e frammenti dà vita a effetti visivi spettacolari: sfere elettriche, piogge di meteoriti, raggi cosmici che squarciano lo schermo. Ogni incantesimo può avere fino a sette componenti e reagisce in modo diverso a seconda delle sinergie scelte, regalando quel senso di scoperta tipico dei migliori roguelite.

A completare l’esperienza c’è uno skill tree sterminato, da espandere con la stardust accumulata durante le partite. Qui si sbloccano nuove rune, potenziamenti passivi e vari bonus che spingono il giocatore a tornare per migliorare la propria build. In parallelo, un piccolo negozio gestito da un anziano mago-gatto permette di fondere oggetti e modificare le abilità per creare combinazioni sempre più elaborate.

Un fascino che si disperde
Ma come spesso accade, tanta libertà può diventare un’arma a doppio taglio. Dopo solo un paio di ore di gioco, il sistema di progressione di Wizard Cats inizia a vacillare. Le battaglie, pur visivamente piene di effetti e numeri che esplodono ovunque, tendono a ripetersi con poche variazioni. I nemici cambiano faccia, ma non comportamento. Le mappe, spesso quasi identiche tra loro se non per una struttura leggermente differente, non introducono mai meccaniche davvero nuove.

Il risultato è un loop che, per quanto frenetico e divertente all’inizio, si fa presto prevedibile. Anche la modalità endless, che dovrebbe rappresentare il banco di prova definitivo per le build più potenti, finisce per trasformarsi in una maratona ripetitiva più che in una sfida appagante. La sensazione è quella di un gioco che punta tutto sulla sperimentazione, ma senza un obiettivo chiaro a lungo termine.
Un mondo incantato (ma un po’ vuoto)
Sul piano estetico, invece, nulla da eccepire: Wizard Cats è una piccola delizia per gli occhi. La pixel art è curata con amore, le animazioni dei gattini maghi sono espressive e la palette cromatica varia dal blu etereo al viola cosmico, evocando una dimensione sospesa tra sogno e fantasia. Anche la colonna sonora accompagna bene l’azione, alternando melodie rilassanti a momenti più dinamici durante gli scontri.

Tuttavia, l’ottima direzione artistica non riesce a compensare la mancanza di ritmo nel gameplay. Si percepisce l’impegno del team nel costruire un mondo magico e coerente, ma serve più sostanza per tenere il giocatore agganciato dopo le prime partite.
Magia da perfezionare, decisamente
In definitiva, Wizard Cats è un esperimento carino: un roguelite che vuole unire creatività e community in un universo di incantesimi infiniti. Funziona bene nelle prime ore, quando la curiosità spinge a provare nuove combinazioni e a osservare come reagisce il sistema. Ma con il passare del tempo, la mancanza di varietà e di un senso di progressione davvero tangibile smorza l’entusiasmo.
Se amate i roguelite sperimentali e l’idea di creare magie personalizzate vi intriga, vale la pena dargli una chance. Tuttavia, chi cerca una struttura più solida e un gameplay che evolva davvero nel tempo potrebbe trovarsi di fronte a un incantesimo che, pur bello da vedere, svanisce troppo in fretta.
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