Niantic, la società nota per aver sviluppato giochi in realtà aumentata come Pokémon GO, ha annunciato il licenziamento di 68 dipendenti, a poche settimane dalla vendita del proprio ramo videoludico alla casa editrice mobile Scopely, controllata da capitali sauditi, per un valore di 3,5 miliardi di dollari.
L’operazione commerciale ha segnato un cambiamento di rotta per l’azienda, che ora punta a concentrarsi sul settore della geospatial AI attraverso la creazione di una nuova entità, Niantic Spatial Inc.
L’amministratore delegato John Hanke aveva anticipato i tagli già il 20 marzo scorso in una comunicazione interna poi pubblicata sul sito della società:
Dopo un’attenta riflessione, è emerso chiaramente che alcuni ruoli non saranno più necessari alla luce del nostro nuovo focus. Queste decisioni non sono mai facili e non riflettono in alcun modo le prestazioni individuali. Comprendiamo l’impatto che possono avere sulle vite delle persone.
I dettagli sui licenziamenti sono stati confermati da un report pubblicato in California nell’ambito del programma WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification), secondo il quale i 68 tagli diventeranno effettivi il prossimo 20 maggio.
Alla richiesta di ulteriori commenti, Niantic ha dichiarato che non ha “null’altro da aggiungere rispetto a quanto già affermato da Hanke”.
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