Con Octopath Traveler 0, Square Enix e Acquire tornano a esplorare l’universo dell’HD-2D che ha ridefinito l’estetica del JRPG moderno (lo abbiamo visto di recente anche con Dragon Quest I & II HD-2D Remake). Presentato come un prequel del primo capitolo, il titolo punta a consolidare l’identità della serie offrendo una narrazione più coesa e un sistema di gioco ulteriormente rifinito. Tra innovazione tecnica e rispetto per la tradizione, Octopath Traveler 0 vuole ancora una volta catturare l’immaginazione dei fan con il suo inconfondibile stile visivo, la cura per i dettagli e una struttura narrativa che intreccia diversi destini in un’unica grande avventura.
Per chi non lo sapesse, questa nuova iterazione è figlia di Octopath Traveler: Champions of the Continent, l’esperienza mobile che, nonostante i limiti della piattaforma, è riuscita a conquistare molti fan. Square Enix ha dichiarato di aver ripreso gli elementi narrativi più apprezzati del gioco mobile, rielaborandoli completamente per console. Non si tratta quindi di un semplice porting: l’azienda ha sviluppato un’esperienza inedita, pensata per ogni tipo di giocatore.
Prima di arrivare alla recensione vera e propria, abbiamo deciso di redigere una piccola anteprima per raccontarvi le ore di gioco iniziali, così da offrire una prima panoramica su questa nuova produzione nipponica.
Creazione e libertà
Partiamo da una novità fondamentale: per la prima volta nella saga, il giocatore può creare e personalizzare il proprio protagonista, definendone aspetto, voce e movenze. Dopo pochi minuti, il titolo introduce anche una meccanica di ricostruzione della città natale, distrutta da eventi di trama che preferiamo non rivelare.
Già da queste prime fasi si percepisce chiaramente la doppia dimensione della produzione, che diventa il cuore pulsante di una narrazione fondata su redenzione, ricostruzione e vendetta, offrendo libertà d’azione e interpretazione come mai prima d’ora.
Come è facile intuire, la nuova produzione di Square Enix punta molto sulla libertà creativa. La ricostruzione della città di Wishvale introduce un sistema gestionale dinamico, in cui le scelte del giocatore influenzano layout, edifici e abitanti, generando vantaggi concreti durante l’avventura.
Le Path Actions permettono inoltre di interagire con il mondo in molti modi: reclutare nuovi cittadini, ottenere oggetti speciali, persuadere alleati o mercanti, e persino convincere avversari a unirsi alla propria causa. La riuscita di queste azioni dipende dalla reputazione del protagonista nei tre campi di Potere, Ricchezza e Fama, che crescono in base alle scelte compiute nel corso della storia.
Combattimento strategico a turni
La formula consolidata di Octopath Traveler è ben presente anche nei combattimenti. Le battaglie si svolgono a turni, con un ordine d’azione determinato dalla velocità dei personaggi. Nella parte alta dello schermo una barra mostra la sequenza delle azioni, permettendo di prevedere con precisione il turno di ogni combattente.
Ridurre la velocità di un nemico può farlo retrocedere nell’ordine, mentre romperne la difesa (Break) lo priva di un turno intero.
Ogni avversario possiede punti scudo e almeno una debolezza elementale o fisica: colpendolo con l’arma o l’incantesimo giusto, si infliggono danni extra e si riducono i suoi punti scudo. Una volta azzerati, il nemico entra nello stato di Break, diventando vulnerabile e incapace di agire.
Al termine di ogni turno, i personaggi ottengono un Boost Point (BP). Accumularli e spenderli consente di potenziare attacchi, magie e abilità di supporto fino a tre livelli di intensità. Tuttavia, usare i BP significa rinunciare a guadagnarne nel turno successivo, imponendo una gestione strategica che bilancia aggressività e prudenza.
Dopo ogni battaglia, i personaggi ricevono Job Points (JP), da investire per sbloccare nuove abilità. Tutte le mosse di una classe sono disponibili fin dall’inizio, ma il loro costo aumenta progressivamente. Completando l’addestramento di un personaggio e costruendo la Training Ground nella propria città, sarà possibile sbloccare la sua Ultimate Technique, una devastante abilità unica.
Come da tradizione per il franchise, anche Octopath Traveler 0 permette di schierare fino a otto personaggi contemporaneamente, divisi tra la prima linea e la retrovia. I primi combattono direttamente, mentre i secondi recuperano HP e SP a ogni turno. È possibile scambiarli tra le due file durante la battaglia per sfruttare al meglio le loro abilità, conservare risorse o reagire a colpi devastanti. Alcuni nemici, tuttavia, possono bloccare il cambio di fila o persino colpire anche la retrovia, costringendo a rivedere la strategia turno per turno.
Il buongiorno si vede dal mattino?
La ventata d’aria fresca portata dalla componente gestionale e dalla profondità strategica dei combattimenti gioca sicuramente a favore di Octopath Traveler 0. Tuttavia, i giocatori più attenti avranno notato un dettaglio non da poco: nel pezzo sono presenti molti termini inglesi, e non per pigrizia.
Il titolo, infatti, non è localizzato in italiano, una scelta inedita per la serie, da sempre tradotta nella nostra lingua. Una decisione che lascia un po’ perplessi, poiché rischia di escludere chi non ha familiarità con l’inglese, considerata la grande quantità di testo presente nel gioco.
Per un giudizio definitivo, però, è ancora presto. Nel prossimo futuro vedremo se Square Enix sarà riuscita a confezionare un nuovo, pregevole capitolo di una delle IP ruolistiche più amate degli ultimi anni.



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