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A Qualcuno Piace Indie | Dicembre 2025

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Pronti a scartare i regali sotto l’albero e ad abbuffarvi di pandori e panettoni? Ma lasciate uno spazio anche a qualche gioco indie, perché gli sviluppatori non arrestano il loro calendario di uscite durante le festività!

Questo mese porta con sé un ventaglio di uscite estremamente vario: dall’action rituale ambientato negli Inferi allo skate, all’horror psicologico che indaga il confine tra sonno e morte; dalle botte interstellari in pixel art targate Marvel al rhythm game che sembra uscito da un anime di culto; dalle avventure in co-op ai roguelike pieni di scimmie, magia e stanze piene di trappole.

Ecco i titoli indie da tenere assolutamente d’occhio!

Skate Story

Il primo titolo in scaletta è anche uno dei più iconici di questo mese. Skate Story è un action dalle tinte surrealiste che trasforma lo skateboarding in un rituale di liberazione. Sei un demone fatto di vetro e dolore, condannato agli Inferi e costretto a pattinare attraverso le Lande Vacue. Non c’è redenzione, non c’è eroismo, c’è solo un patto: raggiungere la Luna, ingoiarla e guadagnare la libertà.

L’estetica è un capolavoro di stile: superfici lucide, fumo, cenere, architetture spezzate e un’animazione delle trick che sembra danza contemporanea. Ogni ollie richiede peso, equilibrio, ritmo. Il kickflip perfetto non è solo un gesto tecnico, ma un atto quasi sacro.

Progredendo, incontrerai demoni grotteschi da distruggere con flip e grind, anime dannate da aiutare e persino una rana smemorata. Più di 70 trick, pezzi di equipaggiamento da acquistare letteralmente vendendo l’anima e percorsi sospesi sull’abisso rendono Skate Story un gioco sulla fragilità, sulla perseveranza e sulle cadute: fisiche e metaforiche.

Un indie che promette di diventare un cult.

Marvel Cosmic Invasion

Quando Tribute Games e Dotemu si uniscono, di solito nasce qualcosa di speciale. Dopo aver riportato in auge le Tartarughe Ninja con un beat ’em up magistrale, questa volta collaborano con Marvel Games per creare Marvel Cosmic Invasion, una dichiarazione d’amore per l’universo Marvel… in pixel art.

Il gioco prende come tema centrale l’Onda Annihilation guidata da Annihilus, e mette in prima linea un cast stellare: da Spider-Man a Captain America, da Nova a Wolverine fino a Phyla-Vell. L’impianto è un beat ’em up a scorrimento dal ritmo altissimo, con un sistema di combattimento basato su combo e attacchi speciali.

La novità più brillante è il Cosmic Swap, che permette di scegliere due eroi per ogni livello e scambiarli in tempo reale, creando sinergie e combinazioni tattiche. È un’idea semplice ma efficace, che apre la porta a esperimenti divertentissimi: passare da Spider-Man a Nova a metà combo cambia completamente la dinamica dello scontro.

Completano il pacchetto la possibilità di giocare in co-op locale e online, un sistema drop-in/drop-out immediato e un’estetica che omaggia la Marvel degli anni d’oro. Perfetto per i nostalgici, altrettanto godibile per i neofiti.

UNBEATABLE

Tra i titoli più fuori dagli schemi c’è senza dubbio UNBEATABLE, un rhythm game con estetica anime che mescola combattimenti musicali e slice of life in un mix frenetico, ironico e spesso surreale.

La protagonista è Beat, una ragazza dai capelli rosa con più problemi di quanti ne voglia gestire: una polizia che le dà la caccia, amici nei guai, concerti da organizzare, mostri che spuntano dal nulla. La struttura del gioco è divisa idealmente a metà: esplorazione narrativa, dialoghi e interazioni durante il giorno; concerti, musica e sequenze ritmiche alla sera.

Il gameplay principale si basa su due soli tasti, su e giù: apparentemente semplice, in realtà rapidissimo, nervoso, difficilissimo da padroneggiare ai livelli più alti. Ska, rock, pop, melodie eccentriche: ogni brano è una sfida e un atto di espressione.

Interessante anche la modalità arcade online, con modificatori, sfide quotidiane e progressione unica. Alcune sono triviali (“concludi una canzone in facile”), altre deliranti (“risolvi un enigma antico mentre vai sullo skateboard”, per fortuna non reale).

UNBEATABLE promette energia, cuore punk e identità da vendere.

Kingdom of Night

Cambio totale di registro con Kingdom of Night, un action-RPG isometrico ambientato nella cittadina di Miami, Arizona, nel 1987. Una notte, un culto satanico risveglia Baphomet, gettando il paese nel caos. Il protagonista, John, svegliato dal rapimento della vicina, si ritrova catapultato in un’avventura distribuita ora per ora, come un lungo lungometraggio horror.

Il gioco fa leva su atmosfere da cinema anni ’80: luci al neon, suburbia americana, bulli di liceo, cultisti, demoni. Il ritmo è serrato e la libertà di esplorazione notevole: puoi affrontare i Demon Generals nell’ordine che preferisci, seguire storyline secondarie e interagire con numerosi NPC.

La struttura ruolistica è robusta: cinque classi (Barbarian, Knight, Rogue, Necromancer, Sorcerer) e tre rami di talenti interscambiabili. Avanzando puoi mescolare rami diversi e creare build ibride molto personalizzate.

Il loot system è stratificato, con drop variabili, oggetti unici e un equipaggiamento che modifica radicalmente lo stile di gioco. Inoltre, è presente una modalità co-op locale che permette di affrontare l’avventura con un amico, combinando abilità e trasformandosi in una macchina d’annientamento demoniaca.

Un titolo che punta forte su atmosfera, personalizzazione e nostalgia.

Cloudheim

Tra i giochi più colorati e cooperativi del mese spicca Cloudheim, un action-RPG fantasy con dinamiche di crafting immediato e combattimento cooperativo fino a quattro giocatori. Il tutto ambientato su isole fluttuanti da esplorare a bordo della propria base vivente: la tartaruga volante Odin Shell.

Cloudheim fonda la sua identità sulla distruttibilità dell’ambiente: puoi abbattere colonne addosso ai nemici, spingerli dentro tornadi, sparare piccoli Greebles da cannoni improvvisati. Tutto è reattivo, tutto è combinabile, tutto può diventare uno strumento di distruzione creativa.

Il crafting è visuale e condiviso: niente attese nei menu, tutto è immediato e cooperativo. Con il tempo potrai creare armi bizzarre, abilità devastanti e perfino nuove isole. La gestione del negozio – un piccolo market fantasy sospeso nei cieli – aggiunge una componente gestionale piacevole e rilassante.

Il mondo di Cloudheim è vivido, pieno di creature amichevoli come i Blins o Gnasher, un mostro dal “vuoto senza fondo” nello stomaco. Dalle tundre ghiacciate di Frostvaldr ai deserti accecanti di Dustlanger, il gioco spinge all’esplorazione e alla scoperta.

Divertente, dinamico, perfetto per chi cerca esperienze cooperative fresche e originali.

ROUTINE

Annunciato anni fa e spesso sparito dai radar, ROUTINE torna ora con un’uscita vicina e un impianto horror/sci-fi estremamente curato. L’ambientazione è una base lunare abbandonata, progettata come se fosse un futuro immaginato negli anni ’80: neon, terminali analogici, architetture claustrofobiche e silenzi profondissimi.

Il gameplay unisce esplorazione, tensione costante e un approccio minimale all’interfaccia. Il C.A.T. – Cosmonaut Assistance Tool – è l’unico strumento del giocatore: un oggetto multiuso che serve ad accedere a terminali, ricostruire eventi e difendersi come ultima disperata risorsa.

ROUTINE punta moltissimo sull’atmosfera: luci soffuse, audio diegetico, totale assenza di HUD, propriocezione per aumentare l’immersione. L’obiettivo non è accumulare risorse, ma sopravvivere, osservare, capire. Un horror lento, cerebrale, che potrebbe diventare uno dei titoli più discussi del mese.

SLEEP AWAKE

Sviluppato con il contributo creativo di Cory Davis (Spec Ops: The Line) e Robin Finck dei Nine Inch Nails, SLEEP AWAKE è un’esperienza narrativa horror psichedelica che affronta un tema disturbante: cosa accade quando dormire diventa letale?

La protagonista, Katja, vive nell’ultima città rimasta sulla Terra, dove la gente è costretta all’insonnia perpetua per sfuggire al Silenzio: un fenomeno inspiegabile che colpisce chiunque si addormenti. In un mondo devastato, tra culti della morte e allucinazioni oniriche, Katja deve risolvere enigmi, affrontare nemici e sopravvivere a una realtà che si sgretola.

Il gioco alterna sequenze FMV, immagini psichedeliche e ambientazioni decadenti. L’audio di Finck contribuisce a un’esperienza sensoriale forte, disturbante, memorabile. L’azione è un mix di stealth, combattimento e puzzle, con un approccio fortemente simbolico.

Tra gli horror indie in uscita, è certamente uno dei più audaci e narrativamente ambiziosi.

Dunjungle

Chiudiamo il mese con un roguelike veloce, caotico e sorprendentemente adorabile: Dunjungle, che racconta la missione di una scimmia decisa a ritrovare il suo amico umano scomparso nella giungla profonda.

Il fascino del gioco sta nel suo game loop rapidissimo: si muore, si ricomincia, si muore di nuovo, si ricomincia ancora. Niente checkpoint, niente fronzoli: solo apprendimento continuo, nuove armi e nuove combinazioni. Molte cose ottenute in una run restano per quella successiva, creando un senso di progressione costante.

Interessante anche il sistema elementale: armi e incantesimi possono essere combinati con fuoco, ghiaccio, fulmine, vento per creare varianti potenti e imprevedibili. Le stanze dei dungeon, pur essendo proceduralmente generate, sono costruite a mano e piene di creature strane, trappole e boss impegnativi.

Ciliegina sulla torta: non tutti gli abitanti dei dungeon sono ostili. Alcune scimmie e personaggi secondari possono essere salvati e diventare alleati nelle run successive.

Semplice, veloce, divertentissimo: un roguelike ideale per sessioni brevi, ma che rischia di creare dipendenza.

Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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