Dopo Anno 117: Pax Romana, torniamo ad occuparci di un gestionale ambientato in epoca romana, ma questa volta parliamo di un progetto indipendente, ovvero Nova Roma, creato dai Lion Shield, uno studio formato da un trio di sviluppatori indipendenti.
Nova Roma ci mette nei panni del leader di un piccolo gruppo di coloni in fuga dal caos di un Impero Romano al collasso. Il nostro obiettivo è fondare una nuova civiltà, partendo da un modesto villaggio fino ad arrivare a una città pulsante di vita. Dobbiamo preoccuparci degli abitanti, delle loro case, dell’infrastruttura, delle catene produttive e dell’ottenere il favore degli Dei.
L’erede di Banished?

A un primo sguardo il gioco ricorda molto la gestione del villaggio in Banished. Tuttavia si distingue dall’ormai classico indie gestionale: pur basandosi anch’esso sulla sopravvivenza e sulla gestione di un insediamento, Nova Rom elimina i crolli improvvisi e casuali della popolazione. Anche se gli abitanti possono morire di freddo o per qualche imprevisto, “l’estinzione” del villaggio non è un elemento tipico. Questo rende l’esperienza meno frustrante e più prevedibile e, tutto sommato, più rilassante.
Visivamente il gioco si presenta leggero e colorato, in stile low-poly. Le mappe sono ampie e fungono da sfondo all’espansione della nuova civiltà.
Uno degli elementi chiave del gameplay è la gestione dell’acqua: dalla prima pozza fino alla creazione di veri e propri laghi. Il gioco permette non solo di costruire acquedotti o dighe, ma anche di plasmare “il territorio acquatico”.
Parallelamente all’infrastruttura, abbiamo il dovere di occuparci della sfera sociale e religiosa. La città deve svilupparsi soddisfacendo i bisogni dei vari strati sociali: dal cibo all’artigianato fino all’intrattenimento. Importante è anche la religione, con la costruzione di templi. La soddisfazione delle divinità determina l’accesso a nuove tecnologie, la tranquillità dei cittadini e diversi vantaggi. Trascurare la dimensione spirituale espone al rischio dell’ira dell’Olimpo alle conseguenze.
Storia Romana

Nova Roma comincia con Roma in fiamme, come spesso accade. Noi e altri coloni disillusi fuggiamo via mare per fondare una nuova civiltà su un’isola, dove siamo determinati a non combinare disastri come chiunque stia governando Roma in quel momento.
Ad ogni modo, iniziamo con pochi coloni a disposizione, e ci tocca costruire tutto da zero.
La particolarità principale di Nova Roma è che dobbiamo anche placare gli Dei del pantheon romano, quindi uno dei primi edifici da costruire è un tempio, che possiamo dedicare alla nostra divinità preferita. Ce ne sono solo quattro nella demo, ma a quanto pare la versione completa ne includerà di più. Se gli Dei sono contenti, otteniamo bonus nell’area del tempio; se sono arrabbiati, arrivano effetti negativi. O peggio.
La cosa più importante è che accontentarli ci garantisce una sorta di valuta da spendere in tecnologie all’avanguardia, come le terme. Per lo più, compiacere gli Dei richiede raggiungere certe pietre miliari, ed è un modo ingegnoso per tracciare un percorso di progressione. Potremmo dover raggiungere una certa soglia di popolazione o offrire tributi sotto forma di specifiche risorse.
Gran parte del divertimento con la demo è dovuto alla sua estrema leggerezza nel gameplay. Impariamo come funziona il loop di gioco durante la partita, ma il margine d’errore è molto ampio: si possono commesso errori, ma non ci si trova mai veramente in difficoltà. Per essere un city-builder survival, la sopravvivenza non sembra essere un grosso problema. Senza sforzarci molto, abbiamo avuto un surplus costante di cibo. I pochi morti dipendevano soprattutto dal fatto che le loro case prendevano fuoco così spesso che abbiamo il sospetto che gli abitanti amassero giocare con i fiammiferi, ma presto abbiamo risolto il problema costruendo una caserma dei pompieri non appena abbiamo conquistato abbastanza favore divino.
Mantenere l’industria in funzione è stato soprattutto una questione di assicurarsi una popolazione abbastanza numerosa per coprire tutti i lavori e aggiungere gradualmente edifici quando la produzione arrancava. Grazie a questa facilità, siamo riusciti a costruire una grande città in meno di un giorno.
Questo però significa anche che Nova Roma è piuttosto semplice, ed è un fattore che andrà sistemato nella versione definitiva. Riteniamo comunque che la produzione delle risorse richiederà qualche aggiustamento: avevamo scorte enormi di grano e cinque panetterie non riuscivano nemmeno a scalfirle, né a produrre abbastanza pane per soddisfare tutti. Di vino, invece, ce n’era in abbondanza.
Lavori in corso!

Detto ciò, Nova Roma debutterà in Accesso Anticipato, quindi c’è tutto il tempo per affinare ogni aspetto. A proposito: alcune funzionalità sono chiaramente incomplete. C’è un sistema idrico dinamico simile a quello di Timberborn, ma qualcosa non torna. Ogni mappa generata sembra destinata ad avere una cascata per motivi legati agli acquedotti. Tuttavia, il modo in cui l’acqua scorre lungo una pendenza è bizzarro. Abbiamo avuto un fiume con una diramazione insolita che si interrompeva in un modo in cui l’acqua non dovrebbe. Abbiamo anche costruito un ponte che sprofondava nel fiume a metà. Insomma, ci sono ancora diversi bug ai quali gli sviluppatori dovranno porre rimedio.
Non manca neanche una fase di combattimento. Capita che il governo centrale di Roma ci invada per ottenere la sua parte di tasse o qualsiasi altra cosa della quale reclama il possesso. Supponiamo sia un elemento che in futuro diventerà più complesso, perché al momento i nemici arrivano con la nave, sbarcano sulla riva più vicina e marciano verso il centro cittadino. Se ordiniamo alla nostra milizia di reagire contro di loro, poi succede qualcosa che forse assomiglia a un combattimento. Un altro elemento di gioco che necessità una bella ripulita, ma ricordiamo che la nostra prova fa ancora riferimento alla fase di accesso anticipato.
Un momento esilarante è nato dal fatto che una nave nemica si sia ormeggiata dentro una cascata sul lato opposto di una montagna. I soldati hanno scalato la montagna passando direttamente attraverso il fiume. Una strategia magistrale, invero.
Per Roma!

Nova Roma è un gestionale senz’altro interessante, che come Banished mira ad unire anche elementi di gameplay survival. Al momento c’è più di qualche bug da sistemare, e il gioco necessiterebbe di una bella ripulita, ma è altresì vero che è decisamente divertente. Le basi per la fondazione di un solido city builder ci sono, ora non resta che erigere delle belle mura portanti!
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