Home Cinema Il film di Monster Hunter è stato demolito dalla critica americana, ecco alcuni commenti

Il film di Monster Hunter è stato demolito dalla critica americana, ecco alcuni commenti

L’ultima trasposizione dal mondo dei videogiochi al cinema ha fatto centro? La critica americana non solo dice di no, ma ha completamente demolito la pellicola.

Monster Hunter è l’adattamento live action prodotto da Sony Pictures del celebre franchise Capcom. Diretto da W.S. Anderson e con Milla Jovovich (Resident Evil) come protagonista, il film, fin dal primo trailer, ha lasciato intendere che quella che avremmo visto sul grande schermo sarebbe stata una storia decisamente differente da quella del videogioco.

Il film presenta infatti una storia inedita: Milla Jovovich è un soldato dell’esercito americano, che insieme ad alcuni compagni viene catturata da un misterioso vortice e condotta su un altro pianeta abitato da creature colossali e pericolose.

Nei giorni scorsi, Monster Hunter ha debuttato in Cina, scatenando una valanga di polemiche. Non tanto per il film in sé, quanto invece per la polemica razzista che è scaturita in seguito a una particolare frase pronunciata dagli attori. Ve ne abbiamo parlato qui.

In attesa di sapere se la polemica in Asia si placherà, la stampa americana ha avuto modo di visionare in anteprima il film, e le recensioni sono… beh, decisamente pessime.

GamesRadar ha deciso di raccogliere alcuni dei più autorevoli pareri della stampa americana in merito a Monster Hunter, che in generale puntano a demolire il film diretto da Anderson. I voti, in generale, sono molto bassi: dal 16/100 di IndieWire fino a votazioni positive, ma al momento il metascore su Metacritic è fisso su un impietoso 43 su 100.

Ecco alcune recensioni:

IGN

Siamo verso la fine di dicembre, ma sembra che il 2020 non abbia ancora finito con noi: ci ha anzi consegnato uno dei peggiori film d’azione nella memoria recente e un’altra aggiunta alla sala della vergogna per gli adattamenti dei videogiochi… ecco che arriva l’ultima defenestrazione della serie Monster Hunter, dello scrittore/regista Paul WS Anderson, per ricordarci quanto siano rari i buoni film di videogiochi.

Variety

Come regista, Anderson ha uno stile prendere o lasciare che confonde molti, ma piace abbastanza da sostenere una carriera realizzando film con effetti ipervisivi che suonano come trailer di lungometraggi: Event Horizon, Alien vs Predator, Pompeii e i quattro film di Resident Evil. Monster Hunter non è diverso in quanto si muove con un ritmo costante, eliminando tutti i dettagli del personaggio tranne i più rudimentali per massimizzare le cose che eccitano i fan – vale a dire, composizioni sorprendenti e carneficina.

IndieWire

Monster Hunter è inesorabilmente terribile anche per gli standard del 2020, poiché cala rapidamente in un po’ noioso e incolore film di caccia agli insetti che sposa il valore di produzione di un SyFy Original con la scala di un livello tutorial, risultando in uno dei film di videogiochi più grigi e meno fantasiosi mai realizzati. I fan della serie si sentiranno ingannati da una visione così pacchiana e poco curiosa di qualcosa che amano, mentre il resto di noi rimarrà a chiedersi come il gioco abbia così tanti seguaci.

The Hollywood Reporter

Più un costoso demo reel VFX che una storia, l’ultimo film di Paul WS Anderson spera di prendere un altro videogioco, Monster Hunter di Capcom, e trasformarlo in un franchise cinematografico per generare soldi. Collaborando di nuovo con la moglie Milla Jovovich, protagonista della sua serie Resident Evil di grande successo (anch’essa basata su un franchise di Capcom), lo sceneggiatore-regista riconosce tacitamente la sua mancanza di interesse per i dialoghi presentando un co-protagonista, Tony Jaa, il cui personaggio non parla inglese. Alcuni lampi di divertente chimica tra i due attori rappresentano tutto l’interesse umano per questo film d’azione fantascientifico senza fantasia, ma ciò non significa che l’attenzione incessante del film sulle battaglie dei mostri giganti non piacerà ai fan del regista.

Entertainment Weekly

Sicuramente sembra un videogioco vecchio stile: la trama non ha molta importanza, non c’è molto sviluppo del personaggio di cui parlare, ma ci sono molti combattimenti contro uno sciame infinito di nemici.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

%s Commento

  • Tenendo conto che qui in Italia ancora non è arrivato causa DPCM (nonostante, in precedenza, le misure di sicurezza avessero riaperto le sale), e quindi non posso giudicare il film in prima persona, IndieWire deve proprio far c****e se crede davvero a quello che dice: non solo per loro il film fa schifo, ma hanno addirittura il fegato di criticare la serie?!? Per me devono curarsi!

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