Home Cinema Netflix perde il 70% del suo valore in borsa e licenzia altri dipendenti

Netflix perde il 70% del suo valore in borsa e licenzia altri dipendenti

I licenziamenti hanno colpito di nuovo Netflix, con la piattaforma che giovedì ha lasciato a casa circa 300 membri dello staff. I tagli riguardano più funzioni aziendali dell’azienda, con la maggior parte dei posti di lavoro persi negli Stati Uniti

Questi nuovi licenziamenti, riporta Variety, arrivano poche settimane dopo che il gigante dello streaming, che conta in totale circa 11.000 dipendenti, si è ridimensionato nel mese di maggio. A quel tempo, Netflix ha licenziato 150 dipendenti e dozzine di appaltatori e lavoratori part-time. L’azienda aveva annunciato che sarebbero arrivati anche altri licenziamenti nel corso dell’anno, questo dopo che il titolo in borsa è andato in caduta libera.

“Oggi abbiamo purtroppo lasciato andare circa 300 dipendenti”, ha detto un portavoce di Netflix a Variety . “Mentre continuiamo a investire in modo significativo nel business, abbiamo apportato queste modifiche in modo che i nostri costi crescano in linea con la nostra crescita dei ricavi più lenta. Siamo così grati per tutto ciò che hanno fatto per Netflix e stiamo lavorando duramente per supportarli durante questa difficile transizione”.

Netflix ha perso quasi il 70% del suo valore da quando ha annunciato di essere in calo di 200.000 abbonati alla fine del primo trimestre, e prevede di perdere altri 2 milioni di abbonati nel secondo trimestre. Giovedì le azioni di Netflix hanno aperto a $ 180,08 per azione, quando all’inizio dell’anno toccavano i 600 dollari.

Visto il delicato momento, Netflix si è impegnata a tagliare i costi per mantenere i suoi margini al 20%. Lo streamer prevede ancora di spendere in modo aggressivo in contenuti con un budget di 17 miliardi di dollari nel 2022 per spettacoli e film, in linea con quanto accaduto lo scorso anno.

Netflix sta perdendo certamente popolarità negli ultimi tempi, anche a causa di alcune politiche che non stanno incontrando il favore del pubblico. La piattaforma ha dichiarato di voler frenare la condivisione degli account ponendo limiti più severi. Inoltre, Netflix si sta preparando a lanciare una variante del servizio supportata dalla pubblicità, altra mossa che ha fatto molto discutere.

I principali motivi di tale crollo sono da ricercare poi nell’enorme concorrenza vissuta da Netflix, che la piattaforma sta cercando di contrastare con varie iniziative.

Negli ultimi due anni, infatti, le major che si sono avvicinate al mondo dello streaming hanno dato parecchio filo da torcere a Netflix, potendo contare anche sulle proprie numerose proprietà intellettuali. Paramount+ con Halo e il franchise di Sonic, ad esempio, ma anche Apple TV+ si sta contraddistinguendo grazie ad alcune importanti serie TV di punta. Oltre al sempreverde Amazon Prime Video e al suo catalogo in crescita grazie ad esempio a The Lord of the Rings: Gli Anelli del Potere, poi, l’ultimo anno ha visto la crescita di HBO Max con Zack Snyder’s Justice League, i grandi blockbuster lanciati in contemporanea sulla piattaforma e alcune recenti serie come Peacemaker o il prossimo House of the Dragon, prequel di Game of Thrones. Non possiamo poi dimenticare Disney+, che può vantare un catalogo immenso e i prodotti originali per le etichette Marvel e Star Wars, tra le più influenti nel panorama dell’intrattenimento.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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