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Crash Team Rumble | Le nostre impressioni dopo la beta

E insomma, dopo tanti mesi ad aspettare di capire cosa fosse effettivamente questo Crash Team Rumble, ora abbiamo la risposta. Con la closed beta del weekend, il nuovo titolo di Toys for Bob si è finalmente palesato, e non possiamo dire di non essere genuinamente incuriositi. Ma è tutto oro quello che luccica?

Non prima di aver ringraziato Tim per aver boicottato almeno un giorno di beta, con i cordiali saluti del reparto assistenza, passiamo ai fatti. Inutile dire che ci fosse un po’ di incertezza, un pizzico di titubanza di fronte a questo Crash Team Rumble, ancor prima che il gioco venisse rivelato. Quando ancora CTR era identificato dalle cronache del web con il titolo di Wumpa League, qualche perplessità c’era: che senso ha, dicevamo, un gioco nel quale occorre raccogliere frutti Wumpa come unico scopo? Dov’è il vero Crash? Domande che hanno avuto risposte a dire il vero positive durante il periodo di prova, pur senza sciogliere tutti i dubbi.

Fermo restando che ci troviamo di fronte a uno spin-off in piena regola del franchise – una delle maggiori critiche rivolte dai fan è il fatto che CTR non sia un platform single player come la saga principale, tesi che viene smontata senza appello semplicemente nominando altri giochi come Crash Bash o Crash Team Racing, per restare in tema -, Crash Team Rumble ha il sapore di qualcosa di effettivamente nuovo, mai visto prima d’ora. Un platform, sì, ma votato a scopi completamente differenti. 

Prendendo a piene mani da tutto l’immaginario di Crash Bandicoot, che non si limita quindi a quel It’s About Time del 2020 che tanto abbiamo apprezzato, questo nuovo e innovativo titolo cerca di spingere il franchise in una direzione tutta nuova. Quella delle sfide multiplayer, ma non come le gare automobilistiche come siamo stati abituati in passato. Questa volta, sfoggiando abilità e destrezza, i vari amici e nemici di Crash devono mettere le mani su quanti più frutti Wumpa possibili rompendo le iconiche casse, per poi depositarli presso la banca Wumpa. La prima squadra che raggiunge 2000 frutti Wumpa nella propria banca ha vinto la partita. Semplice, no? E sembra anche stupido, no?

E invece no. Lo ammettiamo, l’idea del concept non fa certamente impazzire, ma se Toys for Bob, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere una signora software house, ci ha puntato così tanto, allora non deve essere così banale come sembra. Si tratta di una medaglia a due facce: effettivamente l’idea di fondo resta molto semplice e per certi versi banale, ma andando a osservare sotto la superficie si scorge un gioco PvP molto ben studiato e variegato, fatto di (pochi, al momento) personaggi suddivisi in classi che devono imparare a coesistere e collaborare per portare a casa la vittoria, tutt’altro che semplice da raggiungere. 

In più occasioni, Toys for Bob ha ribadito che CTR non sia un MOBA, distanziandosi dalla categoria. A conti fatti, invece, è proprio quello che Crash Team Rumble è: vero, la componente platforming è molto più marcata, ed è giustissimo visto il franchise di appartenenza – a tal proposito, i movimenti sono molto più fluidi rispetto a Crash Bandicoot 4, e ciò lo si vede utilizzando sopratutto Tawna e Cortex, ma anche dalla panciata dell’amato protagonista; la presenza abbastanza marcata di ruoli, unita a una struttura che spinge a lavorare di squadra per ottenere il più possibile da ogni match, fa tuttavia sfociare CTR nel campo dei già citati battle arena multiplayer, rendendolo di fatto un ibrido unico nel suo genere. 

Nelle ore e ore di gioco accumulate nel corso della beta, i cui progressi sfortunatamente non saranno però mantenuti nel gioco base in uscita a giugno, abbiamo riscontrato match veloci, dinamici, necessitanti di rapidità d’esecuzione, e soprattutto divertenti: che sia arrivata una vittoria o sconfitta poco importa, in Crash Team Rumble l’unicità del concept, unito alla formula delle partite mordi-e-fuggi che disintegra alcuni timori iniziali (2000 frutti Wumpa sembrano tanti, ma fidatevi se vi diciamo che i match finiranno prima di quanto possiate immaginare) e ai tanti power-up a disposizione, fa sì che il gioco offra un’esperienza davvero brillante. E imparare a interpretare il ruolo giusto, ancora una volta, si rivela essere il perno cruciale dell’esperienza: Crash e Tawna sono abili marcatori, la cui funzione principale deve essere quella di portare alla banca frutti Wumpa; Coco e Cortex sono i potenziatori, adibiti a raccogliere reliquie per i bonus e a conquistare velocemente le piattaforme-gemme che conferiscono gustosi extra alla propria squadra; Dingodile, al momento, è l’unico difensore, e forse anche il problema più grande.

Al netto dei pregi, sarà infatti interessante capire se Toys for Bob sia stata in grado di definire con cura il meta di CTR, che già in questa prima closed beta ha evidenziato alcuni difetti. Uno su tutti è la tremenda accoppiata Dingodile-Frigorifero (uno dei bonus speciali che ogni giocatore sceglie a inizio partita, in questo caso utile a curare gli alleati entro un raggio d’azione), amplificata ulteriormente nel malcapitato caso in cui i Dingodile avversari siano due: in quel caso, portare alla propria base i frutti Wumpa diventa un’impresa alquanto complessa, per non dire disperata. Il personaggio possiede, oltre a una corposa barra della vita, anche la possibilità di attaccare velocemente i rivali e rubare ulteriormente Wumpa grazie al suo cannone a risucchio, già apparso in It’s About Time. Una coppia di questi mostri in campo, come abbiamo sperimentato noi stessi, mette a duro rischio l’equilibrio della partita.

Ma naturalmente queste sono solo impressioni di una beta che serve, oltre che a far conoscere il gioco, anche a lavorare proprio su questi feedback in vista del supporto pre- e post-lancio. E soprattutto qui nasce il nostro più grande interrogativo: la tenuta di Crash Team Rumble. Fermo restando che non saranno presenti contenuti single player al lancio, e immaginiamo che le cose non cambieranno in futuro, la vera chiave di volta per CTR sarà non tanto la ricezione del pubblico (abbiamo più casi, in passato, di titoli capaci di emergere dall’anonimato mesi dopo la loro uscita) quanto la solidità del suo futuro, e l’importanza del supporto. Activision deve fare tesoro di tutto quello che ha sbagliato con Crash Team Racing: Nitro Fueled nel 2019, lasciato a morire troppo presto per tutto il potenziale che possedeva, e comprendere dove andare a parare con questo nuovo Team Rumble con modalità, personaggi e soprattutto una forte cura riguardo infrastrutture e bilanciamenti. Ci riuscirà?

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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