Top & Flop & Meh ripercorre i principali avvenimenti del mese e i giochi pubblicati, per dare uno sguardo allo stato di salute dell’industria del gaming e alle cose che più ci hanno colpito, positivamente o anche negativamente.
Vediamo cosa è accaduto di succulento nel mese di marzo.
Top: Clair Obscur: Expedition 33 punta al GOTY
Ci sarà modo di discutere più approfonditamente di Clair Obscur: Expedition 33 nei prossimi giorni, con la nostra recensione, ma è inutile nasconderlo: il gioco di ruolo di SandFall, alla prima esperienza, rischia di fare il botto totale. Anzi, l’ha già fatto.
Expedition 33 ha riacceso l’entusiasmo degli amanti dei giochi di ruolo, ma anche di tutto il settore, proprio in un momento nel quale sembravamo essere sotterrati dalle remastered – alcune ottime, altre probabilmente superflue. Beh, non perdiamo troppo tempo, meglio proseguire: prima finiamo, prima torniamo su Expedition 33.
Flop: La Quimera, che manco è uscito
Quello che è successo questo mese a Reburn, studio un tempo costola di 4A Games, resterà negli annali della storia dei videogiochi. Partiamo dal principio: lo studio stava lavorando a La Quimera, un apparentemente promettente shooter che avrebbe ricalcato le atmosfere di Metro, la cui uscita era prevista per aprile.
Era, appunto. Perché il gioco non è mai uscito, e a questo punto non sappiamo neanche se uscirà mai: all’uscita delle recensioni, che all’unanimità hanno bocciato il gioco, Reburn ha deciso di posticipare clamorosamente La Quimera nel giorno stesso del lancio. Se volete saperne di più, vi raccontiamo la vicenda in questo articolo. Sì, è davvero clamoroso.
Meh: economia, ci stai distruggendo
Aprile è stato il mese di tanti videogiochi, ma anche dei prezzi dei videogiochi che stanno raggiungendo ormai la galassia di Andromeda. L’evento reveal di Switch 2 (l’abbiamo provata, vi lascio qui sotto il video con le nostre impressioni) ha settato un nuovo standard per il prezzo dei videogiochi, arrivato a 90 € con Mario Kart World, per non parlare poi degli accessori della nuova console Nintendo.
Ma intanto, questo mese, Sony ha ben pensato di aumentare sia il prezzo di PlayStation 5, sia quello di PlayStation Plus in alcuni paesi (Italia al momento esclusa, ma ci crediamo poco). Ora, superando i soliti fanciulleschi discorsi da “aprite gli okkih!!1!”, è evidente che c’è qualcosa che non va nell’economia globale. Non si era mai vista una console aumentare il proprio prezzo di vendita – e per ben due volte – anni dopo l’uscita. Per colpa di Trump, Nintendo ha fatto anche di peggio: pochi giorni dopo il reveal di Switch 2, ecco subito un incremento in alcuni prezzi. Gente, i videogiochi ormai sono per i ricchi…
Top: addio, Baldur’s Gate 3
Un piccolo ma importante inserto per ringraziare Larian Studios, che questo mese ha ufficialmente concluso il supporto post-lancio di Baldur’s Gate 3.
Con la Patch 8, il grandioso gioco di ruolo saluta i giocatori di tutto il mondo, con lo studio ormai proiettato verso il suo prossimo progetto. Non possiamo che fare il nostro in bocca al lupo, dopo aver impresso BG3 nella storia dei videogiochi.
Meh: South of Midnight, ci aspettavamo qualcosa di più
Personalmente, ero molto interessato a South of Midnight dopo averne visti i trailer, specialmente grazie alla sua visione artistica. Dall’altro lato, sono ben conscio di quelli che sono i limiti di Compulsion Games osservando le sue precedenti opere: Contrast era interessante ma molto breve, mentre We Happy Few sbriciolava il suo intrigante concept di fronte alla ripetitività estrema – oltre a una serie agghiacciante di bug.
South of Midnight è probabilmente il miglior gioco sviluppato da Compulsion, ma risulta essere anche abbastanza mediocre. Nella nostra recensione, gli abbiamo dato 7:
Insomma l’idea è che Compulsion Games abbia deciso di rimanere nella sua confort zone senza osare troppo. Una scelta che, sinceramente, abbiamo apprezzato considerando che non sempre un gioco ampio e strutturato è sinonimo di successo. Meglio poco ma fatto bene.
Top: si torna a Cyrodiil
Sbam, così, a caso: dopo tanti rumor, Bethesda annuncia a sgancia all’istante Oblivion Remastered, riedizione del celebre quarto capitolo della serie The Elder Scrolls. Rivederlo e rigiocarlo è stato bellissimo (presto avrete anche la nostra recensione, promesso!), risaltando sia il fatto che parliamo di un gioco con quasi 20 anni sulle spalle, sia che si tratta di un GDR ancora mastodontico.
Ovviamente, questo rilancio di successo con milioni di giocatori non può che rimarcare l’assenza di notizie su The Elder Scrolls 6, la cui uscita non è ancora vicina. Ma sapete che vi dico? Chissenefrega. A volte è anche bello recuperare queste perle del passato, e la remastere di Virtuos ha i giusti attributi. Più remastered così, e meno bundle di The Last of Us, dai.
Flop: Electronic Arts, smettila, ti prego
Chiusura con disonore per Electronic Arts. Sì perché non è possibile. Non è possibile. Non è possibile prendere sempre a schiaffi uno studio come Respawn Entertainment, tra le perle più splendenti della scuderia di EA. Non è possibile dire, sempre e comunque, che dovranno fare cose solo per soldi.
La notizia degli ultimi giorni, freschissima, è che Respawn deve licenziare circa un centinaio di dipendenti, e cancellare due giochi in sviluppo. Uno di questi era uno spin-off di Titanfall, e con questo siamo a ben tre videogiochi di Titanfall cancellati. Il motivo? Ovviamente, dare priorità solamente alle cose che fanno fare i veri soldi, vale a dire Star Wars Jedi 3, che grazie al cielo proseguirà, e non-sia-mai-privarsi-di-un-live-service Apex Legends. E tutto il resto? Tutte le figure professionali assunte per progetti visionari? Ciaone. Il caos di Respawn è l’ennesima prova che Hazelight Studios è un caso più unico che raro all’interno di EA. Del resto, parliamo della stessa azienda secondo cui Veilguard ha floppato perché non è un live service.
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