Home Videogiochi Recensioni Dreams Of Another | Recensione

Dreams Of Another | Recensione

14

Un concetto forte, una poetica originale e un’estetica affascinante: Dreams of Another promette un viaggio onirico tra creazione e distruzione. Purtroppo, l’esperienza reale si perde in un ritmo lento e in un gameplay che non riesce mai a sbocciare davvero.

Sviluppato e pubblicato da Q-Games e diretto dall’artista Baiyon, il titolo è disponibile dal 9 ottobre 2025 su PlayStation 5, PS VR2 e PC (Steam). Il progetto nasce su Unity, potenziato da una tecnologia proprietaria per la resa visiva in point cloud, che definisce ogni ambiente e personaggio con un effetto sospeso e quasi etereo.
Il gioco supporta interfaccia e sottotitoli in italiano, con doppiaggio in inglese, ed è un’esperienza esclusivamente single-player.

Versione provata: PS5.

Concept e storia

L’idea alla base è affascinante: qui “sparare” non distrugge, ma crea. Ogni colpo materializza strutture, flora e fauna in un paesaggio di particelle sospese. È una trovata originale e poetica, che sovverte la logica dell’azione per trasformarla in costruzione.

Pad alla mano, però, il ritmo si rivela lento e disarticolato. Le scene si interrompono bruscamente, i dialoghi mancano di intensità e i tempi morti si accumulano, portando il giocatore a contemplare più la lentezza che la visione artistica. La scelta di dilatare il tempo è coerente con l’intento onirico, ma raramente trova una giustificazione ludica efficace.

Dreams of Another intreccia più filoni narrativi e incontri simbolici nel viaggio del suo protagonista — una figura onirica identificata come “L’uomo in pigiama”, che attraversa luoghi e ricordi sospesi.
L’obiettivo è evocare la logica del sogno, dove i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono. Tuttavia, la frammentazione si traduce spesso in confusione e perdita di coinvolgimento.
Alcune sequenze durano pochi secondi: basta parlare con un personaggio e la scena termina improvvisamente, lasciando poco spazio all’interazione o alla scoperta. L’esperienza risulta più simile a una serie di vignette scollegate che a un racconto coerente.

Le abilità disponibili sono poche e non evolvono significativamente nel corso del gioco. Non esiste un vero sistema di progressione o di sfida, e la meccanica principale, creare sparando  seppur originale, non viene ampliata a sufficienza e sfruttata per creare un prodotto non solo originale dal punto di vista estetico ma anche ludico.
Il risultato è un loop che si esaurisce presto, trasformando un’idea brillante in una sorta di tech demo diluita, prolungata oltre quanto la sostanza effettiva giustifichi.

Direzione artistica e durata

L’aspetto artistico è senza dubbio il tratto distintivo di Dreams of Another. La resa in point cloud crea ambienti fluttuanti e suggestivi, con dissolvenze cromatiche e particellari che rendono ogni scena una piccola installazione interattiva.

Le musiche minimaliste, composte dallo stesso Baiyon, e il doppiaggio essenziale supportano l’atmosfera contemplativa ma raramente restano impresse. L’audio ambientale accompagna più che guidare, contribuendo alla sensazione di lentezza generale.

L’intera esperienza si completa in poche ore. Alcune sequenze sono talmente brevi da sembrare frammenti di una visione più ampia mai del tutto realizzata. Non esistono finali multipli o motivi significativi per rigiocare, e la struttura narrativa non incoraggia l’esplorazione.

4
Review Overview
Riassunto

Dreams of Another è un esperimento visivo di grande fascino ma di scarsa sostanza. L’idea del “creare distruggendo” e l’estetica sospesa delle nuvole di punti lasciano intuire un potenziale artistico notevole, ma l’esecuzione non riesce a sostenere la promessa. Il risultato è un’opera che si ammira da lontano più di quanto si voglia giocare: affascinante, sì, ma anche fredda e disorientante. Un sogno che, pur bellissimo da guardare, finisce per dissolversi troppo presto.

Pro
Concept originale e poetico: “sparare per creare” Direzione artistica di grande impatto visivo
Contro
Ritmo eccessivamente lento e spezzettato Interazione minima e progressione quasi assente Narrazione frammentata e poco incisiva Durata ridotta e bassa rigiocabilità Colonna sonora e doppiaggio poco ispirati
  • Giudizio complessivo4

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Battlefield REDSEC rilancia i numeri di Battlefield 6, anche se non replica l’entusiasmo iniziale

Battlefield 6 torna sotto i riflettori con il lancio di REDSEC, la...

A sorpresa, Nintendo ha migliorato (ancora) Super Mario 3D All-Stars su Switch 2

Una scelta molto curiosa, considerando che il gioco non è più in...

DRAGON QUEST I & II HD-2D Remake | Trofei

Leggenda vivente Conferito per aver conquistato tutti gli altri trofei. Inizia l’avventura...

Un utente sta creando i remake giocabili di Kingdom Hearts 358/2 Days e Re: Coded

Se non li fa Square Enix, allora ci pensano i fan. Nella...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425