Due anni dopo, Football Manager è tornato. Nel 2024, se ben ricordate, accadde infatti qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa che le serie a cadenza annuale come Call of Duty o FC non si sognerebbero mai di fare: saltare un anno. Nel caso di Sports Interactive, la decisione venne presa a malincuore, ma con un motivo ben preciso: il gioco non solo non era pronto, ma si stava anche preparando al nuovo motore Unity per riscrivere le regole di base del manageriale calcistico per eccellenza, e svecchiare una formula sì collaudata, ma ormai sempre troppo uguale a se stessa.
Oggi siamo dunque qui, al day one di FM26 (il gioco esce proprio oggi, 4 novembre, quando leggerete questa recensione), per discutere di tutti questi cambiamenti apportati da Sports Interactive al suo gioco: un’evoluzione, o una involuzione? Ne parliamo di seguito.
Restyling, finalmente

Football Manager si è ritrovato di fronte quest’anno a qualcosa che poche serie sono state chiamate a fare, specie se guardiamo il genere sportivo: un restyling completo, non solo nell’aspetto ma anche nella forma, passando a un altro motore di gioco (Unity) con l’obiettivo di svecchiare una formula che, per quanto fosse ormai radicata nell’esperienza di ogni appassionato manager virtuale, iniziava ad avere sempre lo stesso sapore ogni anno. Una ricostruzione totale del gioco dalle fondamenta, che in alcuni aspetti funziona, in altri… No.
Partiamo ad esempio dall’interfaccia utente, che ha subito diverse (e in alcuni casi pesanti) modifiche con l’obiettivo di ridurre la quantità di informazioni presenti tutte insieme a schermo. Uno svecchiamento che ci voleva, poiché l’interfaccia di FM era ormai la stessa più o meno dal 2007, anche se ovviamente ogni anno sono arrivate piccole correzioni. C’è un aspetto però che fa storcere il naso, e che probabilmente risulta col dare fastidio agli storici utenti PC.
Il nuovo menu di Football Manager 26 sembra infatti costruito e pensato appositamente per chi preferisce giocare con comandi touch, o anche il controller – da alcuni anni, FM è una presenza fissa anche su console come PlayStation e Xbox. Sports Interactive ha così pensato di semplificare la navigazione per gli utenti esterni al mondo PC, cambiando però fin troppo il modo di agire per i puristi. Le funzionalità precedentemente accessibili sono ora nascoste nei sottomenu, causando momenti di frustrazione quando si hanno bisogno di informazioni chiave rapidamente.
Il menu, insomma, è un gran bel caos da gestire, e gli sviluppatori non sembrano aver trovato davvero la quadratura del cerchio. L’interfaccia, così, diventa paradossalmente ancor più complessa e ingarbugliata da seguire di quanto già non fosse prima, essendo già ricchissima di elementi a schermo e informazioni. Stavolta, le informazioni sembrano latitare, ma solo finché non si va a toccare ogni singolo angolo di Football Manager, persino quelli più remoti.

Passando a sezioni più piacevoli, le nuove opzioni tattiche consentono di selezionare le formazioni in fase di possesso palla e fuori. Ciò definisce una serie importante di possibilità strategiche, consentendo una struttura più fluida e dinamica, come nel calcio moderno: la singola formazione per partita è solo un lontano ricordo per uno sport che ormai ama cambiare spesso durante il match, e così anche FM26 risponde a questa esigenza, offrendo il controllo completo sul modo in cui la squadra gioca sia in attacco che in difesa nel corso dei 90 minuti. Questo porta a situazioni in cui piccole modifiche possono avere un impatto notevole, offrendo un feedback importante.
La mia bella Juventus, ad esempio, è riuscita ad amalgamarsi molto meglio di quella proposta fin qui da Igor Tudor (sorry Igor, ma so benissimo che non posso darti la colpa al 100%). Sarà forse che sono un manager eccezionale e che merito un posto a Torino, perlomeno allo stesso livello di Giorgione Chiellini. O forse, e questo è più probabile, FM26 riesce a mettere in campo tutta quella valanga di opzioni, analisi e personalizzazione dell’esperienza che occorrono per capire e leggere fino in fondo una partita. Questo non vuol dire ovviamente che ogni match coincide con una vittoria, ma certo il gioco offre tutti gli strumenti – anche troppi.
Forse è anche troppo (anche per i bug)
E qui, appunto, arriviamo a un tasto dolente di Football Manager in questi anni: il troppo. La saga di Sports Interactive ha raggiunto un livello tale di profondità nelle meccaniche e nella gestione della squadra, che tutti noi appassionati potevamo solo sognare fino a qualche anno fa. Se da un lato però le meccaniche sono quasi realistiche, mettendoci davvero nei panni di un manager a tutto tondo, dall’altro sono anche troppo realistiche: tra una partita e l’altra possono passare mezz’ore intere, anche lasciando ai nostri subalterni tutti i compiti più ingrati, perché la valanga di email, avvisi, statistiche da controllare, cambiamenti agli allenamenti e quant’altro è infinita. Da un certo punto di vista, rimpiangiamo quel tempo dove tutto era un po’ più semplice, e il videogioco non appariva quasi come un vero lavoro da manager.

Comunque, il rinnovamento di FM26 tocca anche molti altri punti. Spariscono ad esempio funzioni del tutto superflue come la gestione dei social e l’influenza dei senatori nello spogliatoio, tra gli aspetti più criticati degli ultimi anni, per alleggerire una formula che rischiava di pesare fin troppo. Il calciomercato poi è stato ristrutturato: grazie a TransferRoom, ora è possibile comunicare direttamente con i club per acquistare giocatori che soddisfano le proprie esigenze. Gli sviluppatori hanno inoltre integrato scouting e trattative, rendendo questo elemento fondamentale più facile da gestire – diciamocelo, è l’aspetto più bello per un manager.
Altre novità, come l’inclusione del calcio femminile, strumenti di creazione di allenatori ampliati e nuovi accordi di licenza, contribuiscono a rendere l’esperienza ancora più completa. L’aspetto su cui è stato svolto un grande lavoro è sicuramente la presentazione del giorno della partita, offrendo un notevole passo avanti rispetto alle precedenti versioni. Oltre a introduzioni di qualità televisiva per le formazioni e altri dettagli pre-partita, ora è possibile visualizzare le partite in diversi modi: resta il tradizionale metodo di visualizzazione dall’alto (che alleggerisce notevolmente i requisiti hardware, e questo è sempre un bene), ma Unity ora porta alla possibilità di guardare partite complete in 3D, o anche solo i momenti salienti.
Badate bene: il rinnovamento estetico non è così incisivo in questo caso, e anzi la grafica della partita è paragonabile a quella di un FIFA 09 forse, ma sappiamo benissimo che questo non è l’aspetto più importante all’interno di Football Manager. Speriamo quindi che Sports Interactive non sia stata costretta a dover dedicare troppo tempo a questo aspetto, invece di dedicarsi ad altro. A una pulizia dell’esperienza, ad esempio, che non c’è stata.
Football Manager 26 ha avuto due anni di sviluppo, il tempo più lungo nella storia della serie, eppure la qualità dell’esperienza non è delle migliori: occasionalmente si verificano bug e crash dell’applicazione, che ne compromettono la fluidità. A volte, i prompt sono assenti o non funzionano, e i tempi di caricamento possono rendere l’esperienza di gioco piuttosto macchinosa, ancor più che in passato. Sports Interactive sicuramente continuerà ad aggiustare il titolo proponendo aggiornamenti, ma la situazione, in questo momento, non è delle migliori.
Football Manager 26 eccelle in molti ambiti, ma inciampa in altri. La presentazione delle partite è la migliore di sempre, contribuendo a rafforzare il legame con i giocatori in qualità di allenatore, mentre le nuove opzioni tattiche aggiungono maggiore profondità al campo. L’interfaccia utente è invece un importante tasto dolente. È migliorata per l’uso con i controller, ma per gli utenti tradizionali nasconde troppi menu e le prestazioni complessive necessitano ancora di miglioramenti, lasciando l’esperienza leggermente incompleta. Al netto di tutto, FM26 è un manageriale di proporzioni impressionanti, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più.

Review Overview
Riassunto
Football Manager 26 è un gioco ricco, ricchissimo - anche troppo. Sports Interactive ha utilizzato le sue conoscenze per mantenere saldi i principi fondamentali dell'esperienza, svecchiandola però il più possibile; non sempre ha funzionato. Oltre alla grande quantità di bug e problemi tecnici di varia natura, la gestione del menu andrà nuovamente rivista in casa SI. Probabilmente se ne riparlerà per FM27; per ora, resta il miglior manageriale sul mercato, ma con molte riserve dovute al salto evolutivo.
Pro
Tantissimi contenuti Restyling necessario e valido La gestione in tempo reale del matchContro
Menu molto difficile da interpretare Troppi bug e crash Sembra più adatto a un tablet che a un PC- Giudizio complessivo7.7
Trovo assurdo non capire che un gioco di durata e dove la parte manageriale deve essere preminente venga sempre più complicato , sembra che chi lo sviluppi , non ci giochi. Giocabilità , parte grafica , penso che se uno volesse queste cose comprerebbe FC26 , Io ho bisogno di comprare , vendere , ricercare , tutto deve essere veloce , immediato e semplice , appunto perchè ci devo passare parecchio tempo, Molte operazioni che prima si facevano con un click ora ne necessitano 2 o 3. Poi un ‘altra cosa un po’ fastidiosa è questo buco nelle licenze : squadre presenti con pseudonimi (e non poche ) tolgono veridicità al gioco. Poi c’è la parte del calcio femminile che non si può neanche deselezionare ,non faccio un discorso misogeno o discriminatorio , ma a me il calcio femminile , semplicemente non interessa , potevano fare la versione femminile e chi voleva se la comprava . Per concludere , si sono preoccupati molto dell’impiattamento e dell’estetica e poco della bontà del piatto. Io sono molto scontento del primo impatto col gioco