Un punto di vista autorevole sulla questione dell’innovazione nei videogiochi, un dibattito sempre acceso.
Il gameplay, per moltissimi utenti, è la cosa più importante in qualsiasi gioco. I giochi Nintendo prosperano proprio grazie al gameplay che riesce costantemente a proporre novità intriganti, e non certo per il comparto grafico.
Sebbene il gameplay sia sicuramente essenziale, le nuove meccaniche non lo sono. Il gameplay, per essere divertente, non ha bisogno di una dozzina di nuove meccaniche, visto che a quanto pare quell’epoca è ormai finita. Questo è il curioso pensiero di Fumito Ueda, il creatore di Shadow of the Colossus e oggi al lavoro su un nuovo gioco ancora privo di un titolo (vi lasciamo di seguito il trailer), sembra essere d’accordo, affermando che i giochi non hanno bisogno di affidarsi a nuove meccaniche.
Fumito Ueda ha elogiato il gioco To a T, un puzzle adventure game sviluppato dallo studio indipendente Uvula. Quando è stato pubblicato il trailer del gioco, Ueda ha chiesto al creatore di To a T: “Come si gioca a questo gioco?”, sentendosi rispondere che non presenta meccaniche di gioco particolari. Ueda ha così replicato: “Fantastico”.
Ripensando al momento in cui Ueda fece quella dichiarazione, l’autore ha spiegato meglio cosa intendeva realmente:
Anche se non so perché allora risposi “Fantastico”, probabilmente pensavo: l’era delle meccaniche di gioco era già finita. Immagino che questa non sia l’epoca giusta per lanciare nuovi dispositivi o offrire nuove meccaniche con ogni nuovo gioco.
Ueda ha poi spiegato che, secondo ovviamente il suo pensiero, le meccaniche non devono essere necessariamente nuove o innovative. L’autore di Ico invece ritiene che la grafica e la storia del gioco servano a costruire l’esperienza, il che è giusto, ma non tutti saranno necessariamente d’accordo, dato che l’innovazione è fondamentale.
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