Il commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio maschile dice basta ai videogiochi.
In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Luciano Spalletti, ex tecnico del Napoli campione d’Italia nella stagione 2022-23, ha parlato di un aspetto che riguarda molto da vicino i suoi giocatori, che a loro volta sono… videogiocatori.
L’Italia sarà chiamata tra pochi mesi a difendere il titolo di campione di EURO 2020, vinto contro l’Inghilterra nella famosa finale del 2021, e Spalletti vuole naturalmente tenere altissima la concentrazione. “Abbiamo guadagnato la qualificazione, meritandola. Siamo stati coerenti nelle scelte e nel giocare un calcio propositivo, senza mai abbandonarlo”, spiega Spalletti, che poi prosegue spiegando come l’Italia sia stata molto brava a superare tutte le difficoltà.
Ma non è tutto. Il CT dell’Italia ha infatti sottolineato che in vista di EURO 2024 sono già previste alcune ferree regole per mantenere concentrazione e impegno al massimo, come ad esempio il divieto di portare in ritiro la PlayStation – sospettiamo che il discorso valga anche per Xbox e Nintendo Switch, ma stiamo scherzosamente divagando.
Spalletti afferma:
Ho parlato di videogiochi perché ci sono state cose che NON mi sono piaciute e il “non” la prego di scriverlo in maiuscolo. […] Se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c’è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene. Viviamo in un mondo che poco incentiva il duro lavoro, il sudarsi le cose: i ragazzi di oggi preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto piuttosto che abbassare la testa e pedalare.
L’allenatore ha poi ricordato a tutti i suoi atleti che “si viene in Nazionale per vincere l’Europeo non per vincere a Call of Duty”.
Cosa ne pensate delle parole dell’allenatore? E soprattutto, notando la sua conoscenza in ambito di Call of Duty, come avrà preso la notizia dei problemi ai server di ieri, con progressi azzerati e contenuti persi da parte degli utenti? E come avrà preso la notizia della partnership tra PlayStation e Kit Kat per le uova di Pasqua del 2024?
A parte gli scherzi, quello tra i calciatori e il mondo dell’intrattenimento è un rapporto da tempo sempre più complicato. Nel 2020, ad esempio, in piena pandemia, l’ex star del Manchester City Sergio Aguero divenne una vera e propria icona di Twitch, passando intere giornate a giocare a FIFA.
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