Sono settimane particolarmente movimentate per Microsoft. Prima l’aumento vertiginoso del prezzo delle console Xbox Series, poi la revisione di Game Pass accompagnata da un rincaro significativo, infine la difesa pubblica delle scelte aziendali da parte dei vertici, bersagliati dalle critiche degli utenti sui social.
Ora a intervenire è Lina Khan, ex presidente della Federal Trade Commission (FTC), che ha seguito da vicino lo scontro con Microsoft durante l’acquisizione di Activision Blizzard. Khan ha usato i social per condannare duramente le nuove politiche tariffarie del colosso di Redmond.
Khan, figura chiave nella battaglia legale della FTC contro l’acquisizione da 69 miliardi di dollari, ha pubblicato su X un commento critico contro l’aumento dei prezzi di Game Pass Ultimate:
L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft è stata seguita da forti rincari e da licenziamenti, con danni sia per i giocatori sia per gli sviluppatori. Come abbiamo visto in molti settori, la crescente concentrazione del mercato e l’aumento dei prezzi vanno spesso di pari passo. Quando le aziende diventano troppo grandi per preoccuparsi delle conseguenze, possono peggiorare le cose per i consumatori senza temere ripercussioni.
Il messaggio rispondeva a un post che sottolineava come “Lina Khan avesse avuto ragione ancora una volta”, ricordando le dichiarazioni di Microsoft secondo cui l’abbonamento a Game Pass non sarebbe aumentato “a causa della fusione”.
Non è la prima volta che Game Pass subisce un rincaro, ma l’entità di questa modifica ha scatenato un’ondata di proteste, con migliaia di giocatori che hanno deciso di cancellare o ridurre il proprio abbonamento. Secondo Khan, tuttavia, le dimensioni e il peso di Microsoft nel mercato renderanno questo boicottaggio poco incisivo.
Intanto, emergono nuovi dettagli sui costi dell’operazione Activision. Le vendite perse della serie Call of Duty, inserita su Game Pass, avrebbero causato a Microsoft un danno economico di circa 300 milioni di dollari. Alcuni analisti ipotizzano che proprio per compensare queste perdite l’azienda stia aumentando i prezzi dell’abbonamento.
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