Sono come il prezzemolo.
Nonostante gli sforzi di EA per tenere gli hacker lontani da Battlefield 6 con anti-cheat a livello kernel e Secure Boot, gli hacker sono già riusciti a infiltrarsi nel gioco, un solo giorno dopo la sua uscita in open beta ad accesso anticipato.
Si è parlato molto da parte di EA in vista di BF6 del suo nuovo sistema anti-cheat Javelin, che rappresenta un aggiornamento del precedente BattlEye. Alcuni giocatori hanno espresso preoccupazione per l’implementazione dell’anti-cheat a livello kernel e del Secure Boot, in quanto consente un accesso aggiuntivo al PC. In questo momento, effettivamente, sembra che il sistema non stia ancora funzionando come previsto.
Questa clip qui sotto mostra un giocatore che utilizza aimbot e wallhack nella beta aperta di Battlefield 6, disponibile da un solo giorno. L’hacker è riuscito a infiltrarsi rapidamente nelle nuove misure di sicurezza di EA e DICE, sollevando potenzialmente qualche dubbio sulla loro efficacia.
Così come per molti altri giochi multiplayer, i cheater sono sempre stati un problema nei giochi di Battlefield. Hanno rovinato Battlefield V per mesi, e la costante minaccia di imbroglioni ha sostanzialmente annientato ogni buona reputazione che il gioco stava lentamente ricostruendo con i suoi aggiornamenti di contenuti. All’epoca, DICE introdusse nuovi sistemi anti-cheat, ma la reputazione del gioco era già stata duramente colpita.
In confronto, Battlefield 2042 aveva molti meno hacker, anche se questo potrebbe essere indicativo della base di giocatori molto più piccola piuttosto che una misura dell’efficacia del suo sistema anti-cheat.
Battlefield 6 uscirà il 10 ottobre su PS5, Xbox Series X|S e PC.
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