Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Call of Duty: MW2 Campaign Remastered – Ritorno alle origini, in parte

[Recensione] Call of Duty: MW2 Campaign Remastered – Ritorno alle origini, in parte

Inutile rimarcare in apertura di recensione una polemica che si è (giustamente) scatenata nelle scorse ore e negli ultimi giorni sul web, e che vedono al centro di tutto il gioco di cui parleremo oggi. Call of Duty: Modern Warfare 2 Campaign Remastered, disponibile dal 31 marzo su PS4 e in arrivo il 30 aprile su Xbox One e PC, segna il ritorno di uno degli sparatutto più amati della storia, a detta di molti il miglior Call of Duty di sempre. Se su questo argomento potremmo dibattere per ore e ore (nella nostra classifica stilata nel 2018, si trova al secondo posto), discutere dei pregi e dei difetti di questa operazione nostalgia di Activision è qualcosa di rapido e parzialmente indolore. Perché, in fin dei conti, tutti noi conosciamo la straordinaria sostanza di cui è fatta la storia di Modern Warfare 2.

Versione provata: PS4 Pro.

CINQUE ANNI DOPO

Ambientato 5 anni dopo i fatti di Modern Warfare (2007), la storia raccontata nel corso di MW2 è un gigantesco terreno di preparazione a quello che sarà il culmine del terrorismo internazionale, il grande piano delle forze ostili agli USA iniziato ormai da molti anni: la Terza Guerra Mondiale. Le avvisaglie di questo conflitto globale spaventoso sono tutte qui, in una campagna single player sempre vivace e avvincente che non sente in alcun modo il peso degli anni, né sui temi né tantomeno sul gameplay.

È bene ricordare che quando parliamo di Modern Warfare 2 Campaign Remastered, parliamo appunto di una rimasterizzazione dell’opera originale, e non di un remake. Ben distante anche il concetto di reboot, quello operato da Infinity Ward nell’ultimo anno con Call of Duty: Modern Warfare che ha portato con sé il primo nuovo motore grafico da più di un decennio, e un gameplay fortemente rivisitato. Quello che abbiamo oggi tra le mani, grazie al sapiente lavoro di quella Beenox che si sta davvero distinguendo negli ultimi anni – c’è questa talentuosa software house dietro all’ottimo Crash Team Racing: Nitro Fueled – è una rimasterizzazione 1:1 dell’originale opera (o meglio, della sola campagna single player, più un piccolo extra come premio conclusivo), un tuffo nei ricordi all’interno di una delle più colossali e indimenticabili storie di guerra del panorama videoludico.

mw2 remastered annuncio

Come potrebbe essere altrimenti. Call of Duty ha sempre cercato di fare dello spettacolo e della cinematograficità elementi chiave delle proprie campagne single player, dando in pasto allo spettatore un vero e proprio film di guerra ricco di azione ed emozioni. Non è un caso che qualche anno fa Activision avesse deciso proprio di espandere il brand di COD anche nel mondo del cinema – progetto che, stando agli ultimi update del regista Stefano Sollima, sembra sia naufragato. Rivedere in azione Ghost, Soap, Price e tutti gli altri indimenticabili protagonisti, giocabili e non, di questa storia rimasta nel cuore di ogni affezionato al brand di Call of Duty e agli sparatutto in generale, è una grande soddisfazione. Modern Warfare 2, pur mantenendo un gameplay tradizionale ma perfettamente solido come i suoi predecessori, espande la visione del giocatore, amplia la narrazione con scenari da urlo, dalla controversa missione “Niente Russoche ancora oggi fa discutere e indignare, fino al clamoroso attacco al Campidoglio che fissa le nuove regole di questa guerra: il mondo intero è sotto attacco.

OTTIMO, MA A CHE PREZZO?

Il lavoro svolto da Beenox è senza sbavature, forse leggermente inferiore a quanto fatto da Raven Software nel 2016 con Modern Warfare Remastered ma altrettanto d’impatto. Gli sviluppatori si sono premurati di alzare la definizione dei poligoni e delle texture con grandi risultati – il gioco pesa anche 45 GB, quindi era auspicabile questa cosa – e hanno operato migliorie per quanto riguarda l’impianto tecnico generale, dal sistema di illuminazione al sonoro, sempre perfetto oggi come allora. Piccoli dettagli extra sono stati inoltre sistemati all’interno delle missioni: nel tutorial, ad esempio, noterete un nuovo edificio che nell’originale MW2 non era presente. Si tratta ovviamente di modifiche che non hanno alcun peso sull’offerta del gioco, ma che testimoniano l’impegno che la software house canadese ha messo nel progetto Campaign Remastered. E infatti, proprio per questo sale ancor di più l’amaro in bocca per quello che poteva essere questa remastered al gran completo.

Parliamoci chiaro, Modern Warfare 2 è sì conosciuto per la sua intensa e appassionante campagna single player. Ma l’operazione è indirizzata soprattutto a coloro che non hanno mai avuto la possibilità di giocare il titolo del 2009. Quanti di voi sarebbero disposti, per rivivere una campagna già conosciuta dall’inizio alla fine in una durata massima di 5 ore e con un livello di rigiocabilità pressocché nullo, a spendere 25€, prezzo da noi ritenuto un po’ esagerato per questo contenuto? La verità è che MW2 Campaign Remastered sarà per sempre ricordato per ciò che poteva essere e che invece non è stato, ossia il grande ritorno di un comparto multiplayer solido, avvincente, privo di sbavature, eccellente sotto quasi tutti i punti di vista. Perché Activision ha deciso di operare questo scellerato taglio? Le motivazioni sono varie, e tutte comprensibili.

Call of Duty: Modern Warfare, l’ultimo gioco di Infinity Ward, ad esempio è stato un grande successo, così come la nuova battle royale Warzone lanciata da circa un mese su PS4, Xbox One e PC. Activision e i vari team di sviluppo – aggiungiamo anche Tencent, sempre fortemente attiva sul fronte dell’ottimo Call of Duty Mobile – sono impegnati a supportare costantemente Modern Warfare e Warzone in contemporanea, e il rischio di immettere nuovamente sul mercato un prodotto come MW2, in forma rimasterizzata e fruibile su tutti i sistemi attuali, avrebbe significato una dispersione della fanbase storica, che al 99% si sarebbe tuffata nel mondo dei ricordi. Forse per poco, forse per molto tempo. Con il rischio di spopolare i server di Modern Warfare e Warzone, i giochi cioè sui quali il colosso americano sta puntando di più.

L’assenza del multiplayer, competitivo e cooperativo, pesa e continuerà a pesare come un macigno, ma Activision sembra irremovibile: non ci sono piani per riproporre MW2 al completo, come dichiarato nei giorni scorsi. Un vero peccato, perché siamo sicuri che dare la possibilità ai giocatori di tornare sulle originali Afghan, Favela, Highrise e compagnia bella, sarebbe stato la mossa vincente di questo progetto.

PUNTI DI FORZA

  • Una grande storia di guerra proprio come 11 anni fa
  • Bel lavoro di rimasterizzazione
  • Il gameplay è ancora oggi solidissimo

PUNTI DEBOLI

  • L’assenza del multiplayer pesa come un macigno
  • Prezzo leggermente alto
  • Oltre alla nostalgia, un vecchio giocatore di MW2 non ha molti motivi per acquistarlo

Sebbene rimangano i naturali dubbi sul senso di una rimasterizzazione “parziale” di uno sparatutto riconosciuto all’unanimità per lo straordinario comparto multigiocatore che ha cambiato le regole del mercato, la rimasterizzazione operata da Beenox sulla campagna single player di Call of Duty: Modern Warfare 2 è il risultato di un ottimo lavoro, che è andato a puntellare laddove serviva una già validissima esperienza. Qualitativamente, ci troviamo forse un gradino più in basso rispetto a Modern Warfare Remastered, che usava più sapientemente luci ed effetti sonori, ma siamo comunque di fronte ad un prodotto di alto livello. Il prezzo, però, è uno dei motivi che potrebbe tener lontano più di un acquirente, specie coloro che sono già esperti di MW2: la (spettacolare) campagna può essere tranquillamente terminata in 5 ore, e non presenta praticamente alcun livello di rigiocabilità. In ogni caso, si tratta di un masterpiece della storia degli sparatutto, e questo è un fatto che nessuno potrà mai cambiare.

Ringraziamo Activision per il codice review del gioco.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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