Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Jump Force – Un minestrone di guerrieri

[Recensione] Jump Force – Un minestrone di guerrieri

In occasione del 50esimo compleanno della rivista Weekly Shonen Jump, Bandai Namco avvalendosi del team Spike Chunsoft ha deciso di sfornare un nuovo picchiaduro crossover, intitolato Jump Force, capace di innalzare l’hype over 9000 sin dal suo annuncio.

Di fatto questo nuovo titolo non è il primo minestrone di personaggi dei manga che appare su console, nel 2005 usciva Jump Super Stars, nel 2006 Jump Ultimate Stars su Nintendo DS, per poi arrivare al più recente J-Stars Victory VS, pubblicato in esclusiva sulle console Sony.

Le potenzialità per questo genere di produzioni sono tante, vista la grande disponibilità di personaggi ed il fan service che ne consegue. Il nodo principale è se lo sviluppatore sfrutta pienamente queste potenzialità per creare un titolo di spessore, oppure un titolo mediocre.

Scoprite di che pasta è fatto Jump Force nella nostra recensione, la versione provata è per PlayStation 4.

INVASIONE NEL MONDO REALE 

Partiamo dalla trama, molto semplicistica e schiaffata abbastanza velocemente appena si avvia il gioco.

La Terra è in pericolo, non che sia una novità nella maggior parte delle trame, però qua si parla della Terra del mondo reale, per la precisione a New York. La grande mela, viene infatti invasa da Freezer e chi potrà mai accorrere per contrastare il malvagio alieno? Goku!

Durante lo scontro tra i due storici avversari, un civile viene colpito per sbaglio e ridotto in fin di vita. In suo aiuto accorre il generoso Trunks, puntualissimo come sempre, che riesce a rescitarlo grazie all’utilizzo di un cubo umbras (pensavate alla Sfere del Drago, dite la verità n.d.r.) e lo renderà un eroe in grado di combattere al fianco di Goku, Naruto, Rufy e co.

Da qui inizia la creazione del proprio alter ego, con una buona scelta di parametri, che riprende capigliature, segni particolari e altri dettagli che caratterizzano i vari personaggi nati dalla rivista Jump. In seguito sarà possibile sbloccare, comprare e collezionare costumi, accessori e altri oggetti, che consentiranno la personalizzazione del proprio avatar in qualsiasi momento.

Una volta terminato con l’editor il nuovo eroe verrà portato nella base operativa della Jump Force, dove incontrerà il direttore Glover, che gli spiegherà la situazione. Il mondo reale è stato invaso da dei nuovi cattivoni che utilizzano dei cubi umbras per trasformare in malvagi, detti Venom, combattenti di diversa provenienza. Sarà suo compito, assieme agli altri eroi della Jump Force, liberare i malcapitati e riportarli sulla retta via. La trama è molto semplicistica e ad essere sinceri non è un granché di originalità. La novità principale sono gli antagonisti, Kane e Galena, creati appositamente dal maestro Akira Toriyama. Inoltre per utilizzare il grande roster a disposizione di ben 40 personaggi, bisognerà completare la storyline principale.

DOVE SI VA?

Il proprio avatar avrà la libertà di muoversi all’interno di una lobby, strutturata in maniera molto simile a Xenoverse o al più recente Naruto to Boruto: Shinobi Striker. Vi sarà la possibilità di accedere alle varie tipologie di missioni, agli scontri in locale e online, ai negozi per acquistare equipaggiamenti e all’occorrenza interagire con gli avatar degli altri utenti.

Una volta scelta a quale squadra appartenere (Alpha, Beta e Gamma) si potranno affrontare le missioni chiave, ossia quelle che faranno avanzare la trama e che scandiranno i vari capitoli del gioco, introdotti delle cut-scene. Mentre le missioni libere e le missioni extra, invece, non sono vincolate dalla narrativa del gioco, ma hanno dei requisiti da soddisfare per essere completate.

Il gameplay di Jump Force si articola in lotte 3 vs 3, formula già vista in altri titoli Bandai Namco, tuttavia il team di Spike Chunsoft ha deciso di utilizzare un’unica barra della salute per tutta la squadra. Una scelta discutibile, per chi è abituato a scontri strategici con switch del compagno all’ultimo secondo o semplicemente per chi preferisce menare le mani per qualche minuto in più, poiché utilizzando una barra condivisa gli scontri risultano molto più fulminei e non del tutto godibili. Una spiegazione plausibile per tale scelta, può essere data dalla volontà di rendere il titolo meno “hardcore” e più user friendly.

Parlando di comandi, sul fronte difensivo premendo R1, si potrà alzare la guardia mentre premendo sempre lo stesso tasto col giusto tempismo si potrà rovesciare un attacco avversario. L’altro tasto dorsale, L1, consentirà di lanciarsi contro l’avversario con uno slancio di potenza. Mentre in fase offensiva gli attacchi base potranno essere eseguiti con la pressione del tasto quadrato o triangolo che, pigiandoli di seguito, si trasformeranno in una combo standard. Tenendo premuto il tasto R2 si avrà accesso agli attacchi speciali, tre in questo caso, e abbinabili ai classici tasti del pad. Si spazia dalla Kamehameha al Gom Gom Gatling, passando per il Rasengan, giusto per fare qualche esempio di prestigio. Questi attacchi speciali consumeranno la barra dell’aura e si potranno ricaricare premendo il tasto dorsale R2.

RISVEGLIO

L’abilità che più ci ha colpito, e che risulta essere la grande novità di Jump Force è il Risveglio. Incassando colpi verrà riempito un indicatore nell’angolo basso dello schermo che, una volta arrivato al 50%, darà la possibilità al proprio guerriero di sfoderare una tecnica devastante oppure trasformarsi in una versione potenziata. Giusto per fare qualche esempio, Goku diventerà Super Saiyan oppure Rufy sfoggerà il Gear Fourth. Inoltre se l’indicatore del Risveglio sarà pieno al 100%, il potenziamento durerà più a lungo.

Oltre ad essere una tecnica devastante, il Risveglio è visivamente fenomenale, visto che ogni personaggio degli anime avrà una sua tecnica che lo contraddistingue, proprio come nelle serie animate. Qui dobbiamo fare davvero un plauso agli sviluppatori per aver riprodotto le tecniche in maniera molto fedele. Purtroppo è il contorno che non convince. Il motore grafico utilizzato per Jump Force è il potente Unreal Engine 4, grossa sorpresa fin da reveal del gioco. Se da un lato questo motore consente di dar vita a effetti di luce spettacolari durante i combattimenti, dall’altro non riesce a convincere, soprattutto sulle animazioni dei personaggi con movimenti legnosi e continui cali di frame rate. Anche la telecamere da qualche grattacapo nelle fasi più concitate, essendo un’arena brawler in terza persona.

Per quanto riguarda il comparto sonoro, sono stati utilizzati i doppiatori originali di ogni personaggio, che donano agli scontri quell’immedesimazione completa come nelle serie animate.

PUNTI DI FORZA

  • Roster di personaggi variegato e numeroso
  • Combattimenti sfarzosi
  • Doppiaggio originale dei personaggi

PUNTI DEBOLI

  • Trama banale e noiosa
  • Poco curato a livello tecnico
  • Caricamenti infiniti

Quello che traspare è che Jump Force è un titolo creato in fretta e furia, per rispettare le scadenze del 50esimo anno di attività della rivista Jump. Un titolo che è stato creato per il puro fan service, che non appena si scorre tra il roster di personaggi fa dimenticare dei caricamenti infiniti, della storia poco avvincente o dei grossi cali di frame rate nelle fasi concitate. Quello che conta è menare ogni cosa con i combattenti delle serie giapponesi preferite, nuove o vecchie che siano. Se invece si è alla ricerca di un picchiaduro preciso e profondo, beh questo non è il gioco che fa per voi. Se amate gli anime però, dategli una possibilità.

Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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