Rockstar Games ha smentito le accuse di aver licenziato alcuni dipendenti per il loro coinvolgimento in iniziative sindacali. Secondo lo studio, noto per lo sviluppo di Grand Theft Auto VI, i provvedimenti presi riguarderebbero invece la diffusione non autorizzata di informazioni riservate.
Come riportato da Jason Schreier di Bloomberg, oltre trenta dipendenti sarebbero stati allontanati dopo aver condiviso dati interni dell’azienda in un forum frequentato anche da persone esterne a Rockstar:
La scorsa settimana abbiamo preso provvedimenti nei confronti di un numero limitato di individui che sono stati trovati a distribuire e discutere informazioni confidenziali in un forum pubblico, violando le nostre politiche aziendali. Questa decisione non ha nulla a che vedere con il diritto di unirsi a un sindacato o di partecipare ad attività sindacali.
Nonostante la posizione ufficiale dell’azienda, diversi tra i lavoratori licenziati avrebbero partecipato a una chat privata su Discord dedicata proprio all’organizzazione di un sindacato interno. Secondo quanto riferito, gli unici membri esterni al gruppo erano rappresentanti sindacali.
Il presidente dell’Independent Workers’ Union of Great Britain (IWGB), Alex Marshall, ha accusato Rockstar di voler soffocare il tentativo dei dipendenti di far valere i propri diritti:
Rockstar ha paura che lavoratori instancabili possano discutere privatamente di come ottenere un ambiente di lavoro più equo e una voce collettiva. La dirigenza dimostra di non preoccuparsi dei ritardi nello sviluppo di GTA VI, ma di voler invece ostacolare la sindacalizzazione colpendo proprio coloro che stanno creando il gioco.
Al momento, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni, ma si prepara a presentare il suo rapporto trimestrale sugli utili oggi, 6 novembre.
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