Parole forti, ma il buon Yoshida ha avuto modo di articolare questo suo pensiero.
I servizi di abbonamento per i videogiochi sono cresciuti nel corso degli anni (anche se i numeri non rivelano una crescita esageratamente ampia), ma l’ex capo di PlayStation Studios, Shuhei Yoshida, ha espresso preoccupazione al riguardo.
In un’intervista, Yoshida ha parlato di come l’espansione dei titoli proprietari potrebbe portare all’esclusione degli studi di terze parti dai servizi di abbonamento, poiché le aziende potrebbero preferire coprirsi le spalle con un catalogo in crescita di titoli proprietari anziché con giochi sperimentali. Questo, secondo Yoshida, è uno dei motivi per i quali ritiene che PS Plus sia un servizio meglio strutturato rispetto a Xbox Game Pass.
“Se l’unico modo per giocare è tramite abbonamenti, è davvero pericoloso perché il tipo di giochi che si possono creare sarà deciso dal proprietario dei servizi in abbonamento”, ha detto Yoshida a Game Developer. “È davvero, davvero rischioso perché ci devono sempre essere nuove idee innovative sperimentate da piccoli sviluppatori che creano la prossima ondata di sviluppo. Ma se sono le grandi aziende a dettare quali giochi si possono creare, non credo che questo farà progredire il settore.”
Yoshida ha aggiunto che l’approccio di Sony è “più intelligente”, in quanto l’azienda aggiunge i suoi kolossal first party a PS Plus solo dopo un certo periodo di tempo, solitamente dopo almeno un anno. Una volta che le vendite di un gioco first-party calano, di solito questo viene aggiunto al catalogo del servizio in abbonamento, consentendo così a più persone di provarlo per la prima volta.
Al contrario, il principale punto di forza di Microsoft per Xbox Game Pass è che i giochi sviluppati dai suoi studi interni vengono lanciati al day-one nel suo programma di abbonamento, e anche i giochi di terze parti sono stati inclusi in questa strategia. Finora, il 2025 ha visto il lancio al day-one di titoli importanti come Clair Obscur: Expedition 33, Blue Prince, DOOM: The Dark Ages, Avowed e South of Midnight su Xbox Game Pass, ai quali si aggiungono ad esempio Forza Motorsport e Call of Duty: Black Ops 6 se pensiamo alla fine del 2024.
Il discorso Game Pass, in ogni caso, tiene banco ancora oggi anche al di fuori delle dichiarazioni di Yoshida. Rebellion, autore di Atomfall, si è detta ad esempio molto soddisfatta della scelta commerciale di lanciare il gioco su Game Pass da subito – è in arrivo una nuova espansione. Anche il co-creatore di DOOM ha espresso parole al miele per il servizio di Microsoft. Al contrario, altri sviluppatori ritengono sia poco conveniente portare giochi su Xbox, poiché il Game Pass ha cambiato il paradigma del mercato.
Scrivi un commento