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[RECENSIONE] Nobody Saves the World

È disponibile su PC e Xbox (incluso nel Gamepass) Nobody Saves the World, il nuovo Action/RPG targato Drinkbox Studios (sì, gli stessi di Guacamelee!). Si tratta di un’avventura action (con qualche elemento procedurale) dai toni allegri e allucinati: il tutto gira attorno ad un protagonista inizialmente anonimo, che acquisirà però ben presto il potere di cambiare forma a proprio piacimento. Va da sé che ogni “veste” donerà al giocatore nuove abilità e nuove mosse tutte da sfruttare in combattimento.

Si tratta di un titolo divertente e frenetico, in grado di garantire una ventina di ore di esplorazione, grinding e sfide più o meno ostiche.

Scopriamolo insieme in questa recensione!

Versione provata: PC

Un Signor Nessuno!

Occhi vacui, neri come due pozzi senza fondo. Una silhouette bianca, la più anonima che possiate immaginare. Nessun tipo di vestito, non abbiamo nemmeno i pantaloni.

Questa è la forma base del nostro protagonista, un vero “Signor Nessuno” che si ritrova per caso a possedere una bacchetta magica in grado di compiere magnifiche trasfigurazioni. Ed ecco allora che il nostro personaggino si ritrova a dover compiere una missione alquanto di rilievo: salvare il mondo.

Il potente mago Nostramagus è sparito in circostanze misteriose, mentre la Calamità, un tempo messa a tacere, è tornata a incombere minacciosa sull’universo. L’unico modo per intrappolarla è ritrovare alcuni frammenti di una Gemma sparsi per il mondo di gioco. È questa la semplicissima trama di Nobody Saves the World, che si struttura fondamentalmente come un’avventura “Pokémon-like” dove, al posto dei nostri mostriciattoli da combattimento, saremo noi stessi a dover acquisire Aspetti diversi per poter proseguire nell’esplorazione. Ci saranno infatti aree e quest da affrontare con delle specifiche forme (il topo ci aiuterà a passare nei corridoi più angusti, la sirena o la tartaruga ci permetteranno di nuotare), senza contare i diversi attacchi e abilità che ci guadagneremo con l’uno o l’altro aspetto: insomma, diventeremo dei veri e propri trasformisti.

Un gameplay variegato… con qualche sbavatura

Oltre ad esplorare la mappa di gioco in cerca di nuove missioni e di “dungeon” alla nostra portata, Nobody Saves the World offre delle quest specifiche per ogni singolo Aspetto (colpisci tot nemici con quella determinata mossa, recupera Mana grazie a quella abilità, ecc). Completare queste missioni consentirà sia di aumentare il livello del nostro protagonista, sia di far salire di classe le nostre differenti forme (si parte dalla F fino alla S), così da sbloccarne di nuove attraverso l’albero dedicato.

Il gameplay del titolo di Drinkbox Studios è pensato per spingere il giocatore ad utilizzare tutti gli Aspetti, senza prediligerne uno in particolare: insomma, non pensiate che la lumaca o il topo siano meno utili del mago o del drago, perché tutto dipenderà dalla situazione e dalla sfida che vi trovate ad affrontare. Spesso dovrete cambiare forma rapidamente durante i combattimenti grazie a un menu radiale di scelta rapida, per abbattere le difese nemiche con un determinato tipo di attacco. Dedicatevi quindi al grinding di ciascuna forma per sbloccarne sempre di nuove, soprattutto nelle prime ore, e non scoraggiatevi se raggiungerete aree troppo difficili per voi.

I dungeon, sotto questo aspetto, sono un ottimo modo per livellare e portare a termine le quest, in quanto generati in modo procedurale. Si prestano quindi ad essere affrontati più volte (garantendovi una bella massa di nemici da falciare e di soldoni da raccogliere). Il gioco offre inoltre una buona varietà di missioni secondarie legate a vari npc da aiutare o soddisfare, alcune più sfidanti di altre ma tutte molto simpatiche e ben integrate con l’atmosfera goliardica del titolo: ad esempio, si dovranno affrontare delle gare di tiro con l’arco o sconfiggere orde di nemici rispettando determinate prerogative.

Il livello consigliato per affrontare le zone e i dungeon è da rispettare senza se e senza ma, onde evitare di incorrere in una disfatta pressocché istantanea. I combattimenti, frenetici e contro ondate di nemici, diventano a tratti frustranti a causa dei moltissimi elementi a schermo che fanno perdere di vista il proprio personaggio e a causa di comandi non sempre eccellenti (ad esempio vi capiterà spesso di sbagliare trasformazione senza volerlo). Nei momenti più concitati, fuggire dalla mischia potrebbe essere l’unica via di scampo.

Stile, stile e ancora stile

Il team che ha alle spalle titoli come Guacamelee! non poteva certo creare un gioco privo di personalità e di stile, elementi che infatti troviamo a bizzeffe anche in questo Nobody Saves the World. L’abusata pixel art viene qui sostituita da disegni dettagliati e nitidi, che sprizzano creatività da tutti i pori. Le ambientazioni, ad eccezione dei più spogli dungeon, sono ricche di atmosfera così come i personaggi che li animano.

Tutte le creature (umane e non) sono sghembe, dall’aria allucinata, ben caratterizzate grazie a dialoghi originali e sopra le righe. La localizzazione italiana è ben realizzata, cosa che non guasta mai.

Le musiche sono ad opera del compositore Jim Guthrie, già impiegato in Superbrothers: Sword & Sorcery e Below. La soundtrack ben accompagna l’avventura, rimanendo anche abbastanza impressa.

Il titolo possiede una modalità cooperativa online per divertirsi con gli amici.

PUNTI DI FORZA:

  • Tanti Aspetti da sbloccare e da scoprire
  • Stile grafico accattivante
  • La mappa non è grandissima ma è ricca di attività da svolgere e piccoli segreti

PUNTI DEBOLI:

  • Comandi non sempre al top
  • La trama è molto marginale

 

Un patetico “Signor Nessuno” può essere destinato a salvare il mondo? Sì se ci troviamo in Nobody Saves the World, lo stiloso Action/RPG sviluppato da Drinkbox Studios (Guacamelee!). La strampalata avventura basa il suo gameplay sugli Aspetti, le diverse forme sbloccabili che possiamo far assumere al nostro protagonista, così da sfruttarne caratteristiche e abilità. Tra dungeon procedurali, simpatiche missioni e combattimenti frenetici contro orde di nemici, il titolo del team canadese riesce ad avere abbastanza personalità per tenere viva l’attenzione dei giocatori grazie alla progressione del personaggio e alla varietà di sfide che offre. Seppur con qualche sbavatura, si tratta di una avventura intrattenente, che non si prende troppo sul serio.

 

Scritto da
Chiara Ferrè

Ciao, sono Chiara. Cresciuta a pane, Harry Potter e Final Fantasy, ho da sempre una grande passione per la narrazione in tutte le sue forme. Cerco campi di battaglia, magici cappelli, lucertoloni volanti. Ho una penna e non ho paura di usarla.

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