Durante una recente conference call sui risultati finanziari di Electronic Arts, al CEO Andrew Wilson è stato chiesto se l’editore americano avesse intenzione di aumentare i prezzi dei giochi, in seguito ai recenti annunci di colossi come Xbox. In questo momento, questa opzione non è sul tavolo.
Quando Nintendo ha presentato ufficialmente Switch 2 con un lungo Direct ad aprile, molti sono rimasti scioccati nel vedere l’azienda arrivare a chiedere fino a 90€ per una copia di Mario Kart World. Ad aprile Sony ha ritoccato il prezzo di PlayStation 5, e a maggio Xbox ha annunciato che avrebbe aumentato anche i prezzi dei titoli first party. A sorpresa, EA non lo farà.
Wilson, parlando con gli investitori, ha risposto che l’industria dei videogiochi oggi è molto diversa rispetto a dieci anni fa. All’epoca, spiega il CEO, si vendevano “dischi in scatole di plastica” nei negozi, ma ora questa è solo una piccola parte del fatturato complessivo di EA, che offre un’ampia varietà di opzioni di prezzo da titoli free-to-play a edizioni deluxe e oltre.
“In fin dei conti”, ha detto Wilson, “che si tratti di qualcosa che costa un dollaro, o di qualcosa che ne costa 10, o di qualcosa che ne costa 100, il nostro obiettivo è sempre quello di offrire una qualità incredibile e un valore esponenziale alla nostra base di giocatori”.
Stuart Canfield, direttore finanziario di EA, ha aggiunto: “Dal punto di vista dei giochi che realizziamo, non abbiamo apportato modifiche alla nostra strategia attuale fino a questo momento”.
Quanto durerà questa situazione, a dire il vero, resta da vedere, con un mercato in continuo cambiamento. Ma per ora, sembra che i prossimi giochi di EA come Star Wars: Zero Company, Battlefield 6 (EA ha fissato il periodo di uscita e del reveal) o il nuovo EA Sports FC non costeranno 90 euro. Speriamo.
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