Star Overdrive | Recensione

Sbarcato su Nintendo Switch lo scorso 10 aprile 2025, Star Overdrive è un gioco action adventure ad alta velocità ambientato in un mondo aperto e completamente esplorabile. Il titolo, sviluppato dall’italianissima Caracal Games, ci catapulta in un futuro distopico e colorato, dove il movimento su hoverboard rappresenta la base dell’intero gameplay.

A distanza di qualche mese il gioco è arrivato anche su Xbox Series X/S, PS5 e PC. Noi abbiamo avuto l’occasione di provare la versione della console Microsoft ed ecco a voi dunque la recensione di Star Overdrive; vi auguriamo una buona lettura.

My-Day

La narrativa di Star Overdrive è più profonda di quanto la sua anima allegra possa suggerire inizialmente.

Protagonista della storia è Bios, un esploratore spaziale. Il gioco si apre con un segnale di soccorso proveniente dal pianeta Cebete  richiesto da Nous, biologa scomparsa diversi anni prima e a cui Bios teneva molto.

Purtroppo, le cose non vanno come previsto e Bios è costretto ad eseguire un atterraggio di emergenza, restando lui stesso bloccato sul pianeta. Armato solo di Hoverboard e Keytar (un ibrido tra una spada e una chitarra che funge da arma e da strumento per risolvere enigmi), Bios intraprende un viaggio per trovare Nous e scoprire il mistero dietro la sua scomparsa.

La narrazione di Star Overdrive è in gran parte ambientale, ricordando molto vicino i due Zelda (Tears of The Kingdom e Breath of the Wild). Molto si basa infatti sul concetto di esplorazione comprendendo la scoperta di rovine misteriose, la risoluzione di enigmi ambientali e l’incontro con nemici e boss di varia entità.

Sebbene vi siano alcuni indicatori sulla mappa di gioco, Star Overdrive lascia piena libertà al giocatore di recarsi nel punto che più preferisce, senza costringerlo a seguire una determinata missione per procedere con la storia.

Nelle circa 10 ore che ci hanno accompagnato, la storia di Star Overdrive si è dimostrata leggera da seguire ma non priva di sorprese e guizzi molto interessanti che hanno reso molto piacevole l’intera esperienza.

Tra l’altro, alcuni dettagli della trama vengono rivelati attraverso registrazioni vocali e nastri lasciati da Nous stessa, che Bios troverà durante la sua esplorazione.

Trattandosi di un open-world, anche in Star Overdrive avremo a che fare con attività secondarie che andranno ad aumentare la longevità di gioco.

Tre in uno

Il cuore pulsante di Star Overdrive è senza dubbio il suo gameplay, caratterizzato da tre elementi che si combinano alla perfezione: esplorazione su hoverboard, combattimento dinamico la risoluzione di enigmi ambientali.

Il movimento su hoverboard è incredibilmente fluido e divertente. Attraversare il mondo di Cebete sfrecciando su rampe naturali e grindando su binari energetici è un piacere puro. Il sistema di controllo è intuitivo e permette di eseguire trick che ci daranno un maggiore sprint per muoversi più rapidamente.

Non si tratta quindi di un puro elemento estetico, ma di una meccanica che incide sul sistema di esplorazione e che mostra la volontà da parte del team italiano di voler innovare e sperimentare.

Tra l’altro, il senso di velocità trasmesso dagli spostamenti in hoverboard rende l’esplorazione sempre interessante e mai noiosa, incoraggiando il giocatore a scoprire ogni angolo della vasta mappa di gioco. A tutto ciò si aggiunge anche un sistema di crafting che permette di potenziare il nostro skateboard volante, andando a migliorarne, ad esempio, velocità, resistenza o accelerazione.

Un sistema che sulla versione Nintendo Switch era piuttosto semplicistica e che su questa nuova versione è stata revisionata e migliorata.

Il sistema di combattimento è invece basato sull’utilizzo della “keytar“, una sorta di tastiera a tracolla utilizzata come arma. Bios potrà eseguire attacchi leggeri e pesanti, oltre a poter attivare determinate abilità che potremo sbloccare procedendo con l’avventura di gioco. Ma non finisce qui perché, in alcuni frangenti, potremo usare lo stesso hoverboard durante i combattimenti.

Inutile dire quindi che ciò renderà ogni lotta divertente e dinamica. Come anticipato, non avremo a che fare con dei semplici nemici, ma anche con dei veri e propri boss. Alcuni di loro saranno parte integrante della storia principale mentre altri li troveremo svolgendo attività secondarie.

Purtroppo la i nemici e i boss presenti non ci hanno convinto a pieno, sia per mancanza di varietà che a livello di design e pattern di attacco.

Oltre a quanto detto, il gioco integra anche una buona dose di enigmi ambientali. Per risolverli dovremo usare le abilità della keytar con cui poter attivare piattaforme o sbloccare percorsi alternativi.

Non pensate che si tratti di una componente di mero contorno. Ogni enigma è studiato con cura e risulta ben integrato con il level design.

In effetti, gran parte dei puzzle si troveranno nelle Miniere, dungeon sotterranei che richiederanno un approccio più ragionato. In queste sezioni non avremo infatti la possibilità di usare il nostro hoverboard, costringendoci a proseguire a piedi.

Un pianeta di musica e arte

Visivamente, Star Overdrive è uno spettacolo. Servendosi dell’Unreal Engine 5, Caracal Games ha optato per uno stile colorato che ricorda lo stile cel-shading e i cartoni animati degli anni ’80 e ’90.

I colori sono vivaci e saturi, creando un mondo alieno che è allo stesso tempo misterioso e realistico.

Il design dei personaggi è piuttosto ispirato e le animazioni durante i movimenti e i combattimenti risultano fluide.

Su Xbox Series S, il gioco si è comportato bene, mantenendo un frame rate stabile nella maggior parte delle situazioni, anche nelle aree più aperte o durante i combattimenti più concitati.

Del resto, il fatto di poter usare un hardware più potente di Nintendo Switch ha permesso a Caracal Game di ottimizzare la stabilità generale del titolo.

Ciò nonostante, rimangono alcuni problemi con la telecamera, che non sempre segue il personaggio come dovrebbe.

Non possiamo non menzionare il comparto sonoro. Pur non trattandosi di un gioco ritmico in senso stretto, la colonna sonora di Star Overdrive è infatti un elemento importante, con tracce che accompagnano alla perfezione esplorazione e combattimenti.

Rispetto alla versione originale abbiamo inoltre notato diversi miglioramenti. I movimenti di Bios sono ora più naturali e veloci mentre l’interfaccia di crafting è stata resa più intuitiva. Piccole altre aggiunte riguardano il bilanciamento di alcuni nemici, la riorganizzazione di alcune missioni secondarie e l’inserimento di animazioni facciali durante i filmati di gioco.