Immaginate di ritrovarvi solo nello spazio profondo, abbandonati sulla superficie di un pianeta inospitale, costretti a costruire e gestire una base per salvarvi la pelle. Immaginate di dover prendere scelte critiche per la vostra sopravvivenza e di poter clonarvi in versioni alternative che hanno vissuto vite differenti sulla base di decisioni cruciali prese in passato. Questo è The Alters, la nuova, ambiziosa opera dei polacchi di 11 bit studios, team già noto per averci regalato esperienze profondamente emotive e riflessive come This War of Mine e Frostpunk. Ora, con The Alters, la software house tenta ancora una volta di esplorare la complessità della natura umana e dei suoi dilemmi morali. E la buona notizia è che è disponibile nel Game Pass di Microsoft, pronto a trasportare chiunque in un’avventura ad alta intensità emotiva.
Da minatore spaziale a comandante solitario
Il protagonista è Jan Dolski, un uomo segnato dalle vicissitudini della vita: una relazione finita e una carriera andata a rotoli. Accetta quindi di imbarcarsi come minatore spaziale, ma ciò che lo aspetta è una realtà ben più dura. L’astronave precipita e Jan si ritrova unico sopravvissuto su un pianeta desolato e minacciato dalle radiazioni solari. Qui è costretto a costruire e spostare una base mobile per sfuggire alla luce del sole, mentre tenta di ricavare risorse vitali per sopravvivere e aspettare un’eventuale missione di soccorso.
Ma Jan è solo, e gestire una base progettata per un intero equipaggio è un’impresa impossibile. Almeno finché la misteriosa corporazione Ally, la sua ex datrice di lavoro, non gli offre una soluzione tanto geniale quanto inquietante: la possibilità di clonare se stesso utilizzando una tecnologia chiamata Rapidium e dei sistemi quantistici. Da qui si apre la strada a ciò che rende The Alters unico nel panorama dei videogiochi: la creazione e la gestione dei propri “Alter”.
Alter ego e scelte cruciali
Grazie a un computer quantistico presente sulla base, Jan può esplorare linee temporali alternative e individuare momenti chiave della sua vita, trasformandoli nel punto di partenza per la creazione dei suoi Alter. Questi cloni sono a tutti gli effetti persone a sé stanti, ciascuno con ricordi e personalità differenti, pur condividendo lo stesso patrimonio genetico. Le scelte compiute nel passato plasmano il loro carattere e la loro visione del mondo: Jan scienziato è riflessivo e razionale, Jan minatore è pratico e determinato, e così via.
Ma ciò che rende The Alters un’esperienza emotivamente coinvolgente è la complessa dinamica dei rapporti tra il giocatore e i suoi cloni. Ognuno di loro è unico, e gestirne aspirazioni, bisogni e paure diventa cruciale per la sopravvivenza del gruppo e per la riuscita dei piani di fuga dal pianeta. Le scelte effettuate nel presente influenzano tanto la personalità dei cloni quanto la direzione della storia, e la presenza dei drammatici bivi narrativi trasforma ogni partita in una nuova e imprevedibile esperienza.
Sopravvivenza e gestione
La struttura di The Alters è divisa in due parti principali. Da un lato, la gestione e costruzione della base, visibile in 2.5D, ricorda Fallout Shelter o la fase gestionale di XCOM. Qui è possibile decidere come posizionare stanze e attrezzature (dall’officina al laboratorio, dal dormitorio alla cucina), bilanciare produzione e risorse e gestire le azioni dei membri dell’equipaggio durante la giornata.
Dall’altro lato, si trova la componente esplorativa e narrativa in terza persona, in cui Jan si avventura sulla superficie del pianeta per recuperare risorse e scoprire misteri legati al luogo e alla sua stessa esistenza. Le sezioni esterne richiamano alla memoria la tensione e la desolazione di Death Stranding, e richiedono al giocatore di gestire attentamente il tempo e gli spostamenti per evitare di finire bruciato dal sole.
Anche nello spazio le scelte hanno un peso
A rendere The Alters un’opera speciale è la capacità di fondere emotività e strategia. Le scelte del giocatore, apparentemente limitate alla gestione dei sistemi e dei cloni, si riflettono sulla psiche dei personaggi e sul clima generale della base. Le tensioni e le relazioni tra Jan e i suoi Alter crescono e si evolvono nel tempo, trasformando la base spaziale in un microcosmo umano sospeso nello spazio e nel tempo.
La narrazione è arricchita da elementi interattivi, come i dialoghi ramificati e gli eventi randomizzati che rendono ogni nuova partita diversa dalla precedente. Le scelte compiute durante la storia possono determinare chi sopravvive e chi soccombe, e alcuni esiti sono impossibili da prevedere fin dal primo tentativo. Si tratta di elementi che permettono a The Alters una fortissima rigiocabilità, un’esperienza adatta tanto ai veterani dei giochi di sopravvivenza e simulazione, quanto a chi ama lasciarsi catturare dalle narrazioni profonde e imprevedibili.
Cloni ben curati
A livello tecnico, The Alters si presenta in gran forma fin dalle prime versioni pre-release. Le ambientazioni, pur essenziali e funzionali, trasmettono una potente sensazione di solitudine e alienazione, e la direzione artistica trasforma l’asetticità dei moduli spaziali e dei paesaggi alieni in una cornice visiva affascinante e opprimente al punto giusto.
Anche dal punto di vista tecnico, The Alters si rivela rifinito e solido fin dalle sue prime versioni giocabili: niente bug fastidiosi, caricamenti eccessivi o glitch visivi e sonori. Anzi, la pulizia e la stabilità generale sono degne di una produzione AAA, pur trattandosi di un’opera dal cuore indie.
Un viaggio nello spazio e nell’anima, e il biglietto è il Game Pass
The Alters è un’opera profonda e stratificata, che trasforma la lotta per la sopravvivenza nello spazio in una riflessione sul peso delle scelte e sulla complessità dell’animo umano.
Il fatto che sia disponibile fin dal Day One sul Game Pass è un’opportunità da cogliere al volo, soprattutto per chi ama scoprire e lasciarsi conquistare dalle gemme indie.
The Alters è un viaggio nello spazio, nel tempo e nell’anima di un uomo sospeso tra rimpianti e speranze. Un’opera in grado di parlare al cuore e alla mente, di coinvolgere e di affascinare fin dal primo minuto e di lasciare un segno. Se state cercando un’avventura diversa dal solito, The Alters è un’occasione da non lasciarsi scappare, ed è un ottimo motivo per sottoscrivere un abbonamento al Game Pass. Siete pronti a scoprire chi sareste stati, se solo aveste preso strade diverse?
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