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Tron: Ares getta ombre non solo sul franchise ma anche sul futuro di Jared Leto

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Il disastroso box office di Tron: Ares (che a dire il vero si può estendere a tutto il cinema, ma questo è un altro discorso) getta inquietanti ombre sul futuro non solo del franchise Disney, ma anche della carriera di Jared Leto.

Ares, terzo capitolo cinematografico della saga di Tron, è già un flop. Nel suo primo fine settimana, la pellicola ha incassato solo 33,5 milioni di dollari in Nord America, e un totale globale di 60 milioni di dollari. Un risultato che, a fronte del budget produttivo di 180 milioni di dollari, rappresenta già di per sé un flop.

Ma c’è anche altro. Non solo Ares farà fatica a pareggiare anche solo il budget di produzione, ma è destinato a fare molto peggio di Tron: Legacy, il film del 2010, che in casa Disney è universalmente riconosciuto come un flop (incassando comunque 400 milioni di dollari circa a fine corsa). Tradotto: questa terza incursione cinematografica di Tron sarà, quasi certamente, l’ultima.

L’Hollywood Reporter ha evidenziato anche un altro problema che affligge la saga. No, non si parla del potere dell’IP (che è sempre stato di gran lunga inferiore alle sue potenzialità), ma dello star power di Jared Leto, attore che oggi sembra sempre più incapace di portare persone al cinema.

Da anni, rivela THR, Leto è in contatto con la Disney per riavviare il franchise di Tron grazie ai suoi contatti con il produttore Sean Bailey, e dopo un lungo tira e molla, alla fine l’attore di Dallas Buyers Club e Requiem for a dream ottenne non solo il via libera alla produzione del film, ma anche la possibilità di esserne il protagonista.

Gli ultimi flop commerciali di Leto, però, iniziano a pesare, e ora anche altre major guarderanno con molta più discrezione ai progetti insieme all’attore premio Oscar. Nel 2022, Morbius, spin-off di Spider-Man con Leto nei panni del protagonista, debuttò con 39 milioni di dollari, finendo la sua corsa al botteghino con appena 167 milioni. Numeri che forse Ares potrà sognarsi, ma il cinecomic Sony arrivò in un momento nel quale la febbre del pubblico verso i prodotti ragneschi era alle stelle: appena due mesi prima, Spider-Man: No Way Home arrivò a quasi $ 2 miliardi, anche con i cinema colpiti dal COVID. Anche in Morbius, appunto, la presenza di Leto non colpì per nulla.

Scritto da
Andrea Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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