Sebbene Sony viva anche di cinema e videogiochi, Warner Bros. non è un profilo che interessa la compagnia nipponica, neppure in ottica PlayStation.
Sony ha smentito ufficialmente qualsiasi interesse nell’acquisizione di Warner Bros., che da alcuni giorni ha aperto alla sua acquisizione.
La scorsa settimana Warner Bros. Discovery ha annunciato di aver “avviato una valutazione delle alternative strategiche per massimizzare il valore per gli azionisti”, confermando di essere aperta a potenziali offerte. Una fusione con Sony avrebbe consegnato alla compagnia giapponese franchise di enorme rilievo come Mortal Kombat, Batman: Arkham e Hogwarts Legacy.
Tuttavia, il CEO di Sony, Hiroki Totoki, ha chiarito in un’intervista a Nikkei che non vi è alcuna trattativa in corso né l’intenzione di concludere grandi operazioni di fusione o acquisizione a Hollywood. “Vogliamo costruire una solida base sui nostri punti di forza, anime e videogiochi”, ha affermato. Totoki ha poi sottolineato come l’attenzione del gruppo resti focalizzata sui “mercati in crescita”, in particolare quello dell’animazione giapponese, destinato — secondo le sue stime — a mantenere una crescita a doppia cifra nei prossimi anni.
Attraverso Aniplex, Sony è già una delle principali realtà dell’industria anime, con successi come Demon Slayer: Il Castello dell’Infinito. La società ha inoltre rafforzato la sua presenza nel settore con investimenti in Kadokawa e Bandai Namco, confermando che il futuro dell’espansione Sony passerà più dalle sinergie creative tra anime e videogiochi che da nuove acquisizioni colossali come quella, ormai esclusa, di Warner Bros.
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