Visitando il sito di Electronic Arts e navigando nella sezione dedicata a Battlefield 6, campeggia un banner che proclama il nuovo sparatutto in prima persona come il “gioco shooter più venduto dell’anno”.
Una dichiarazione audace, che non manca di far discutere e che suona come una provocazione nei confronti di titoli del calibro di Call of Duty: Black Ops 7 e ARC Raiders. Intanto, però, i fan di Battlefield accolgono il traguardo con entusiasmo.
Electronic Arts attribuisce gran parte del merito proprio alla community: senza il sostegno dei giocatori, ammette l’azienda, il successo non sarebbe stato possibile. Non saranno forse i 100 milioni di utenti ipotizzati in fase di pre-lancio, ma è plausibile che i numeri interni confermino l’ascesa del titolo, complice un debutto particolarmente brillante.
Per molti, Battlefield 6 rappresenta la rinascita di una saga che negli ultimi dieci anni aveva attraversato fasi complicate. In pochi avrebbero scommesso su un rientro in scena così convincente, eppure eccoci qui.
Il risultato è frutto di un lavoro massiccio coordinato tra diversi studi principali. Il titolo non è privo di difetti, ma segna uno degli apici qualitativi più solidi per la serie nell’ultimo periodo.
Tornando al sito di EA, Battlefield 6 viene citato come lo shooter più venduto dell’anno, un riconoscimento che arriva in un contesto competitivo particolarmente serrato. Secondo le previsioni, Battlefield 6 continuerà a essere supportato a lungo. Electronic Arts ha già ampliato l’offerta con REDSEC, la nuova modalità battle royale pensata per sfidare direttamente colossi del settore come Call of Duty: Warzone.
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