Il ritorno di Sam Porter Bridges sulla carta stampata, curato ancora una volta da Hitori Nojima, non è solo un adattamento, ma una riscrittura avvincente e meticolosa che catapulta il lettore nuovamente nel mondo post-apocalittico dominato dal Death Stranding e dalle CA (Creature Arenate).
Il romanzo Death Stranding 2: On the Beach, basato sull’omonimo videogioco e pubblicato in Italia da JPOP, non teme di esplorare le intricate maglie narrative e i complessi temi filosofici cari a Hideo Kojima, riuscendo a mantenere intatta l’atmosfera lenta e contemplativa pur concentrandosi intensamente sui personaggi.
Un Nuovo Viaggio Oltre la Connessione
Il romanzo riprende la storia a undici mesi dagli eventi del primo gioco. L’America un tempo in frantumi è stata riunificata nelle UCA (United Cities of America) grazie alla Rete Chirale ripristinata da Sam. Tuttavia, questa ritrovata unità è precaria: le consegne sono in gran parte affidate al sistema automatizzato APAS (Automated Porter Assistant System) e ai robot, rendendo obsoleta la figura dei corrieri umani come Sam Porter Bridges.

Sam, il leggendario corriere con il potere di ritornare dal mondo dei morti (Repatriato), si è ritirato dalla vita pubblica, cercando di vivere un’esistenza tranquilla ai confini con il Messico con la figlia adottiva Lou. La serenità, tuttavia, è destinata a spezzarsi a causa di una tragedia inimmaginabile che lo colpisce, spingendolo a superare il dolore e ad accettare una nuova, cruciale missione
Il romanzo illustra come l’estinzione di massa, il “Death Stranding,” continui a incombere sul pianeta, e il mondo sia lungi dall’essere al sicuro. È qui che entra in gioco Fragile, fondatrice della nuova compagnia privata Drawbridge. Fragile recluta Sam per un compito disperato: estendere la Rete Chirale ai territori esterni alle UCA, a partire dal Messico, per poi proseguire verso il lontano continente australiano.
Questo viaggio in Australia, menzionato come l’ultima spiaggia dell’umanità (richiamando suggestioni dal film e romanzo On the Beach), è uno degli elementi centrali della narrazione. Il romanzo svela l’esistenza di un misterioso Geo-varco, una deformazione spaziale che funge da ponte tra il Messico e l’Australia, permettendo a Sam e al team Drawbridge, a bordo della nave volante DHV Magellan, di spostarsi in un mondo profondamente diverso e minaccioso. Il viaggio non è una semplice consegna, ma un tentativo di salvare l’umanità da una rinnovata minaccia di estinzione.
Nuovi misteri

Uno dei punti di forza dell’opera di Nojima risiede nella sua capacità di tradurre in prosa l’universo complesso di Kojima. Nonostante l’inevitabile rinuncia all’immersione sensoriale data dalla musica e dall’ambientazione visiva del videogioco, l’autore si concentra sui personaggi e sulla chiarezza narrativa. Nojima utilizza un linguaggio appropriato, concentrandosi sul ritmo del racconto, in modo da non appesantire una trama già densa di concetti e di lore.
Il romanzo introduce nuovi personaggi affascinanti e ben delineati che affiancano Sam e Fragile, tra cui Dollman, un medium il cui Ka risiede in una marionetta, e Tarman, pilota della DHV Magellan.
Questi personaggi arricchiscono il viaggio, fornendo nuovi spunti tematici, specialmente per quanto riguarda il significato profondo della “Spiaggia” come limbo spirituale. La storia riprende i concetti di base come il Death Stranding e il potere di Amelie (che aveva solo “tamponato temporaneamente” il Last Stranding), ma li espande, portando Sam ad affrontare nuove minacce e misteri ultraterreni lungo il suo percorso. L’opera è un compendio narrativo che consente ai fan di immergersi nuovamente nelle atmosfere uniche e nella visione inconfondibile di Kojima.
In conclusione, Death Stranding 2: On the Beach – Il Romanzo è un’opera consigliata per i fan della saga e per coloro che desiderano esplorare la ricchezza della trama in una forma più tradizionale, apprezzando la capacità di Nojima di dare nuova vita al viaggio di Sam Porter Bridges.
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