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The Game Awards: un trailer può costare fino a un milione di dollari

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Un nuovo report rivela che la messa in onda di un trailer durante i Game Awards può costare agli sviluppatori fino a un milione di dollari.

Secondo quanto riportato da Kotaku, che cita due fonti anonime, un trailer di tre minuti avrebbe ormai superato la soglia del milione per essere trasmesso durante la cerimonia condotta da Geoff Keighley. Si tratta di una cifra doppia rispetto al prezzo richiesto per apparire all’Opening Night Live, altro evento firmato Keighley. Insomma, il business videoludico non conosce sconti.

Due publisher hanno confermato a Kotaku che, pur non conoscendo le tariffe aggiornate, tali importi “sono in linea con quanto ci si aspetterebbe dagli anni precedenti”.

L’anno scorso i The Game Awards hanno totalizzato 14 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube ufficiale. Facendo una stima approssimativa e ipotizzando, improbabilmente, che tutti gli spettatori abbiano seguito l’intero evento, il costo equivarrebbe a un CPM intorno ai 70 dollari.

Resta da capire se queste cifre rappresentino un investimento sostenibile per sviluppatori e publisher. È noto, infatti, che Geoff Keighley talvolta offra spazi gratuiti per annunci di grande rilievo o per alcuni titoli indie. Senza ulteriori testimonianze, valutare la reale efficacia di tali collocazioni resta complicato.

Va inoltre sottolineato che il milione di dollari è riferito ai trailer più lunghi. Le clip più brevi hanno costi inferiori. All’Opening Night Live 2025, ad esempio, un annuncio di tre minuti sarebbe costato circa 500.000 dollari, mentre uno spot di 30 secondi si aggirava sui 150.000 e uno di un minuto sui 210.000.

Se i prezzi dei Game Awards fossero effettivamente il doppio, si parlerebbe quindi di circa 300.000 dollari per uno spot da 30 secondi e 420.000 per uno da un minuto.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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