Oggi è difficile immaginare un attore emergente rifiutare una occasione come Star Wars. Eppure, prima di diventare Finn nella trilogia sequel, John Boyega non rese le cose semplici per J.J. Abrams.
A raccontarlo è lo stesso attore britannico durante il Chicago Comic & Entertainment Expo, come riportato da Variety, dove ha condiviso un aneddoto personale legato al suo ingaggio per Il Risveglio della Forza.
All’epoca, Boyega si trovava in un momento difficile, economicamente e professionalmente:
Ero in fase di provini da così tanto tempo che, quando ho ricevuto la chiamata, ho finto di essere impegnato per non sembrare troppo disponibile. Gli dissi che ero ad una mostra d’arte a Greenwich ed ero molto occupato. Mi disse che si trovava a Mayfair, a un ristorante, e che doveva parlarmi subito perché era importante. All’epoca avevo 45 sterline sul mio conto. Ci sono volute 33 sterline e 83 pence per arrivare da J.J. Fate voi i conti.
Un incontro, quello con Abrams, che cambiò tutto nonostante il nervosismo di quei momenti:
Ad ogni passo che facevo ero nervoso. J.J. è un ragazzo fenomenale, gentile, e se mi avesse detto che non avevo ottenuto la parte, mi avrebbe comunque offerto da mangiare. Quando mi disse che ero stato scelto, il tempo si fermò. Ricordo persino quante zollette di zucchero c’erano nella tazzina davanti a me. Poi è arrivato Lawrence Kasdan, co-sceneggiatore del film, e mi disse che quel film mi avrebbe cambiato la vita. E lì capisci che sei davvero a Hollywood.
Boyega fu scelto per interpretare Finn, un ex stormtrooper in cerca di riscatto, accanto a Daisy Ridley e Oscar Isaac. Un ruolo che lo portò rapidamente al centro della scena mondiale e rappresentò un punto di svolta nella sua carriera.
Il successo, però, non fu privo di critiche. La nuova trilogia è stata spesso al centro di polemiche, in particolare per come sono stati gestiti alcuni personaggi. Lo stesso Boyega, in una recente dichiarazione, ha definito Star Wars come il franchise più bianco di sempre.
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