Chi è Nick Fury, e perché è così legato agli Skrull? Queste e altre domande trovano risposta nel terzo episodio di Secret Invasion, nel quale alcuni nodi vengono al pettine e gli spettatori restano col fiato sospeso dopo il colpo di scena, a dire il vero telefonato, in tutti i sensi, che comunque potrebbe sconvolgere quello che conosciamo del MCU di questi ultimi anni.
Con Gravik (Kingsley Ben-Adir) che, dopo essere stato eletto a leader degli Skrull infiltrati sulla Terra, rivela il suo piano, quello cioè di creare Super-Skrull attraverso esperimenti genetici con le cellule di Groot, l’esperimento Extremis e altri oggetti alieni, l’episodio prende il via. Dopo essersi separati, Talos (Ben Mendelsohn) e Fury (Samuel L. Jackson) devono riappacificarsi per forza di cose, avendo ormai capito che neppure loro, i maghi dello spionaggio, possono fidarsi di chi li circonda.
Talos non è più riconosciuto come leader, troppo debole e contrario a dominare la razza umana per trovare una nuova casa ai suoi simili; Fury, di contro, sta ancora facendo i conti con i danni della Guerra dell’Infinito, quando per cinque anni è scomparso per poi riapparire con il Blip. Da lì, però, l’ex super-spia non si è fermata, e anzi è ripartito a bordo di una nave Skrull per continuare la missione abbandonata in precedenza (il finale di Spider-Man: Far From Home), prima di dover tornare di nuovo sulla Terra a mani vuote. Insomma, non sono stati anni facili per colui che un tempo era seduto sulla poltrona più prestigiosa dello SHIELD, ora abbandonato non solo dal governo americano ma anche da coloro che un tempo considerava amici.
La strana coppia dunque si riforma, lasciando alle spalle qualche dissapore di troppo anche frutto di decenni passati insieme. In questo terzo episodio vengono infatti rivelati alcuni interessanti retroscena del ruolo di Fury nel MCU, il cui legame con gli Skrull è sempre stato più profondo di quanto potessimo pensare. E non ci riferiamo solamente alla moglie Priscilla (Charlayne Woodard), della quale la superspia era ben consapevole appartenesse ai mutaforma. No, la storia stessa di Fury è intrecciata con gli Skrull, ed è molto interessante in chiave reviosionistica dell’universo cinematografico costruito in questi anni.
Con le divergenze appianate, l’episodio porta Fury e Talos a una missione segreta, perché sì, ancora una volta uno Skrull rischia di lanciare un potente attacco per puntare alla Terza Guerra Mondiale. L’idea, dopo questa prima metà di stagione, è che nella seconda parte della miniserie gli Skrull di Gravik faranno di tutto per lanciare un massiccio ultimatum all’umanità e rivendicare così la Terra, e gli unici a saperlo sono proprio Fury e pochi altri. Pochissimi, forse, perché anche i più insospettabili sono mutaforma. E il terzo episodio ce ne dà le prove, preparando il terreno per un grande colpo di scena.
C’è spazio anche per G’iah (Emilia Clarke), la quale lascia però l’episodio con una certa amarezza. Sarà l’ultima volta che la vediamo in Secret Invasion e nel MCU in generale? Secondo noi, no.
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