Tra i mouse da gaming, soprattutto nella fascia budget premium, distinguersi è diventato un compito tutt’altro che semplice. I produttori devono confrontarsi con un mercato estremamente competitivo, dove anche dispositivi dal prezzo contenuto offrono ormai sensori di fascia alta, polling rate elevatissimi e pesi piuma degni dei modelli esport. In questo contesto si inserisce il Fantech Tanto Pro, un mouse wireless leggero che punta forte su una forma collaudata e su specifiche tecniche solide. Si tratta dell’ultimo prodotto sviluppato dall’azienda indonesiana, da sempre attenta alla realizzazione di device con un mix di design curato, prezzi competitivi e feature tecniche avanzate.
Dopo diverse ore di utilizzo e test, il Tanto Pro si rivela un prodotto interessante, ben costruito e con una personalità chiara, ma anche un mouse che lascia emergere alcune scelte progettuali discutibili, soprattutto se rapportate allo stato attuale del mercato. Ne parliamo nella nostra recensione.
Confezione e dotazione

La confezione del Fantech Tanto Pro è essenziale ma completa. All’interno troviamo:
- il mouse
- un cavo USB-C verso USB-A
- documentazione cartacea
- un set di grip adesivi
- una base di ricarica che funge anche da ricevitore wireless
I grip inclusi meritano una menzione positiva: hanno una superficie gommata, pensata per migliorare la presa nei momenti più concitati, soprattutto considerando che il mouse non dispone di una vera e propria copertura antiscivolo. Una scelta intelligente, che però sembra quasi una soluzione a posteriori a un problema noto.
Come dicevamo, a completare il pacchetto troviamo anche il ricevitore wireless da 8000 Hz, dotato di connettore USB-C, LED nella parte inferiore e sistema di ricarica magnetica. Un accessorio interessante dal punto di vista estetico e funzionale, ma che, come vedremo, porta con sé anche qualche compromesso.
Design e qualità costruttiva

Dal punto di vista estetico, il Tanto Pro è immediatamente riconoscibile come un mouse ispirato a una delle forme più amate degli ultimi anni: quella del Razer Viper Mini. Le linee sono pulite, simmetriche, con un profilo basso e filante che strizza l’occhio ai giocatori che adottano le impugnature claw e fingertip.
Il guscio è realizzato in plastica con una leggera micro-texture, ma, come accennavamo precedentemente, non è presente un vero rivestimento antiscivolo. Con mani asciutte il grip è sufficiente, ma in condizioni di sudorazione dettate dal clima estivo o da fasi di gioco particolarmente concitate il mouse tende a diventare più scivoloso, rendendo i grip inclusi quasi indispensabili.
Dal punto di vista strutturale, il mouse si dimostra complessivamente solido. Non sono emersi scricchiolii o problemi evidenti durante l’uso normale, anche se esercitando una pressione molto forte al centro della scocca è possibile notare una lieve flessione, sufficiente in alcuni casi ad attivare i pulsanti laterali. Si tratta comunque di una situazione estrema, difficilmente riscontrabile nel gameplay quotidiano.
Pulsanti e feeling dei click

I pulsanti principali utilizzano switch Huano Transparent Green Shell White Dot, una scelta sempre più diffusa nel settore e che garantiscono 100 milioni di click. Si tratta di switch dal click più deciso e leggermente più pesante, pensati per offrire una sensazione tattile netta.
L’implementazione dei click è buona, soprattutto nella zona centrale dei pulsanti, dove pre-travel e post-travel sono ben controllati. Tuttavia, i tasti risultano piuttosto flessibili: cliccando verso la parte anteriore si percepisce una sensazione più “morbida”, mentre spostandosi verso il retro il click diventa più pesante e spugnoso. Il punto ottimale di pressione resta quindi il centro del pulsante.
I pulsanti laterali sono ben posizionati e facilmente raggiungibili. Presentano un leggero pre-travel e un post-travel più marcato, ma una volta premuti restituiscono una risposta solida. Anche qui è presente un minimo gioco laterale, che però non compromette l’esperienza d’uso.
Peso, bilanciamento e ricarica magnetica

Uno degli aspetti più discussi del Tanto Pro è senza dubbio il sistema di ricarica magnetica inferiore. Sebbene sia comodo e visivamente accattivante, questo tipo di soluzione comporta inevitabilmente un aumento di peso e, soprattutto, un bilanciamento meno ottimale.
Il mouse pesa circa 58,7 grammi, un valore competitivo sulla carta, ma la distribuzione del peso non è perfettamente centrata. La presenza dei magneti e dei contatti nella parte inferiore sposta leggermente il baricentro, rendendo il mouse meno “neutro” rispetto ad altri modelli della stessa categoria.
La batteria da 300 mAh è invece una scelta condivisibile: offre un buon compromesso tra autonomia e peso, ed è ormai considerata uno standard ideale per i mouse wireless da gaming.
Sensore e prestazioni

Il Fantech Tanto Pro è equipaggiato con il sensore PixArt PAW 3950, una soluzione di fascia alta che garantisce precisione, tracciamento affidabile e assenza di smoothing percepibile nel gameplay.
Il mouse supporta un polling rate fino a 8000 Hz tramite la connessione denominata Strike Speed Pro, ma qui emerge uno dei limiti più significativi: il software consente di impostare il click debounce a un minimo di 1 ms, un valore che influisce direttamente sulla latenza dei click.
Non si tratta di un problema drammatico per la maggior parte dei giocatori, ma nell’ambito competitivo, soprattutto FPS, è un dettaglio che potrebbe fare la differenza.
Forma, ergonomia e connessioni
La forma del Tanto Pro è senza dubbio uno dei suoi punti di forza. Il mouse richiama fortemente il Viper Mini, ma con dimensioni leggermente più generose in larghezza e un profilo superiore più piatto. La curvatura superiore è meno pronunciata, rendendo il mouse più adatto a chi preferisce una presa rilassata e movimenti rapidi di polso. La superficie più larga contribuisce a una sensazione di maggiore “pienezza” in mano. Le connessioni disponibili sono via cavo, via infrarossi e tramite bluetooth 5.0.
Il software di gestione è funzionale, ma al tempo stesso essenziale. Permette di regolare i DPI fino ad un valore di 42.000, polling rate, debounce, assegnazioni dei tasti e altri parametri di base, senza particolari fronzoli. Da segnalare l’assenza della lingua italiana: il software è unicamente disponibile in inglese ed in cinese.
Considerazioni finali

Il Fantech Tanto Pro è ad ogni modo un buon mouse, con una forma riuscita e un sensore eccellente, ma lascia la sensazione di un’occasione non completamente sfruttata. Con un design più originale, una riduzione del peso e qualche miglioramento lato firmware, avrebbe potuto competere senza problemi con i migliori della categoria.
Si tratta di un mouse solido, preciso e ben costruito, con una forma eccellente e specifiche di livello, ma penalizzato da alcune scelte progettuali ormai superate. Consigliato a chi cerca una forma simile al Razer Viper Mini e apprezza la ricarica magnetica, ma meno indicato per chi vuole il massimo delle prestazioni competitive.

Riassunto
Riassunto
Il Fantech Tanto Pro è davvero un buon mouse: la qualità costruttiva è elevata, e si nota una particolare attenzione alla scelta degli switch, fatti per durare nel tempo. Ottime anche le connessioni e la gradita aggiunta della base di ricarica. Probabilmente il Tanto Pro non ha il più originale dei design, e avremmo preferito la presenza di una superficie antiscivolo, alla quale non sopperiscono fino in fondo gli adesivi inclusi nella confezione. Ma per l'uso quotidiano al di fuori dei contesti competitivi il Fantech Tanto Pro resta un'ottima scelta.
Pro
Ottima qualità costruttiva Buon feeling degli switch Varie opzioni di connessione Base di ricarica inclusa nella confezioneContro
Design non propriamente originale Bilanciamento del peso non ottimale Mancata presenza della superficie antiscivolo- Giudizio complessivo8
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