Durante una recente intervista, Nate Fox, creative director di Ghost of Yotei, ha chiarito un punto fondamentale per i fan: la trama del nuovo titolo non è collegata a quella di Ghost of Tsushima. Nessun legame narrativo, nessun riferimento diretto: Ghost of Yotei racconta una storia indipendente, con un nuovo protagonista e ambientazioni inedite.
Questo gioco racconta una storia del tutto autonoma, si tratta di un sequel spirituale. Non è necessario aver giocato Ghost of Tsushima per immergersi subito in Ghost of Yotei.
Al centro della nuova avventura c’è Atsu, una protagonista enigmatica considerata dagli abitanti di Ezo come un Onryo, uno spirito vendicatore. Sopravvissuta a numerosi tentativi di vendetta, Atsu diventa una leggenda vivente, una figura temuta e rispettata nelle terre che attraversa. “La sua fama la precede”, ha spiegato ancora Fox, sottolineando alcune somiglianze con Jin Sakai, pur ribadendo che si tratta di una storia completamente nuova e indipendente.
In Ghost of Yotei, l’intreccio si concentra su una missione profondamente personale: vendicare il massacro della propria famiglia. Atsu ha infatti stilato una lista delle persone responsabili e, proprio come in una versione antica di Kill Bill ambientata nell’Hokkaido feudale, è determinata a portare a termine la sua vendetta.
Un approccio molto diverso rispetto a quello visto in Ghost of Tsushima, dove Jin Sakai combatteva per difendere il proprio popolo durante l’invasione mongola. Ghost of Yotei punta invece a un racconto più intimo e crudo, con un’eroina solitaria al centro della scena.
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