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Heretic + Hexen | Recensione

Nightdive Studios sembra quasi Aspyr, se pensiamo alla costanza con la quale propone remastered di grandi giochi del passato. Solo poche settimane fa vi stavamo parlando di System Shock 2, rilanciato sui moderni hardware, eppure eccoci già qui con una nuova produzione shadowdroppata al QuakeCon: la collection di Heretic + Hexen.

Pubblicato da Bethesda Softworks, è un bundle rinnovato contenente due sparatutto degli anni ’90 dello sviluppatore Raven Software, oggi principale responsabile di Warzone per Activision. Oltre a Heretic e Hexen, sono inclusi anche i contenuti aggiuntivi di entrambi i giochi, rispettivamente intitolati Shadow of the Serpent Riders e Deathkings of the Dark Citadel. Come se non bastasse, Nightdive Studios ha prodotto anche due episodi completamente nuovi, Heretic: Faith Revived e Hexen: Vestiges of Grandeur.

Ve ne parliamo qui, nella nostra recensione.

Versione provata: PS5.

Il ritorno di due grandi classici

Heretic, pubblicato originariamente nel 1994, era un clone di DOOM. Non c’è nulla di male nell’ammetterlo: chissà quanti altri giochi che neanche conosciamo lo erano, ma Heretic riuscì a uscire dall’anonimato grazie alla sua ambientazione fantasy e al suo sistema di inventario più unici. Il gameplay di base, tuttavia, rimase immediatamente familiare e quasi invariato dalla saga demoniaca, e, sotto l’occhio attento del produttore John Romero, Heretic divenne una sorta di cult.

Con la nuova versione di Nightdive, l’esperienza di base rimane sostanzialmente la stessa, sebbene migliorata con le consuete funzionalità di gameplay moderne dello studio come la mira giroscopica, già implementata in altre remastered, insieme ad alcune ponderate modifiche apportate al design di base. Ad esempio, i nemici sono stati notevolmente indeboliti, il che migliora il ritmo del gioco, pur mantenendo un discreto senso di sfida. Anche l’estetica di base è stata migliorata, rendendo l’esperienza visivamente più piacevole.

Il suo sequel, che proprio del tutto sequel non era, fu Hexen, lanciato nel 1995 su PC e due anni dopo su Nintendo 64, apportando modifiche abbastanza importanti. È possibile scegliere tra tre classi, ognuna con i propri punti di forza e di debolezza. I livelli erano inoltre completamente interconnessi, il che significava che le modifiche apportate in un’area si riflettevano anche in un’altra. Si trattava di un gioco molto più ambizioso, e per certi versi anche molto avanti nella concezione.

Anche su Hexen possiamo vedere la mano di Nightdive Studios. Ci sono miglioramenti al design generale, oltre alla possibilità di cambiare classe in gioco tramite appositi terminali. Il miglioramento più significativo riguarda però la presenza di segnalini sulla mappa, che mitigano il senso di confusione che si generava facilmente su Hexen. C’è anche da dire che, appunto, parliamo di un gioco che ha 30 anni sulle spalle, e in tal senso sono stati fatti passi da gigante. Questa aggiunta non elimina del tutto la difficoltà, ma sicuramente l’esperienza è più piacevole. I veterani, comunque, possono disattivare l’opzione quando vogliono.

C’è una modalità multigiocatore che farà sicuramente felici alcuni, ma la vera chicca è la presenza di contenuti inediti realizzati da Nightdive. Queste espansioni sono entrambe eccellenti e dimostrano davvero la comprensione da parte degli sviluppatori di ciò che rende unici i giochi originali.

In termini di presentazione, Nightdive ha incluso tutti i consueti miglioramenti che porta con le sue riedizioni, tra cui la possibilità di passare dal formato widescreen a quello 4:3, vari livelli di ridimensionamento della risoluzione e persino sei diversi design del mirino. Le prestazioni sono bloccate a 120 fps e il feeling è a dir poco ottimo.

Bella anche l’idea di rilanciare la musica: sono disponibili le colonne sonore originali in tutto il loro splendore, ma è anche possibile passare a una versione con sintetizzatore FM, una versione con sintetizzatore MIDI e una versione completamente remixata da Andrew Hulshult, che già aveva restaurato le musiche di DOOM + DOOM II nel 2024 – indovinate un po’ sempre di Nightdive.

8.7
Review Overview
Riassunto

Heretic + Hexen è una bellissima raccolta. Entrambi i titoli sono stati aggiornati con controlli moderni, contenuti bonus e modifiche ponderate al design di base che migliorano e modernizzano sensibilmente l'esperienza di gioco. Vale la pena ricordare comunque che parliamo di FPS degli anni '90, con tutti gli elementi e i limiti dell'epoca; considerate bene questo, prima di acquistarlo. In ogni caso, restano due grandi cult restaurati.

Pro
Ottimi miglioramenti Le espansioni inedite sono bellissime Due FPS iconici
Contro
Sono pur sempre FPS anni '90, ricordatelo
  • Giudizio complessivo8.7
Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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