Home Videogiochi News Il destino di Bungie passa da… Destiny 2: se il DLC finale fallisce, passerà interamente sotto PlayStation

Il destino di Bungie passa da… Destiny 2: se il DLC finale fallisce, passerà interamente sotto PlayStation

Un nuovo rapporto parla del futuro di Bungie, sempre più appeso a un filo dopo i disastrosi risultati dell’espansione Lightfall di Destiny 2. Lo studio, tra pochi mesi, potrebbe perdere la sua indipendenza, passando sotto il controllo totale di PlayStation.

Andiamo per gradi. Nel 2022 i creatori di Halo sono stati acquisiti da Sony per ben 3,6 miliardi di dollari (una cifra record, se si pensa che è la metà di quanto pagato da Microsoft per l’intera Zenimax Media), ma a differenza di altre realtà come Insomniac Games, anch’essi passati sotto la bandiera di PlayStation negli ultimi anni, Bungie ha mantenuto una buona dose di indipendenza.

Il cda della software house, ad esempio, ha mantenuto diverse personalità di spicco di Bungie, tra cui anche il CEO Pete Parsons. In sostanza, Parsons ottiene un voto decisivo sulle decisioni, pur dovendosi confrontare con il capo dei PlayStation Studios Hermen Hulst e il vp senior di Sony Eric Lempel. Inoltre, Bungie è libera di decidere se i suoi futuri videogiochi saranno multipiattaforma oppure esclusive per le piattaforme PlayStation.

Questa libertà, tuttavia, potrebbe avere i giorni contati.

Bungie: è crisi?

Nonostante la sua relativa indipendenza, Bungie è infatti obbligata da Sony a raggiungere determinati obiettivi finanziari, per mantenere questo status quo. Il problema attuale nasce appunto dal fattore economico, poiché l’ultimo anno dello studio è stato enormemente al di sotto delle aspettative.

Come vi abbiamo riportato alcune settimane fa, in occasione dei famosi licenziamenti in Bungie, l’azienda ha dovuto fare i conti con il disastroso crollo dei ricavi di Destiny 2, unica fonte di guadagno in questo momento. Il numero di utenti attivi è calato del 45%, e le previsioni finanziarie del 2023 non sono state rispettate – da qui, appunto, i licenziamenti, per cercare di non peggiorare la situazione finanziaria. Proprio per tali motivi, il morale all’interno di Bungie sarebbe molto basso, poiché lo spettro di un passaggio totale sotto PlayStation è sempre più probabile.

Possiamo infatti dire che La Forma Ultima, il DLC conclusivo (?) di Destiny 2 da poco ufficialmente rinviato, sarà anche l’ultima speranza di Bungie per mantenere la sua indipendenza. Nel caso in cui il gran finale di Destiny non riesca a rispettare le aspettative di Sony, il conglomerato nipponico sarà libero, da contratto, di sciogliere il consiglio di amministrazione di Bungie e assumerne il controllo totale, inglobando definitivamente lo studio nei PlayStation Studios.

Secondo quanto riferito, Bungie sta facendo di tutto per impedire questa eventualità. I report affermano infatti che lo studio ha bloccato le nuove assunzioni, rimosso i bonus per le vacanze, ridotto i budget per i viaggi, e sta anche sospendendo o terminando diversi benefici per i dipendenti, come gli adeguamenti dei compensi annuali che sarebbero in linea con i tassi di mercato. Secondo il rapporto, quando i dipendenti hanno chiesto se anche la leadership di Bungie avrebbe accettato tagli salariali per evitare licenziamenti, un capo dipartimento ha risposto che Bungie “non era quel tipo di azienda”.

In questo momento, il morale all’interno di Bungie sarebbe ai minimi storici, specie dopo che, sempre citando i report, il senior management di Bungie ha mostrato una “sorprendente quantità di indifferenza” riguardo la situazione attuale. Il piano attuale dei dirigenti è quello di procedere con ulteriori licenziamenti nel caso in cui La Forma Ultima non dovesse avere successo, ma a quel punto la situazione potrebbe diventare insostenibile.

In tal senso, sorprende che il management di Bungie non sia riuscito a risollevare lo studio in tutti questi anni, nonostante l’ingente investimento di Sony. L’azienda nipponica, che non ha avuto voce in capitolo sui licenziamenti, ha infatti salvato Bungie dagli enormi debiti accumulati nel tempo, consentendo comunque allo studio di continuare il suo lavoro in libertà. Appena un mese fa, a tal proposito, Paul Tassi aveva espresso molti dubbi in merito proprio alla leadership di Bungie, che non sta facendo passi avanti adeguati.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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