Di recente, Clair Obscur: Expedition 33 si è visto revocare un paio di premi vinti dopo che è riemersa una vecchia intervista in cui rivelava di aver utilizzato l’intelligenza artificiale generativa.
Da allora, lo studio francese ha dichiarato che non utilizzerà mai più questa tecnologia e che tutti i suoi giochi futuri saranno realizzati al 100% da esseri umani. Il dibattito sull’utilizzo dell’IA, tuttavia, è apertissimo, e nelle scorse ore anche Level-5 si è unita a questa discussione.
Akihiro Hino di Level-5 ha condiviso i suoi pensieri sull’argomento e ha affermato che crede che la tecnologia abbia “il potere di arricchire il mondo creativo”.
Hino ha iniziato dicendo che secondo lui molti sviluppatori di giochi stanno già integrando l’intelligenza artificiale generativa nei loro processi di sviluppo per migliorarne l’efficienza, aggiungendo che ritiene che ciò sia vero indipendentemente dal fatto che i team lo divulghino o meno.
In una traduzione pubblicata su ResetEra , ha continuato affermando di credere che la tecnologia possa aiutare gli sviluppatori a ridurre i cicli di sviluppo AAA da cinque-dieci anni a due:
A volte l’intelligenza artificiale viene considerata equivalente al plagio, ma proprio come un coltello può essere usato per cucinare o come arma, o un computer può essere utilizzato per creare giochi o commettere crimini informatici, l’intelligenza artificiale può anche essere utilizzata impropriamente per produrre contenuti che violano il lavoro altrui. Tuttavia, se usata correttamente, ha il potere di arricchire il mondo creativo.
La controversia al centro di tutto questo è che l’intelligenza artificiale generativa viene spesso addestrata sul lavoro di contenuti esistenti senza il consenso dell’utente. Un esempio particolarmente eclatante è il filtro dello Studio Ghibli, uno dei casi più famosi del 2025. Ci sono anche delle preoccupazioni ambientali da considerare: si prevede che i data center richiederanno circa 945 terawattora entro il 2030, ovvero l’equivalente dell’intero fabbisogno elettrico attuale del Giappone.
Hino, a quanto pare, non si lascia scoraggiare dalle preoccupazioni:
Voglio vedere e creare giochi che vadano oltre gli attuali standard AAA, giochi che diano la sensazione di sogni che diventano realtà. Se diamo l’impressione che “usare l’IA sia sbagliato”, potremmo seriamente ostacolare il progresso della moderna tecnologia digitale. Spero che sia i creatori che il pubblico possano riconoscere l’IA come uno strumento che le persone usano per creare le proprie opere. Prego che con ogni innovazione tecnologica, l’industria dei videogiochi continui a crescere.
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