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Lightyear Frontier | Recensione Accesso Anticipato

Il genere dei simulatori di fattoria, che ha le sue radici in Harvest Moon, ha trovato un’energia tutta nuova dall’uscita di Stardew Valley ormai otto anni orsono. Prendersi cura di una proprietà rurale, piantare colture ed espandere lentamente il proprio piccolo angolo di mondo, esplorando i dintorni senza sentirsi particolarmente minacciati, sono diventati giustamente dei punti fermi del genere.

Lightyear Frontier è una versione leggermente diversa di questa formula familiare, ma per molti versi è anche “solo” una simulazione di farming. Diamo un’occhiata a ciò che lo sviluppatore Frame Break ha reso disponibile dopo anni di sviluppo in questa nostra recensione della versione in Early Access di Lightyear Frontier.

Spazio: l’ultima frontiera dei contadini

La Terra è perduta, le risorse si stanno esaurendo e per questo motivo alcune persone hanno deciso di aderire al programma Lightyear Frontier, che invia anime avventurose nei lontani confini dello spazio alla ricerca di luoghi abitabili, un po’ come avviene nel film Interstellar di Christopher Nolan. Noi siamo uno di questi viaggiatori, e atterriamo da soli su un pianeta lussureggiante, pacifico e dai colori vibranti, e con l’aiuto di un mech (precedentemente sviluppato per il combattimento, ma riprogettato per fungere da perfetto strumento agricolo) dobbiamo costruire la nostra casa isolata in campagna, lontano da conflitti, dalla civiltà e dal rumore. Siamo solo noi, ai confini della nostra galassia, oppure possono raggiungerci altri tre amici se decidiamo di giocare in modalità cooperativa.

Lightyear Frontier è un gioco placido e tranquillo: non ha un sistema di combattimento e solo occasionalmente si presenta un pericolo. In effetti, ci sono poche meccaniche che minacciano di rallentare i nostri progressi. Saliamo sul nostro mech, esploriamo la natura di questo pianeta sconosciuto che gode di una volta celeste mozzafiato e recuperiamo risorse che utilizziamo per mantenere la nostra fattoria ed espanderla. Per il momento, in questa versione Early Access, Lightyear Frontier è tutto qui, ma le sue meccaniche sono senz’altro ben eseguite.

Il mech è incredibilmente reattivo ai comandi ed è possibile collegare ogni sorta di strumento alle braccia della tuta, che consente di eseguire alcuni compiti specifici. C’è una pistola per seminare nel terreno fertilizzato, un fucile per innaffiare le stesse colture e strumenti speciali per spaccare rocce o raccogliere legna. Tutto questo è relativamente standardizzato, ma innegabilmente soddisfacente, e né gli spostamenti con il mech per l’esplorazione né la raccolta di risorse sono mai troppo noiosi o poco attraenti. Certo, c’è ancora qualche problema con la fisica, e ci è capitato più volte che il mech finisse per inciampare lungo il terreno, anche quando non avrebbe dovuto.

Cooperativa agricola spaziale

Anche in accesso anticipato, Lightyear Frontier è solidamente ottimizzato e privo dei problemi iniziali che di solito si riscontrano in questo tipo di versioni, e l’interfaccia di gioco è già stata tradotta in italiano. Anche la nostra prova su Steam Deck ha rivelato come Lightyear Frontier mantenga i 30 fps in modo costante a dettagli medi: è decisamente una buona notizia tenendo conto che non ci troviamo ancora di fronte alla build definitiva.

All’inizio si viene accolti con alcuni obiettivi chiave, come la costruzione di una tenda per dormire, la raccolta dei detriti che finiscono sul mech e infine la semina e la creazione di una piccola casa di campagna, ma diciamo che il gioco, nella sua forma attuale, non dà priorità alla struttura lineare dell’esperienza. Si tratta principalmente di padroneggiare i diversi strumenti, di impostare la nostra pipeline di produzione e di espandere la nostra base. Saremo guidati nella pianificazione e nella costruzione, ma dobbiamo tener ben presente che a Lightyear Frontier non interessa raccontare una storia coerente o fare in modo che i giocatori lavorino verso un obiettivo comune. L’obiettivo è il viaggio stesso. Di contro, nelle nostre esplorazioni abbiamo già rintracciato il mistero della scoperta di qualcosa che sembrano essere i resti di una civiltà estinta, ma non è questo il focus dell’esperienza dell’opera dei Frame Break.

Tutto sta nel divertirsi, nel trovare la propria strada e nel fermarsi di tanto in tanto ad apprezzare il panorama, godendosi la musica pacifica e un po’ distaccata. La costruzione è semplice come sempre e, lentamente ma inesorabilmente, si riesce ad elaborare una catena di montaggio piuttosto solida, proprio come in Stardew Valley, piantando, raccogliendo, immagazzinando, potenziando e utilizzando le risorse per costruire nuovi edifici e dare un po’ di amore al proprio mech, personalizzandolo sempre di più

Un’esperienza all’insegna del relax

Forse alcuni potranno sostenere che queste meccaniche siano degli orpelli inutili o fine a sé stessi, e al momento in cui scriviamo, questa potrebbe essere una potenziale critica al gioco. Dato che non ci sono meccaniche di sopravvivenza e non abbiamo bisogno di cibo o acqua per prolungare la nostra permanenza sul pianeta, sperimentare questo mondo alieno con gli amici potrebbe aiutare a dare un po’ di brio al gioco. Tuttavia, si potrebbe ribaltare la prospettiva e dire che Lightyear Frontier è davvero uno dei giochi più rilassanti a cui abbiamo giocato negli ultimi anni. Il fatto che non ci sia nulla che ci spinga oltre l’ottenimento di risorse sufficienti per creare il prossimo oggetto di cui abbiamo bisogno potrebbe influire sulla motivazione di alcuni nello spingersi a provare il gioco, non riuscendo a rintracciare un fine ultimo all’esperienza. Per quanto ci riguarda, Lightyear Frontier per ora è bello da vedere, piacevole da ascoltare e davvero ben realizzato. Seguiremo il gioco durante la sua fase di accesso anticipato e saremo felici di espandere nostro giudizio non appena Lightyear Frontier uscirà dall’Early Access.

Ringraziamo Keymailer.co per il codice review fornitoci.

8
Riassunto
Riassunto

Lightyear Frontier propone un nuovo tipo di approccio ai farming simulator, combinando le meccaniche di raccolta e coltivazione con l’uso di un mech adattato per l’occasione. L’obiettivo ultimo del gioco, in questa versione in Early Access, è trasmettere un feeling di tranquillità, e un’esperienza rilassante per quei giocatori che non amano impegnarsi in imprese di sopravvivenza in mondi ostili. Gli spunti interessanti al momento sono molteplici, ma forse i Frame Break potrebbero pensare di introdurre dei nuovi elementi di gameplay che possano coinvolgere anche chi è alla ricerca di qualcosa di più movimentato.

Pro
Ottime meccaniche agricole combinate con l'interessante uso del mech alla coltivazione dei campi Buoni effetti visivi Atmosfera rilassante combinata con sfide leggere per mantenere il gioco interessante
Contro
Fisica un po' strana che può far inciampare il robot dove probabilmente non dovrebbe. La mancanza di meccaniche di sopravvivenza fa sì che i giocatori più accaniti non riescano a sentirsi coinvolti dall’esperienza
  • Concept & Trama7.5
  • Gameplay8.5
  • Comparto Artistico8
  • Comparto Tecnico8
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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