Home Videogiochi News Mentre Death Stranding 2 entra nella sua fase cruciale, Hideo Kojima pensa al suo futuro

Mentre Death Stranding 2 entra nella sua fase cruciale, Hideo Kojima pensa al suo futuro

Per quanto tempo ancora Hideo Kojima riuscirà a sostenere i pesantissimi ritmi del mondo dei videogiochi? È una domanda che lo stesso leggendario autore si pone di continuo.

Con Death Stranding 2: On the Beach in uscita prevista per quest’anno su PlayStation 5 (le ultime clip sono state mostrate al TGS di settembre), Hideo Kojima ha confermato che lui e il suo team stanno ora lavorando sul progetto per completarlo in tempo, e questo implica anche dure sessioni di lavoro e l’inevitabile fase di crunch.

Crunch è il termine usato dagli sviluppatori di videogiochi quando si avvicinano al traguardo di un progetto che ha però di fronte a sé ancora tanto lavoro da svolgere; così, molti dipendenti sono costretti a lavorare molto più a lungo del solito, potenzialmente fino al punto di esaurimento. Come spiega poi Kojima, questo periodo è sia fisicamente che mentalmente stressante.

Definendolo il “periodo più impegnativo dello sviluppo di un gioco”, Kojima ha scritto su X di questo periodo su Death Stranding 2:

Oltre al mixaggio e alla registrazione vocale giapponese, c’è un’inevitabile pila di altri compiti: scrivere commenti, spiegazioni, saggi, interviste, discussioni e lavoro non correlato al gioco. È incredibilmente duro.

In un post successivo, Kojima si chiede poi per quanto tempo ancora riuscirà a rimanere “creativo” nell’industria dei videogiochi: “Voglio continuare per il resto della mia vita, ma sono altri 10 anni? 20? Ogni giorno mi sembra di correre contro il tempo”.

Dopo aver completato i lavori su Death Stranding 2, Kojima proseguirà OD con Xbox che sta subendo alcuni ritardi, per poi iniziare a pensare più seriamente a Physint: il gioco, in collaborazione con Sony e PlayStation, è stato descritto come un successore spirituale di Metal Gear.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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