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Microsoft/Activision, clamoroso report del Post: “Rischia di saltare tutto”

Il report odierno del New York Post, fonte più che autorevole del giornalismo internazionale, sgancia una potenziale bomba: l’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft rischia seriamente di saltare.

Discutendo del futuro dell’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft, al momento sotto esame da parte di numerose agenzie antitrust di tutto il mondo tra cui la severa CMA del Regno Unito, il boss di Xbox è tornato a parlare del futuro del franchise di Call of Duty, affermando che resterà multipiattaforma per sempre (o quasi).

Come certamente saprete, il pomo della discordia, che sta portando Sony a chiedere addirittura condizioni per approvare l’acquisizione, riguarda il franchise sparatutto di Activision, un nome talmente grande da essere considerato più di un semplice videogioco. Non è difficile capire perché, guardando anche solamente le ultime notizie: Call of Duty: Modern Warfare 2 ha stabilito un record al lancio, guadagnando quasi 1 miliardo di dollari in soli tre giorni, e oggi ha nuovamente impresso il suo nome nel guinness dei primati, superando Black Ops 2.

Il botta e risposta continua, con Sony che cerca nuovi alleati e Microsoft che risponde per le rime citando le esclusive first party di PlayStation e il fatto che l’azienda nipponica sta impedendo l’arrivo di COD su Xbox Game Pass grazie ai suoi accordi pregressi con Activision. Sebbene Microsoft si sia detta in più occasioni fiduciosa dell’acquisizione, poiché l’azienda è ancora indietro rispetto Sony e Nintendo, l’odierno report del New York Post fa calare un preoccupante velo di incertezza intorno alla faccenda, arrivando addirittura ad affermare che l’acquisizione è a rischio.

Il giornale statunitense ha raccolto diverse testimonianze da fonti che hanno deciso di restare anonime, ma ha anche analizzato le recenti dichiarazioni delle agenzie antitrust di tutto il mondo. Il risultato di questa indagine, che potete approfondire nel link che trovate in calce all’articolo, è che il matrimonio tra Microsoft e Activision non è più così certo come poteva sembrare fino a qualche mese fa, poiché gli enti di molti paesi continuano a esprimere perplessità su questa colossale acquisizione.

Stando al Post, le fonti interpellate sostengono che Microsoft potrebbe essere pronta a fare un passo indietro, specie dopo che l’antitrust britannica si è apparentemente espressa a sfavore dell’acquisizione – la CMA ha infatti chiesto nuove indagini, ma occorre anche ricordare che il colosso di Redmond ha accusato l’ente di essere a favore di Sony e non dei consumatori. Il quotidiano sostiene tuttavia che Microsoft starebbe analizzando tutti i commenti, e non si esclude un clamoroso dietrofront.

Il perno della questione, ancora una volta, sarebbe Call of Duty. Phil Spencer ha ribadito in più occasioni che il franchise sparatutto campione d’incassi continuerà a essere multipiattaforma, ma quello che manca oggi è un documento che attesti queste garanzie – si tratta, in poche parole, di quello che ha chiesto anche Jim Ryan di Sony, ossia la sicurezza che la promessa sarà mantenuta. Microsoft non avrebbe ancora fornito alle agenzie antitrust nessun documento legale che confermi il destino di Call of Duty, e questo spinge gli enti a propendere per il mancato avallo dell’affare.

I giornalisti d’inchiesta del Post hanno poi chiesto chiarimenti a un analista di hedge fund, che ha preferito restare anonimo, il quale sta seguendo in prima persona l’affare. Secondo quanto riferito, anche Bobby Kotick e gli altri vertici di Activision sono preoccupati per l’andamento della trattativa, e temono che Microsoft cambierà idea. Questo sarebbe ovviamente negativo per le tasche dei dirigenti, i quali riceverebbero un’ingente somma nel caso in cui i giochi di Activision dovessero arrivare su Xbox Game Pass come ha promesso Spencer.

Dan Ives, AD di Webdush Securities, rincara la dose, spiegando che Microsoft intende acquisire Activision per una strategia incentrata sulle esclusive, cosa che va in contrapposizione con quanto dichiarato da Spencer:

La decisione di Microsoft di acquisire Activision è incentrata sull’esclusività […] Bisogna capire quali saranno le concessioni da fare alla concorrenza, perché Microsoft in tal caso non acquisirebbe direttamente alcuna risorsa in esclusiva perché quelle stesse risorse (ovvero i videogiochi di Activision Blizzard, ndr) rimarrebbero comunque a disposizione delle altre società.

Kotick e Activision in generale, secondo il report, preferirebbero che Microsoft assumesse una posizione più accomodante circa le richieste dell’antitrust, ovviamente per la prospettiva di completare l’acquisizione al meglio.

Microsoft, successivamente alla pubblicazione del report, ha inviato una risposta al Post. Un portavoce della compagnia afferma infatti che l’azienda vuole “prendere le misure necessarie per ottenere l’approvazione”, allontanando quindi alcuni dubbi emersi dal pezzo:

Dal momento in cui questa acquisizione è stata annunciata, abbiamo lavorato urgentemente per dimostrare che siamo seriamente intenzionati a prendere le misure necessarie per ottenere l’approvazione, incluso l’assunzione di impegni proattivi su come gestiremo la nostra attività con giocatori e sviluppatori al centro. Il processo è andato avanti come previsto e anticiperà comunque la chiusura dell’accordo nei tempi previsti.

Fonte

 

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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