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Microsoft/Activision, la FTC fa ricorso in appello

La vittoria di pochi giorni fa ottenuta da Microsoft non rappresenta ancora la fine delle ostilità, perché all’orizzonte si intravede un nuovo ostacolo.

La Federal Trade Commission si sta infatti muovendo per presentare ricorso contro la recente decisione del tribunale di non concedere l’ingiunzione temporanea nei confronti di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard King.

Come riportato da The Verge, la FTC ha notificato che il comitato sta facendo appello contro la decisione del giudice Jacqueline Scott Corley. L’argomentazione completa della FTC contro la decisione non sarà rivelata fino a quando l’appello non sarà presentato alla Corte d’Appello del Nono Circuito.

“La Corte ritiene che la FTC non abbia dimostrato una probabilità che prevarrà sulla sua affermazione che questa particolare fusione verticale in questo specifico settore potrebbe ridurre sostanzialmente la concorrenza”, aveva scritto il giudice Corley nella sentenza. “Al contrario, le prove documentali indicano un maggiore accesso da parte dei consumatori a Call of Duty e ad altri contenuti di Activision”.

La FTC intende quindi continuare a mettere i bastoni tra le ruote di Microsoft. Allo stato attuale, l’ente americano deve convincere la corte per emettere una sospensione d’emergenza per estendere l’attuale ordine restrittivo temporaneo che scadrà venerdì 14 luglio. Se la corte d’appello non riuscirà a pronunciarsi prima della scadenza dell’accordo del 18 luglio, è possibile che Microsoft possa chiudere con successo l’accordo acquisendo Activision Blizzard già dalla prossima settimana.

Nei giorni scorsi vi abbiamo illustrato gli scenari relativi al futuro di Call of Duty, ora che l’acquisizione sembra vicinissima alla conclusione. L’attuale CEO di Activision percepirà una liquidazione da oltre 400 milioni di dollari.

Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria

Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.

Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.

La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.

A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.

A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con NintendoNvidiaBoosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.

Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione. Nel mese di luglio, poi, la FTC ha ufficialmente perso la causa federale contro Microsoft, la quale ha avuto il via libera anche negli USA.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

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