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[Recensione] F1 2019 – Tra simulazione e spettacolo

La stagione 2019 di Formula 1 è attualmente in corso. Purtroppo per noi italiani, Hamilton si trova sulla vetta della classifica, con diverse posizioni di vantaggio rispetto al ferrarista Vettel e al giovane compagno di squadra Leclerc. Tuttavia, grazie a Codemasters, anche quest’anno possiamo simulare un campionato dove magari i piloti del cavallino rampante occupano le prime posizioni della classifica. A fine giugno è infatti arrivato F1 2019, nuovo capitolo della celebre serie automobilistica arrivato, per la prima volta nella storia, due mesi in anticipo. Trattandosi di un titolo con cadenza annuale viene sempre da chiedersi se gli sviluppatori abbiano avuto tempo sufficiente a migliorare le pecche del capitolo precedente. Per avere una risposta non vi resta che continuare a leggere la recensione dedicata a F1 2019; vi auguriamo una buona lettura.

Note: La versione provata è quella PS4 Fat (con Joystick).

FORMULA 1….E 2

Tra le tante modalità visibili nel nuovo menù di F1 2019, non potevamo che buttarci subito sulla Carriera. Innanzitutto, la prima novità della Carriera riguarda l’inserimento del campionato di Formula 2, da cui avrà inizio la scalata del nostro pilota. Pilota che potrà essere creato tramite un editor abbastanza semplice, caratterizzato da volti predefiniti e dalla possibilità di personalizzare casco, tuta, guanti, stemma e numero di abitacolo. Come detto, la prima fase della Carriera si svolge durante il campionato 2018 di Formula 2. In realtà non vivremo l’intero campionato ma solo alcune gare salienti. Tra una gara e l’altra saranno presenti scene di intermezzo, utili a conoscere piloti rivali e amici. Ovviamente il titolo rispecchia fedelmente le regole della Formula 2, diverse da quelle della F1. Ad esempio, tutte le scuderie utilizzano la stessa monoposto (Dallara F2 2018) rendendo le gare molto più spettacolari. Prima delle gare è prevista un’unica sessione di prove libere e di qualifiche, mentre le gare si suddividono in Feature Race (più lunghe e con pit-stop obbligatorio) e Sprint Race (più brevi e con posizioni ribaltate). Tralasciando l’inciso appena fatto, una volta aver terminato il campionato di F2, il nostro pilota approderà in Formula 1. Qui starà a noi scegliere la scuderia preferita, tenendo a mente che le squadre più competitive ci chiederanno obiettivi più difficili da raggiungere. Se Ferrari o Mercedes vi chiederanno di lottare per il campionato, Alfa Romeo o Renault vi chiederanno di raggiungere le prime dieci posizioni del campionato. A livello di bilanciamento la cosa funziona perfettamente. Il consiglio è quello di cominciare con una scuderia medio bassa, in modo da avere tutto il tempo per prendere dimestichezza con i comandi. Come in F1 2018, anche qui tornano  le interviste post-gara della “sempreverde” Claire che, purtroppo, sono veramente poco incisive. Sebbene siano presenti le risposte multiple, queste influenzeranno semplicemente il nostro comportamento (sportivo o spettacolare), rendendolo più o meno apprezzato dalle scuderie. Tornano anche i punti esperienza, accumulabili per sbloccare nuovi potenziamenti nel menù di ricerca e sviluppo.

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TRA SIMULAZIONE E SPETTACOLO

Il gameplay di F1 2019 bilancia perfettamente simulazione e spettacolo, rendendo il gioco adatto sia ai neofiti che agli amanti della simulazione. Ciò grazie alle tantissime opzioni personalizzabili con cui creare uno stile di gioco adatto alle esigenze di ogni giocatore. Un esperto potrebbe annullare tutti gli aiuti (trazione, frenata, marcia automatica, traiettoria e via dicendo) trasformando F1 2019 in un gioco simulativo e difficile. Al contrario, un neofita, potrebbe attivare tali aiuti e godere di un gameplay più spettacolare e relativamente semplice. Continuando, i giocatori potranno decidere se utilizzare o meno il flashback, grazie al quale riavvolgere il tempo o se attivare o meno danni e guasti. Tra l’altro, provando le vetture di più scuderie, abbiamo notato che ognuna di esse ha una fisica diversa. Alcune sono più pulite in curva mentre altre sono più veloci nei rettilinei ma anche più difficili da “maneggiare”. La differenza è ovviamente più evidente tra le monoposto di Formula 2 e quelle della categoria superiore. Prima di ogni gara potremo personalizzare le caratteristiche del veicolo, in modo da adattarlo quanto più al tipo di circuito. In circuiti con molte curve sarebbe inutile, ad esempio, aumentare la velocità massima e diminuire la pulizia in curva. Anche qui gli appassionati potrebbero passare ore ed ore a modificare le caratteristiche delle vetture, fino a trovare le impostazioni più adatte. Torna anche la temperatura delle gomme, da tenere d’occhio durante le gare per raggiungere le migliori prestazioni. Ad esempio, una guida troppo aggressiva potrebbe scaldare troppo le gomme, consumandole precocemente e causando una perdita di prestazioni. Tra le personalizzazioni non poteva mancare la gestione dell’intelligenza artificiale. In base alla difficoltà scelta le auto avversarie si comporteranno di conseguenza. Già ad un livello medio, l’IA vi darà filo da torcere, risultando aggressiva e sfruttando ogni spiraglio per superarvi. Incidenti e collisioni sono decisamente migliorati rispetto a F1 2018 ma ancora lontani dalla perfezione. Anche le decisioni del giudice di gara, in caso di scontro, risultano a volte un po’ troppo severe. Niente che comunque rovini l’esperienza di gioco, considerando che anche in questo caso potrete personalizzare la severità del giudice.

Purtroppo durante la prova non abbiamo avuto l’opportunità di utilizzare un volante. Vi assicuriamo però che anche con un semplice Dualshock 4, F1 2019 rimane godibilissimo.

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MODALITA’ SECONDARIE E MULTIPLAYER

Insieme alla Carriera, F1 2019 aggiunge tantissime modalità secondarie con cui divertirsi. Oltre alle gare singole, possiamo correre un campionato di F1 o F2, creare campionati personalizzati, partecipare a prove a tempo o completare sfide correndo su monoposto classiche grazie all’acquisto delle licenze di Senna e Prost. Tuttavia, la vera novità di F1 2019 riguarda il multiplayer, in cui Codemasters ha deciso di investire in ottica Esports. Oltre a correre gare singole (classificate o non) e a creare campionati personalizzati, è stato creato un sistema interno al gioco per gestire le leghe. Il gestore potrà fissare date e orari di prove libere, qualifiche e gare. Il tutto è stato arricchito con l’inserimento di punti competizione, che rappresentano la moneta virtuale del gioco con cui acquistare oggetti per pilota o monoposto. Presente anche una sezione dedicata agli Esports, dove poter seguire da vicino tutte le competizioni ufficiali. Per assicurare un maggior bilanciamento, la vettura online sarà la stessa per tutti i giocatori, almeno in termini di prestazioni. Sarà possibile personalizzare però, nome, colori e stemma.

Ricordiamo anche la presenza dell’Autosalone, grazie alla quale poter vedere da vicino tutte le monoposto presenti in F1 2019, comprese le vetture d’epoca.

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SORPASSO GRAFICO

A livello grafico e tecnico, F1 2019 ha sorpassato senza dubbio il capitolo precedente. L’Ego Engine, motore già utilizzato per F1 2018 si è aggiornato alla versione 3.0 mostrando diverse migliorie. In primis il sistema di illuminazione, capace di creare riflessi e luci realistiche, soprattutto durante le gare in notturna. Le stesse monoposto sono ricche di dettagli, rispecchiando in pieno le controparti reali. Anche i piloti sono realizzati piuttost bene anche se è evidente che il lavoro di Codemasters si sia rivolto sulle monoposto e sui circuiti stessi.

Tecnicamente il gioco gira bene anche su una PS4 Fat. Non abbiamo infatti notato cali di frame-rate o difetti grafici. A livello sonoro il lavoro svolto è mostruoso, soprattutto se ascoltato in cuffia. Buono anche il doppiaggio in italiano, sia per quanto riguarda le sessioni radio che il commento dei noti Carlo Vanzini e Luca Filippi. Ci teniamo a sottolineare anche l’ottimo lavoro sui dettagli che aiutano ad immergersi nel mondo della F1. I gesti di stizza del pilota durante la corsa, i pit-stop, la possibilità di studiare l’assetto dell’auto prima di qualifiche e gare sono solo alcune delle cose che mostrano la cura posta da Codemasters per la realizzazione del titolo.

Punti di Forza

  • Graficamente eccelso;
  • Finalmente la Formula 2;
  • Tante modalità secondarie;
  • Tante opzioni per personalizzare gara e vettura

Punti di debolezza

  • Interviste poco incisive;
  • Danni migliorabili.

Avevamo aperto la recensione chiedendoci se la cadenza annuale della serie F1 avrebbe permesso a Codemasters di creare un titolo migliore del precedente. A quanto pare le nostre paure erano vane: F1 2019 è un titolo impeccabile sotto ogni punto di vista. La doppia personalità del gameplay e le tantissime opzioni di personalizzazione permetto al gioco di essere amato da neofiti ed esperti. Le modalità disponibili sono tante e ben riuscite, prima su tutte la Carriera, grazie all’inserimento della Formula 2. Accontentati anche gli amanti del multiplayer, con una componente online più ricca e competitiva. Il tutto condito da un comparto tecnico-grafico da capogiro, soprattutto per quanto riguarda il sistema di illuminazione e la riproduzione delle monoposto.

 

Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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