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[Recensione] Like a Dragon: Infinite Wealth

Da ormai un anno la serie Yakuza ha cambiato nome in Occidente, ed è stata ribattezzata Like a Dragon, una diretta traduzione del titolo originale giapponese Ryu ga Gotoku. Ma come sappiamo, non è stata questa la metamorfosi più stupefacente. Il passaggio da un sistema di combattimento in tempo reale a uno a turni è stato un grande shock per i fan e una sfida completamente nuova per gli sviluppatori del gioco. Tuttavia, Yakuza: Like a Dragon si è rivelato un successo dirompente di pubblico e critica, e il Ryu ga Gotoku Studio ha deciso di proseguire sulla stessa strada con il suo sequel diretto, Like a Dragon: Infinite Wealth.

“Honolulu arrivo!”

Dopo aver contribuito alla grande caduta di due dei più grandi clan della storia della Yakuza, il Tojo e l’Omi, Kasuga Ichiban ha iniziato a condurre una vita normale e a lavorare presso l’agenzia di collocamento Hello Work, dedicandosi a mantenere la promessa fatta a un amico sul letto di morte: aiutare gli ex membri della Yakuza a riabilitarsi e trovare loro un lavoro legale. A Yokohama se la cava piuttosto bene, anche se naturalmente non si è di certo arricchito. Il suo mondo crolla però quando una celebrità di Internet, o più precisamente un VTuber, decide di pubblicare online un filmato in cui Ichiban viene additato come capo di una gang criminale, facendogli perdere il lavoro. Come se non bastasse, Saeko gli rifila un due di picche traumatizzante, rifiutando la sua proposta di matrimonio. Kasuga si ritrova così a vivere senza alcuno scopo o motivazione, quando si imbatte improvvisamente in un’opportunità molto interessante: dopo tutti questi anni può finalmente volare alle Hawaii e cercare di trovare la sua vera madre biologica, Akane. Con questo sogno in tasca e pieno di nuova energia, Ichiban decide di partire immediatamente per la magica città di Honolulu.

Quando Ichiban arriva alle Hawaii, sua madre scompare senza lasciare traccia e si scopre subito perché si è volatilizzata così all’improvviso: a cercarla non è solo Kasuga, ma probabilmente tutti i banditi esistenti alle Hawaii, la gang di un ex membro del Tojo clan, e l’intera fazione Daidoji con in testa il loro agente di punta, l’ex Drago di Dojima, Kazuma Kiryu. Questa volta il sesto patriarca del Tojo Clan non si limiterà a comparire con un cameo o come boss, ma è un vero e proprio membro del party di Ichiban. E, purtroppo, la sua forza non sarà dirompente come al solito, perché il suo corpo lo sta abbandonando, essendo lui malato gravemente di tumore.

Come potete immaginare dal punto di vista della trama, Like a Dragon: Infinite Wealth vi travolgerà senza pietà, né compassione. L’ambizione degli sviluppatori ha reso questo episodio il più lungo di Yakuza fino ad oggi, il che ha senz’altro i suoi vantaggi, ma bisogna ammettere che il ritmo della narrazione può essere irregolare e ci sono alcuni momenti prolissi. Niente di drammatico, perché i temi trattati sono estremamente interessanti e la storia di Like a Dragon: Infinite Wealth ci ha catturati, ma può accadere che le questioni più importanti siano rimandate perché talvolta il gioco ci obbliga a trascorrere del tempo a svolgere le sempre mitiche subquest, in attesa di poter sbloccare gli eventi successivi della trama.

L’essenza del miglioramento

Dopo il grande successo di Yakuza: Like a Dragon, il team del Ryu ga Gotoku Studio ha affrontato una sfida importante per migliorare il nuovo sistema di combattimento a turni che aveva impostato per la sua serie di punta. È evidente che un cambio di genere così repentino sia di difficile realizzazione per gli sviluppatori, che di solito non riescono a gestirlo come vorrebbero. RGG Studio, con grande sorpresa, ha superato la prova con la prima avventura di Kasuga, anche se era chiaro che si trattava di una produzione sperimentale e che i suoi autori stavano appena imparando a muoversi in un nuovo genere. Per questo motivo, è con molta soddisfazione che vi segnaliamo che Like a Dragon: Infinite Wealth corregge tutti le problematiche del suo predecessore e diventa davvero uno dei migliori JRPG degli ultimi anni.

Yakuza: Like a Dragon, pur avendo un sistema di combattimento davvero solido, presentava alcuni piccoli difetti a livello di game design che di certo non ne compromettevano l’esperienza, ma erano stati posti in evidenza come un’occasione per migliorare in futuro. Questa volta è davvero difficile lamentarsi di qualcosa. Una delle maggiori lamentele ricevute dal settimo Yakuza è stata l’impossibilità per i nostri personaggi di muoversi nell’arena di battaglia durante i combattimenti, cosa ovviamente dettata dalla natura dei JRPG della vecchia scuola; ciò ha causato alcuni problemi con il rilevamento delle collisioni, attacchi buggati, movimenti poco chiari degli NPC e una generale frustrazione dovuta al fatto che le cose non andavano sempre lisce.

Ora, anche se Infinite Wealth ripropone il combattimento a turni, ogni personaggio giocabile ha un raggio di movimento specifico, sotto forma di cerchio, attorno al quale può muoversi durante il proprio turno: non solo si tratta di un bel miglioramento, ma gli sviluppatori ne hanno fatto una meccanica di gioco separata che ha un impatto reale sulle tattiche durante gli scontri.

Kazuma Kiryu, ad esempio, ha a disposizione tre stili di combattimento, e ognuno di essi ci offre un diverso raggio di cerchio per il movimento libero, che estende o limita la nostra capacità di raggiungere le armi vicine, ad esempio, o di attingere ai buff dei nostri compagni di squadra che eseguiremo al momento opportuno durante il loro turno. Questo significa che se usiamo, ad esempio, uno stile di combattimento più aggressivo come il Rush, potremo attaccare due volte, ma allo stesso tempo rinunceremo alla possibilità di colpire qualcuno accanto a noi con una bicicletta o di stare accanto a un personaggio che ci guarirà in un secondo momento. Man mano che il personaggio si sviluppa questo nostro cerchio si allargherà, ma ciò richiederà del tempo.

Come dicevamo, ora ogni membro della nostra squadra può raccogliere gli oggetti circostanti e usarli per combattere, mentre nel capitolo precedente solo Ichiban godeva di questa possibilità, il che era piuttosto frustrante. Un altro cambiamento molto positivo è la revisione del sistema di sviluppo del personaggio. Nella prima avventura, Kasuga sviluppava la professione scelta attraverso il job system mentre le statistiche del livello base del personaggio venivano migliorate in seconda battuta; a un certo punto, quindi, per i giocatori non valeva la pena cambiare la professione scelta se non in fase di end game, quando ogni piccolo aumento delle statistiche e sblocco di abilità comportava un vantaggio per superare il dungeon segreto finale: questo perché ad ogni cambio di job le stats di ogni membro del party venivano riportate ad un livello inferiore, e solo potenziandosi a dovere si ricavavano i dovuti bonus. Ora invece questa meccanica è cambiata, e l’aumento delle statistiche di base dell’eroe è in primo piano, mentre gli effetti dati dai job sono stati ridimensionati. Questo cambiamento è positivo perché, ad esempio, dopo qualche decina di livelli di sviluppo del personaggio, un cambio di job sottrarrà, ad esempio, 30 punti HP e MP, anziché 400-600 punti ciascuno. Per questo motivo, il passaggio da un livello 30 di “Taxi Driver” a un livello 2 di “Surfer” sarà abbastanza fluido e non influenzerà le sorti delle battaglie successive, ma rinfrescherà notevolmente il nostro gameplay.

Il Paradiso dei Minigiochi

Like a Dragon: Infinite Wealth è senza dubbio il gioco più longevo dell’intera serie, ma non c’è spazio per la noia. Certo, come accennavamo prima, la storia a volte si sviluppa lentamente e il ritmo dell’azione può risultare discontinuo, ma il tutto è compensato da attività collaterali estremamente interessanti. Il Ryu ga Gotoku Studio ha fatto molta attenzione a garantire che non ci sia nemmeno un momento di monotonia, e gli sviluppatori hanno assicurato che i maniaci del completismo godranno di almeno 120-150 ore di divertimento. Innanzitutto, l’azione di Like a Dragon: Infinite Wealth si sviluppa su città molto diverse tra loro, quindi di tanto in tanto abbiamo la possibilità di cambiare ambientazione, e troveremo molte attività da svolgere sia tra i panorami giapponesi che tra quelli hawaiani. Oltre a seguire le complicazioni delle vicende di Ichiban e di Kiryu, ci sarà data di tanto in tanto la possibilità di esplorare liberamente il mondo e di scoprire le subquest e le attività collaterali, e ce ne sono davvero molte da svolgere.

In primo luogo, Ichiban deve guadagnare soldi in qualche modo, e lo farà, ad esempio, lavorando come rider per Crazy Eats, che non è altro che un favoloso mini-gioco ispirato a Crazy Taxi: abbiamo pochi minuti, un sacco di merci e clienti affamati come lupi, e più acrobazie facciamo, più soldi guadagniamo. Possiamo anche essere tentati di trascorrere il nostro tempo in altri modi, ad esempio come da tradizione al karaoke, al mahjong, al golf, alle freccette o presso gli arcade. Sfortunatamente, ci sono solo tre tipi di cabinati, ovvero Virtua Fighter 3, Sega Bass Fishing e SpikeOut, il che non è un insieme particolarmente vario di retrogames.

Like a Dragon: Infinite Wealth offre anche alcune nuove attrazioni, tra cui una vera e propria lega clandestina di combattimento per Sujimon. Questi sono una parodia dei Pokémon che compariva in forma molto più limitata già in Yakuza: Like a Dragon: nel precedente capitolo della serie, durante i combattimenti, potevamo catturare i nemici di rilievo, ed aggiungerli come Pokémon alla nostra collezione. Questa volta, gli sviluppatori hanno fatto un passo in più e hanno preparato un intero minigioco dedicato: non solo possiamo catturare altri Sujimon, ma anche creare delle squadre e metterle in sfida tra loro, proprio come nella serie di giochi cult di Nintendo e The Pokemon Company. Il tutto è davvero molto divertente ed è un’attività che vi terrà occupati per diverse ore di gioco.

La terza delle novità di punta è l’applicazione di incontri Miss Match, una sorta di parodia di Tinder o di Badoo, dove Ichiban crea il suo profilo, chatta attivamente con la ragazza alla quale è stato accoppiato e, se le piace abbastanza, può organizzare un appuntamento. Naturalmente, come accade nella vita, a volte troviamo qualcuno di simpatico, mentre altre ci troviamo a donare un mazzo di fiori a qualche senzatetto disperato. Per riuscire ad organizzare il miglior appuntamento possibile per Ichiban dovremo leggere quello che dice la persona che ci interessa, reagire di conseguenza ed eseguire numerose sequenze di Quick Time Event.

Per quanto riguarda le attività collaterali, ci sono altri due punti interessanti da menzionare. In primo luogo, come nel precedente capitolo, ci sono dei dungeon disponibili in diverse località, in cui è possibile entrare con la propria squadra e, proprio come nei classici JRPG, vi dovrete fare strada attraverso i piani per guadagnare ricompense migliori e salvare le persone dai cattivi. È un modo divertente per raggiungere i livelli di esperienza necessari per le missioni e guadagnare denaro extra. L’altro punto forte è la cosiddetta Bucket List di Kazuma Kiryu: tutti hanno una lista di cose che vorrebbero fare prima che arrivi la propria ora, e il Drago di Dojima non è da meno. Sta a noi dargli una mano a incontrare di nuovo le persone più importanti della sua vita e a tessere nuovamente le fila dei suoi ricordi.

Ed infine non possiamo non citare una delle attività secondarie più colossali che siano mai state viste in tutta la serie di Yakuza, ovvero la gestione dell’Isola di Dondoko, che sbloccheremo durante il sesto capitolo di gioco. Dondoko Island potrebbe essere facilmente pubblicato come una produzione a sé stante e completa: parliamo di una versione di Animal Crossing sotto allucinogeni, che vi consentirà di dare forma alla vostra isola personale, popolata da mascotte che sembrano venire direttamente da Mai dire Banzai! Dondoko Island è piuttosto grande e richiede una notevole quantità di tempo per poter portare il nostro resort al successo che merita. Ma alla fine, grazie al nostro impegno vedrete che raggiungerà le meritate 5 stelle, e sarà pronto per vincere una puntata di Quattro Hotel con Bruno Barbieri!

Per migliorare la nostra isola avremo a nostra disposizione strumenti come una mazza da baseball per raccogliere legno e pietre, dovremo raccogliere i rifiuti e ricavarne altri materiali, catturare animali con una rete, pescare e, naturalmente, decorare. Come in tutti i giochi di questo tipo, per prima cosa dobbiamo raccogliere le materie prime più necessarie, per poi gettarci al banco di lavoro per il crafting dove creeremo mobili e altri ninnoli, con l’obiettivo di realizzare il resort dei nostri sogni. Potremo decorare praticamente ogni angolo dell’isola, compresa la casa in cui Ichiban vive, e di tanto in tanto potremo anche combattere qualche battaglia. Qui, cosa interessante, il sistema di combattimento si basa sulla vecchia formula di Yakuza, cioè menare senza pietà gli avversari in tempo reale, con il tipico gameplay dei beat ‘em up.

Il Drago delle Opzioni

Like a Dragon: Infinite Wealth offre una buona gamma di opzioni su PC, e la buona notizia è che hanno un impatto significativo sulle performance del gioco. Sulla nostra configurazione di prova, che monta un Ryzen 7 1700, 32gb di ram, una 3070ti e un NVME, e utilizza come sistema operativo Windows 11 23H2 a 64 bit, ad una risoluzione di 2560×1080 il nuovo capitolo di Yakuza supera gli 80fps con tutte le opzioni al massimo e l’HDR attivo. Segnaliamo inoltre che Infinite Wealth supporta nativamente le risoluzioni ultrawide, come ormai da tradizione per la serie ammiraglia del Ryu ga Gotoku Studio. Le opzioni comprendono il filtro per le texture, la qualità delle ombre, delle geometrie e dei riflessi in tempo reale, l’attivazione della sfocatura di movimento, l’ambient occlusion, e i filtri antialiasing, comprensivi del supporto alle tecnologie deep learning di Nvidia, di AMD e di Intel. Ottimo anche il supporto a Steam Deck, con il device portatile di Valve che fa girare il gioco a 60fps con le impostazioni a medio.

Like a DLC

Per Like a Dragon: Infinite Wealth sono disponibili sin dal lancio quasi 160€ di DLC. Fortunatamente, una buona parte di questi è costituita da boost per l’esperienza che non aggiungono nulla al gioco, e sono trascurabili. In sostanza si tratta di trucchi che permettono di livellare più velocemente i personaggi e i job, e parliamo quindi di contenuti tranquillamente evitabili.

La stessa cosa non si può però affermare per il Master Vacation Bundle, un pacchetto da 20€ che comprende sia il New Game Plus che il dungeon endgame, con i relativi obiettivi. Purtroppo si tratta di una pratica che non possiamo vedere favorevolmente, e che auspichiamo che Sega non voglia replicare in futuro. Limitare questi aspetti del gioco fin dalla data di uscita non è propriamente corretto, e avremmo piuttosto apprezzato una maggiorazione al prezzo dell’edizione base di Infinite Wealth, piuttosto che vedere queste funzionalità limitate ad un pacchetto DLC.

Il più grande Yakuza di sempre

In conclusione, l’ultimo capitolo del franchise di culto Yakuza, Like a Dragon: Infinite Wealth è il miglior sequel possibile di Yakuza: Like a Dragon e Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name. Dal punto di vista della storia, questo gioco vi lascerà senza fiato. Il sistema di combattimento è stato migliorato, l’interfaccia è stata rivista, e il gioco è stato reso più accessibile e divertente. La lunghezza della trama di base vi rapirà per decine di ore, e se volete fare e vedere tutto ciò che il gioco ha da offrire, dovrete esiliarvi dal mondo per almeno 150 ore. Like a Dragon: Infinite Wealth è un must-have per ogni fan della serie e per ogni amante del genere JRPG. Già all’inizio del 2024 abbiamo un serio candidato al titolo di miglior RPG dell’anno.

Ringraziamo Plaion Italia per il codice review fornitoci.

9.5
Riassunto
Riassunto

Like a Dragon: Infinite Wealth è il fantastico seguito dell'eccellente Yakuza: Like a Dragon. La nuova avventura di Ichiban vi farà divertire, ma anche versare altrettante lacrime: assisteremo al canto del cigno di Kiryu, in quello che sarà a tutti gli effetti un passaggio di consegne. Parliamo di un gioco estremamente longevo, ricco di colpi di scena e colmo di attività secondarie ben curate. Like a Dragon: Infinite Wealth è già da ora uno dei giochi migliori della saga.

Pro
Trama brillante Sistema di combattimento eccellente e ben bilanciato Dondoko Island vi terrà occupati per ore Mini-giochi pazzeschi che aumentano il divertimento Nuova ambientazione da favola Buona gamma di opzioni di configurazione
Contro
Politica dei DLC decisamente rivedibile
  • Concept & Trama9.5
  • Gameplay10
  • Comparto Artistico9
  • Comparto Tecnico9.5
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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