Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Murderous Muses

[Recensione] Murderous Muses

Tre notti da guardiano di una inquietante esposizione d’arte. Tre notti per indagare, ricostruire, comprendere. L’obiettivo è scavare nella scandalosa vita del pittore Mordechai Grey e di coloro che sono ritratti nelle sue opere, così da incriminare un misterioso assassino.

Questo è, in breve, Murderous Muses, sviluppato da D’Avekki Studios Ltd. Si tratta di un titolo sicuramente da non ignorare se amate i videogiochi cinematografici interattivi (Telling Lies e Immortality, per intenderci).

Come spesso accade con questo interessante genere videoludico, non è nemmeno semplicissimo parlarne senza spoilerare troppo, ma potete fidarvi: questa recensione di Murderous Muses non vi rovinerà il divertimento.

Versione provata: PlayStation 5

Il pittore, gli assassini, le mostruosità

D’Avekki Studios Ltd sviluppa da sempre videogiochi cinematografici misteriosi, in cui l’indagine è al centro del gameplay. Anche Murderous Muses ha questo intento. Ci troviamo infatti a muoverci all’interno di una sorta di museo (generato proceduralmente a ogni partita, anche se la struttura si ripete spesso) aperto dopo un anno dalla morte del tormentato artista Mordechai, autore di tutti i quadri presenti nell’esposizione.

Il titolo è poco guidato, la prima partita quindi serve giusto per capirci qualcosa e comprendere a grandi linee le meccaniche di gioco, rassegnatevi in tal senso. Solo giocando e rigiocando le tre fatidiche notti si arriverà a comprendere il quadro generale di quel che è successo, iniziando a conoscere i singoli personaggi e muovendosi agilmente (più o meno) all’interno del museo.

L’obiettivo finale è scoprire chi è l’assassino che ha ucciso il nostro Mordechai (ad ogni partita si tratterà di un personaggio diverso tra i sei disponibili). Come risolvere il caso? Beh, non è affatto semplice.

Il cuore del gameplay di Murderous Muses sono i ritratti: questi si animano magicamente se appesi alle pareti e mostrano dei video del passato, dei brevi dialoghi con ciascun personaggio. Pian piano ricostruiamo le loro tragedie, le loro malefatte e bugie. Il gioco contiene tematiche molto forti come il cannibalismo, esperimenti genetici, riferimenti sessuali, uso di droghe.

Per attivare i ritratti e guardare i filmati servono gli Occhi di Mordechai, dei globi magici che vanno inseriti nelle cornici dei dipinti: bisogna farne tesoro.

Non ci dilunghiamo oltre per non rovinarvi l’esperienza, dovrete capire da soli le (poche) meccaniche base del gioco.

Misterioso e d’atmosfera, ma…

Sulla carta Murderous Muses sembra intrigante, e per le prime ore lo è sicuramente. Come vi accennavamo, la partita iniziale serve giusto per orientarsi, la seconda per mettere insieme alcuni tasselli, ma dalla terza già sopraggiunge un po’ di insofferenza a causa della ripetitività del gameplay. Per fortuna ci sono dei semplici enigmi mnemonici che arricchiscono il tutto e dei segreti da scovare risolvendoli, ma non è abbastanza per tenere il giocatore incollato allo schermo per più di 5/6 ore (bisogna essere molto motivati per proseguire).

Il problema è che ci si ritroverà a guardare (o skippare) gli stessi video ancora e ancora e ancora, in un loop infinito che varia di poco ad ogni tentativo. L’ambientazione è sempre la stessa, così come gli enigmi che si susseguono partita dopo partita. Nonostante questo, incriminare l’assassino non è mai così scontato.

Il fatto che i corridoi del museo siano generati randomicamente dà un po’ di varietà, ma comunque l’ambientazione a lungo andare mostra il fianco: si tratta infatti di stanze piuttosto spoglie e ridondanti, senza particolari guizzi che invoglino a giocare ancora, tutto resta sempre abbastanza labirintico.

Gli attori fortunatamente sono molto nella parte e tutti i personaggi sono interessanti, dalla seducente ballerina di burlesque al mellifluo ventriloquo.

L’atmosfera è notevole, tanto che ci saremmo aspettati qualche jumpscare ben piazzato da un momento all’altro (cosa che in realtà non è avvenuta). La traduzione italiana non è delle migliori (siamo ai livelli google translate) ma almeno è presente.

Punti di forza:

  • Atmosfera inquietante e misteriosa
  • Ottima l’interpretazione degli attori
  • Tratta tematiche davvero forti e inusuali

Punti deboli:

  • Ripetitivo in tutto già dopo poche ore di gioco
  • Ambienti poco curati e labirintici
  • La traduzione italiana è spesso maccheronica

Murderous Muses è un titolo intrigante per chi ama i videogiochi cinematografici interattivi (Telling Lies, Immortality). Per iniziare a mettere insieme i pezzi del puzzle e scoprire le storie degli inquietanti personaggi servono numerose partite, il che rende tutto molto ripetitivo già dopo poche ore di gioco. Si tratta comunque di un titolo particolare che merita di essere provato se si è in cerca di qualcosa di alternativo, che tratti tematiche anche forti. Murderous Muses è disponibile da oggi su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S.

Scritto da
Chiara Ferrè

Ciao, sono Chiara. Cresciuta a pane, Harry Potter e Final Fantasy, ho da sempre una grande passione per la narrazione in tutte le sue forme. Cerco campi di battaglia, magici cappelli, lucertoloni volanti. Ho una penna e non ho paura di usarla.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

EA Sports FC 24 – Squadra della Settimana 25 su Ultimate Team

Come ogni settimana, riceviamo grosse informazioni da FC 24 e da uno degli aspetti...

STALKER: Clear Sky | Trofei

Oltre il cielo blu Ottieni tutti i trofei possibili. Sotto un cielo...

STALKER: Call of Prypiat | Trofei

Esperto di Pripyat Ottieni tutti i trofei possibili. Pioniere Sei disposto a...

STALKER: Shadow of Chornobyl | Trofei

Leggenda della Zona Qualcuno è entrato nella Zona e si è preso...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2024 P.I. 02405950425