Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Disc Jam – Un Gioco dei Dischi alla TRON: Legacy

[Recensione] Disc Jam – Un Gioco dei Dischi alla TRON: Legacy

Nel film di Joseph Kosinki del 2010, TRON: Legacy, una delle sequenze d’azione più intense si svolgeva nello stadio di CLU 2.0 e vedeva il protagonista, Sam Flynn, scontrarsi con il potente programma Rinzler. A calci? Con pistole laser? Con i pugni nelle mani? No, con gli iconici dischi dati di TRON, che venivano lanciati da una parte all’altra dell’arena con l’intento di colpire l’avversario per disintegrarlo o di farlo cadere nel baratro sottostante. Uno scontro dinamico e visivamente eccellente, che poteva essere un buon tema per un videogioco. Ed ecco, dal nulla, quasi all’improvviso, che arriva la richiesta alla mia preghierina fatta ormai molti anni fa: Disc Jam, la guerra con dischi che ha tutte le carte in tavola per diventare un bellissimo prodotto. Disponibile su PS4 e PC da pochi giorni in versione completa, ci ha fatto divertire in multiplayer locale come non capitava da tanti anni a questa parte.

Versione provata: PlayStation 4

DISC WARS

La formula di Disc Jam è semplicissima e geniale, prendendo spunto da quell’appassionato Windjammers che nel ’94 fece strage di complimenti e di grandi sfide tra giocatori. Due giocatori (o due squadre, a seconda della modalità) si sfidano in un’arena rettangolare, l’uno di fronte all’altro, a colpi di dischi. Un disco viene infatti lanciato in direzione del giocatore che ha subito il punto da parte dell’avversario nel turno precedente, e premendo uno dei vari tasti adibiti all’azione dovrà lanciare l’oggetto nella metà campo nemica e cercare di fare punto. Neanche a dirlo, il punto viene assegnato nel momento in cui il disco cade a terra od oltrepassa la linea di fine campo. Semplice, come detto, e facile da ricordare. Ma anche dannatamente divertente e competitivo.

Tramite il tutorial di base potrete già apprendere tutto quello che può servire per gettarsi nella mischia dei server e cercare di portare a casa preziose vittorie, ma è dal tutorial avanzato che è possibile imparare mosse di ben altro livello. Quel che importa, comunque, in Disc Jam sono il tempismo e la velocità di pensiero e di reazione, se ci riflettete le stesse priorità che necessita una qualsiasi partita ad air hockey, ad esempio. Il tempismo con il quale riusciremo a raggiungere e recuperare il disco che sta viaggiando nella nostra metà campo sarà importante almeno quanto la velocità di esecuzione della risposta, che può vantare varie alternative. Da una sorta di lento pallonetto, direzionato in specifiche aree del campo opposto, ad un super colpo caricato la cui potenza viene determinata dalla reattività con la quale è possibile rispedire al mittente il disco.

Importante anche riuscire a calcolare con assoluta precisione veloci spostamenti come la scivolata, che permette di passare da una parte all’altra del campo in pochi istanti, e apprendere l’efficacia di mosse come lo scudo, che possono essere apprese da un tutorial più avanzato e per giocatori che hanno già accumulato un po’ di esperienza sui campi di gioco. Il problema quantitativo di Disc Jam, dunque, non risiede sicuramente nell’ottima varietà che High Horse Entertainment ha donato al dinamico gameplay.

UTENTI, DOVE SIETE?

Disc Jam è partito con il piede giusto, e cioè puntando come spiegato su un gameplay semplice (ma che diventa più profondo se decidete di aumentare le vostre conoscenze) ma estremamente efficace e divertente, che si sposa alla perfezione con lo scopo del gioco: brevi ma intense sessioni, con un punteggio massimo fissato a 50 punti (la cui quantità ottenuta aumenta in scambi sempre più lunghi) e al meglio di 3 set. Un po’, in sostanza, quello che si prefiggono altri titoli sportivi/party di questo tipo come Rocket League e Hardware Rivals, chi con ottimi risultati e chi con meno. Ci sono però due giganteschi inconvenienti nel cammino che potrebbe portare al successo questo titolo, e il primo è causato dalla scarsità di utenza attiva. L’arrivo su PlayStation 4 incluso nella IGC di PS Plus non sembra infatti aver giovato pienamente al titolo, che in più momenti della giornata appare più come un gioco con 20 anni sulle spalle e con server spopolati piuttosto che come un buon passatempo appena uscito. Forse la scarsa pubblicità ha influito sui download effettivi, e anche la poca fiducia che una grossa fetta dell’utenza ripone ormai sul servizio a pagamento di Sony.

La seconda problematica, già accennata poco fa, riguarda i contenuti effettivi del gioco che attualmente sono estremamente poveri. Gli sviluppatori hanno già fatto sapere di essere al lavoro per aggiungere materiale e per sistemare i server (anche il matchmaking, specialmente nella prima settimana, è stato molto problematico), ma ad oggi l’offerta complessiva di Disc Jam è molto povera. 4 personaggi giocabili, una sola arena, una sola modalità divisa tra partite 1v1 e 2v2, sia in locale che online. Insomma, la parola varietà, almeno sotto questo punto di vista, sembra essere al momento sconosciuta per Disc Jam, e questo non può che essere un punto a sfavore a fronte dei 15€ circa richiesti per l’acquisto (il gioco è disponibile anche su Steam). Poca efficacia anche per skin e altri “collezionabili” da ottenere con i crediti in game, null’altro che oggetti sbloccabili senza utilità.

PUNTI DI FORZA

  • Divertente
  • Perfetto per giocare in compagnia
  • Un futuro nell’eSport?

PUNTI DEBOLI

  • Molto povero al momento
  • Server più deserti del Sahara

Disc Jam è un divertente passatempo, un vero erede dei giochi che fecero del 1v1 (e 2v2) il proprio scopo di vita. Frenetico, veloce, tattico, il gioco ha anche tutte le carte in tavola per poter sfondare, se i ragazzi di High Horse Entertainment riusciranno a mantenere alta l’attenzione per lungo tempo. Sicuramente dovreste approfittare della sua inclusione nella Instant Game Collection di marzo del PlayStation Plus, per provare Disc Jam e capire se si tratta di un genere che può soddisfarvi. Di contro, troviamo la quantità di materiale del gioco. Disc Jam è attualmente molto scarno di modalità, personaggi e arene. Oltre che di utenti online, purtroppo, cosa che è determinata sia dai server altamente instabili sia dalla pochissima diffusione che sta avendo il gioco.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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