Home Curiosità Square Enix: l’azienda giapponese si arrende allo smart working

Square Enix: l’azienda giapponese si arrende allo smart working

La cultura giapponese accetta a fatica il compromesso dello smart working: per un giapponese infatti l’ufficio è un luogo sacro, dove trascorrere gran parte della giornata. Stare in ufficio fino a tardi è una pratica molto comune e decisamente consigliata per chiunque voglia fare carriera nel Paese del Sol Levante.

Nonostante abitudini e mentalità, l’emergenza Coronavirus sta costringendo anche il Giappone a cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini per continuare a lavorare in sicurezza. Square Enix non è da meno.

Qualche tempo fa il CEO e Presidente Yosuke Matsuda aveva lanciato i primi segnali di allarme, dichiarando che lo sviluppo di nuovi videogiochi in epoca Covid è tutt’altro che semplice anche a causa dell’impossibilità di lavorare in presenza, con tutti gli strumenti del caso. Nonostante queste difficoltà, Square Enix ha optato per un nuovo regolamento interno che consentirà a sviluppatori e dipendenti di lavorare da casa anche in modo permanente.

A partire dal primo dicembre quindi i dipendenti, compatibilmente con il ruolo svolto, potranno decidere di lavorare da casa almeno tre giorni la settimana. L’azienda prevede che circa l’80% dei suoi impiegati avrà necessità di portare avanti le proprie mansioni in smart working a partire dal prossimo mese.

Square Enix ha sottolineato che l’implementazione di un programma permanente per lo smart-working è una scelta supportata da diverse motivazioni: si prevede un aumento della produttività, grazie a una vita lavorativa più equilibrata e soddisfacente. L’azienda vorrebbe così attrarre anche nuovi talenti, oltre che rendersi più resiliente in caso di situazioni imprevedibili e disastri naturali.

Si tratta di un cambiamento organizzativo molto importante: infatti nonostante i vantaggi e l’importante crescita che l’industria dei videogiochi ha avuto dall’emergenza sanitaria, non sono molte le case produttrici che sono riuscite ad adattare il proprio processo creativo allo smart working. Tra queste spicca Microsoft che di recente ha concesso di lavorare da casa per un numero di ore inferiore al 50%.

Fonte.

Scritto da
Chiara Ferrè

Ciao, sono Chiara. Cresciuta a pane, Harry Potter e Final Fantasy, ho da sempre una grande passione per la narrazione in tutte le sue forme. Cerco campi di battaglia, magici cappelli, lucertoloni volanti. Ho una penna e non ho paura di usarla.

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