Con Octopath Traveler 0, Square Enix e Acquire tornano a immergersi nell’universo dell’HD-2D, quella formula visiva che negli ultimi anni ha riportato il JRPG a un nuovo splendore. Presentato come prequel del primo capitolo, il gioco si propone di rafforzare l’identità della serie con una narrazione più fluida e un gameplay rifinito, senza rinunciare al fascino nostalgico che l’ha resa riconoscibile fin dal debutto. Tra tradizione e innovazione, la nuova fatica nipponica ambisce a catturare ancora una volta l’immaginazione dei fan grazie al suo stile unico e ad una componente narrativa che si prefigge l’obiettivo di essere ancora più appagante e solida.
Per chi non lo sapesse, il progetto affonda le sue radici in Octopath Traveler: Champions of the Continent, un’esperienza mobile targata 2020 capace di sorprendere critica e pubblico nonostante i limiti noti della piattaforma. La casa di sviluppo giapponese ha scelto quindi di riprendere alcuni degli elementi narrativi più riusciti di quel titolo, rielaborandoli completamente in chiave moderna: non un semplice porting, dunque, ma una nuova esperienza pensata per accogliere veterani e neofiti della serie.
Sarà riuscita la missione? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!
Versione provata: PlayStation 5
Una storia da vivere
Octopath Traveler 0 mette fin da subito in campo due grandi cambiamenti rispetto al passato. Il primo riguarda la creazione del protagonista, mentre il secondo è da ricercare nel canovaccio narrativo. Focalizzando maggiormente questo ultimo aspetto, è ben noto che Octopath Traveler e il suo seguito costruivano otto archi separati, uniti solo dal viaggio condiviso. Bene, Octopath Traveler 0 sceglie una direzione completamente diversa: una storia unica incentrata sul protagonista realizzato dall’utente. Naturalmente, il suo percorso si intreccia con quello di svariati alleati, dando vita a una trama più compatta e focalizzata, capace di affrontare temi maturi come vendetta e ricostruzione invece dell’approccio più episodico e “fiabesco” dei predecessori.
La trama prende infatti vita da un evento tragico: il villaggio natale dell’eroe viene distrutto da Tytos, uno dei tre lord che incarnano i pilastri di Potere, Ricchezza e Fama. Da qui si dipana un viaggio che intreccia ricerca di giustizia e desiderio di riportare Wishvale agli antichi splendori, con una narrazione che fin dalle prime battute appare più compatta rispetto al passato. Ogni personaggio introdotto trova spazio sufficiente per esprimersi. Certo, alcuni risultano più incisivi di altri, ma la vera sorpresa è la loro motivazione coerente ad affiancare il protagonista, aspetto che i precedenti capitoli faticavano a rendere credibile.
Un’ulteriore novità è la possibilità di reclutare numerosi personaggi tramite missioni opzionali: non ci sono più limiti stringenti come gli otto protagonisti originali, ma un roster molto più ampio dal quale scegliere i propri compagni ideali. Un cambiamento che conferisce al gioco maggiore flessibilità e profondità, oltre che immersività, grazie all’editor iniziale.
Il turno della tradizione
La struttura di gioco di Octopath Traveler 0 mostra tutta la sua solidità anche nelle battaglie, che restano uno dei fulcri dell’esperienza del franchise. Il combat system a turni segue una logica chiara e leggibile: l’ordine delle azioni, determinato dalla velocità dei personaggi, viene rappresentato sulla barra superiore, permettendo al giocatore di anticipare ogni mossa e pianificare il tutto con largo anticipo. Intervenire sulle statistiche dei nemici, riducendone la velocità o sfruttando il sistema di Break (azzerando gli scudi), diventa quindi fondamentale, perché può spostarli più indietro nella sequenza o addirittura privarli completamente del turno. Individuare quindi l’arma o la magia giusta non serve solo a infliggere danni maggiori, ma anche a smantellare progressivamente le difese avversarie: una volta raggiunto lo zero, il Break apre infatti una finestra preziosa per colpire duro mentre il bersaglio è incapace di reagire.
Non manca poi la gestione dei Boost Point (BP), anche questo un meccanismo ormai iconico della serie. Ad ogni turno i protagonisti accumulano questi preziosi punti da spendere per potenziare attacchi e abilità fino a tre livelli. È un sistema che invita a riflettere, perché investire i BP significa rinunciare a ottenerne di nuovi nel turno successivo: un equilibrio costante tra cautela e aggressione che tiene sempre alta l’attenzione.
La progressione dei personaggi si basa invece sui Job Points (JP), utilizzati per sbloccare gradualmente le abilità di classe. Tutte sono disponibili fin dall’inizio, ma i costi crescenti spingono a selezionare con attenzione il percorso di crescita. Una volta completato l’addestramento e costruita la Training Ground nella propria città, ogni eroe ottiene la propria Ultimate Technique, una mossa finale tanto spettacolare quanto devastante. Completano il quadro magie e attacchi speciali utili a colpire uno o più nemici, contribuendo alla classica esperienza di approfondimento tipica del genere.
Un altro elemento rilevante è la possibilità di schierare otto personaggi suddivisi tra linea frontale e retrovia. I combattenti attivi affrontano direttamente gli scontri, mentre quelli in seconda linea recuperano HP e SP, in modo da essere pronti a subentrare al momento opportuno. Il continuo ricambio tra le due linee aggiunge dinamismo e controllo, anche se alcuni nemici più pericolosi possono sorprendere bloccando i cambi o colpendo entrambe le file, costringendo a ripensare la strategia turno dopo turno.
Nel complesso, il sistema di combattimento conferma quindi l’identità della serie: stratificato e incredibilmente appagante, pur richiedendo un discreto periodo di apprendimento. Basta infatti una piccola svista per essere costretti a consumare numerosi oggetti curativi, soprattutto contro boss e nemici d’élite, che spesso si rivelano particolarmente spietati.
Occhio ed orecchio hanno la loro parte
L’impatto visivo di Octopath Traveler 0 rimane uno dei suoi aspetti più memorabili, come già accadeva nei capitoli precedenti: un’estetica raffinata che richiama l’epoca dei pixel pur abbinandosi a una cura per il dettaglio sorprendentemente moderna. Dalle animazioni ai fondali, dalle ambientazioni al design delle creature, ogni elemento mostra una ricercatezza che lascia a bocca aperta, grazie anche al sapiente uso dell’Unreal Engine, capace di regalare giochi di luce e rifrazioni di rara eleganza.
A completare il quadro vi è naturalmente il lavoro magistrale di Yasunori Nishiki, che firma una colonna sonora perfettamente in sintonia con ogni situazione proposta dal gioco: un accompagnamento musicale talmente armonioso e ispirato da trasformare l’esperienza in un vero quadro multimediale, spesso vicino alla definizione stessa di opera d’arte.

Review Overview
Riassunto
Octopath Traveler 0 non è un semplice porting di un titolo mobile. Square Enix è infatti riuscita a creare una versione moderna che presenta una trama molto più coesa ed un sistema di combattimento profondo e strategico (forse anche troppo per chi non mastica molto la tattica). Un vero peccato che l'italiano non sia al momento contemplato.
Pro
Trama più centrale ed interessante Sistema di combattimento profondo e strategico come non mai... La meccanica di costruzione del villaggio è un'azzeccata novità Artisticamente sublime, come sempreContro
Assenza totale della lingua italiana ...che però richiede un po' per essere appreso (onde evitare frustrazioni con i boss poco permissivi)- Valutazione8




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