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Come sarebbe una città costruita da Google?

Quale sarebbe il risultato dell’enorme lavoro di un colosso della tecnologia nel costruire una città dal nulla? Senza dubbio sbalorditivo, non c’è che dire. Immaginate infatti una città completamente tecnologica e sempre connessa, in cui robot guidano i mezzi pubblici e consegnano la posta, e tutte le cose sono legate tra loro in rete. Roba da film, direte voi. E in parte avete ragione, dato che qualcosa di simile non esiste, almeno per il momento.

Circa un mese fa, infatti, un bando pubblico in Canada è stato vinto dalla Sidewalk Lab, una compagnia di Alphabet (Google), che mira a migliorare la vita delle persone grazie a degli investimenti tecnologici nelle infrastrutture cittadine. La gara d’appalto riguardava il progetto Waterfront Toronto, nel quale si vuole dare nuova vita ad un’area nei pressi del lago Ontario.

Anche se per il momento non c’è traccia della città futuristica di cui vi abbiamo accennato, l’azienda si è detta pronta ad investire 50 milioni di dollari per portare il progetto nella realtà nel corso del 2018. L’obiettivo è quello di realizzare una città hi-tech partendo proprio da zero, e arrivando poi ad avere un’esperienza unica in tutto il mondo in termini di vivibilità. Si parla infatti di autobus e metropolitane a guida automatica, robot che raccolgono e buttano la spazzatura, altri che consegnano i pacchi che ogni giorno vengono ordinati su Internet, strade intelligenti, piste ciclabili e altro ancora.

Google Sidewalk Lab Città Tecnologica

La volontà di Sidewalk Lab è quella di creare ampi spazi pubblici, in particolare giardini, minimizzando il traffico. Il piano mira infatti a preferire i mezzi pubblici e il bike sharing rispetto all’auto privata, comoda ma anche più pericolosa. Affidandoci infatti alle guide robotizzate (la cui tratta è prestabilita e fissa) e dividendo al meglio strade e marciapiedi/piste ciclabili, si avrebbe infatti un forte incremento nella sicurezza stradale. L’azienda collabora già con Waymo, ditta specializzata nella costruzione di automobile a guida automatica, e Nest, dedita invece al mondo delle home technologies.

Ma parliamo invece della sostenibilità (anche umana) di un progetto simile. Il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, vede nel piano la creazione di nuovi posti di lavoro e la costruzione di un vero e proprio hub permanente dedito alla ricerca tecnologica nel settore. I cittadini temono però per la propria privacy: una città sempre connessa è infatti controllata da coloro che l’hanno progettata e costruita. I giudizi e il modo di vivere delle persone in questa zona verrebbe costantemente monitorato per apportare modifiche ad ogni ambito, e le aziende potrebbero sfruttare questi dati per proporre pubblicità mirata. Non esistono infatti leggi chiare sulla privacy, vista la presenza di videocamere e la possibilità di registrare qualunque cosa e in qualsiasi momento, al giorno d’oggi.

Google Sidewalk Lab Città Tecnologica

Un’altra preoccupazione riguarda la fascia povera della popolazione. Alejandra Ruiz Vargas, portavoce del gruppo Acorn, ha infatti accusato queste compagnie di pensare troppo all’innovazione tecnologica nelle città e troppo poco a chi vive davvero in condizioni di estrema povertà. Sidewalk Lab ha risposto presentando la propria idea di aggiungere degli agglomerati di abitazioni modulari, rapide da costruire e a buon mercato. Non potevano che essere felici, invece, gli impiegati del settore terziario, che vedono il progetto come un’enorme e ottima opportunità da cogliere al volo.

Insomma, un piano davvero interessante e che a tutti noi piacerebbe vedere diventare realtà. Il problema principale, come già segnalato, rimarrebbe quello della privacy: senza una regolamentazione chiara e adatta alla situazione, infatti, il rischio che i nostri dati vengano utilizzati senza consenso è altissimo. A questo proposito il CEO di Sidewalk Lab, Dan Doctoroff, ha puntualizzato: “Se puoi migliorare in maniera importante  la condizione esistenziale delle persone, un modo per guadagnare lo si trova sempre. Quali saranno queste vie? potrebbero essere associate allo sviluppo della città, oppure alla concessione di licenze per l’utilizzo delle tecnologie. Abbiamo molto tempo per pensarci.”

Non ci resta dunque che attendere un’evoluzione del progetto.

Scritto da
Diego "Lanzia" Savoia

Appassionato di tutto ciò che riguarda la tecnologia, il suo interesse spazia in particolare nel mondo dei videogiochi e dell'informatica. Ama ogni genere videoludico, ma predilige i giochi d'azione e le avventure grafiche.

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