Hideo Kojima, mente geniale dietro capolavori come Metal Gear Solid e Death Stranding, ha sempre avuto un grande amore per il cinema. Non è un mistero: i suoi videogiochi sembrano spesso veri film, con trame complesse, regia curata e attori di alto livello. Eppure, nonostante la sua fama da cinefilo incallito, Kojima ha deciso di non realizzare mai un film.
Per anni, il sogno di dirigere un film lo ha accompagnato. Kojima immaginava di dedicarsi alla settima arte una volta raggiunti i sessant’anni. Ma qualcosa è cambiato.
In una intervista rilasciata a Edge Magazine e ripresa da GamesRadar, il game designer ha spiegato di aver modificato la propria visione, in parte a causa di recenti problemi di salute che lo hanno spinto a considerare come utilizzare al meglio il tempo che gli resta per creare.
Sto rivalutando le mie priorità su cosa dovrei fare. Rifletto molto su quanto tempo ci rimane per creare, nella vita. Ho sempre nutrito l’ambizione di dirigere un film. Ma Guillermo Del Toro mi ha consigliato di riconsiderare le mie ambizioni cinematografiche. Mi ha detto: ‘Non dovete per forza fare film live action. Quello che state facendo ora nei videogiochi è già come un film live action. Non passate al cinema, è un medium vecchio: continuate semplicemente a fare quello che avete sempre fatto e innovate l’audiovisivo in quel campo’.
Quelle parole hanno fatto centro. Kojima ha capito che non ha bisogno di cambiare campo per esprimere la sua visione artistica. I videogiochi gli permettono di raccontare storie in modo nuovo, mescolando immagini, suoni, emozioni e interazione come nessun altro medium sa fare.
Così ha deciso di restare nel mondo che conosce meglio e che continua a spingere in avanti: quello dei videogiochi. E forse, proprio da lì, sta già scrivendo il futuro dell’intrattenimento.
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